Pensieri di morte in tenera età…
Hanno un che di buffo, di inappropriato, come una ragazza vestita all’antica o una vecchia truccata da ragazza. Come l’immagine che accompagna la poesia, che rappresenta rituali ormai senza significato, in qualche antro di strega dimenticato.
Come la luce scambiata per buio, il giardino da cui siamo scappati.
È la cherofobia questa, la paura di essere felici, con cui prima o poi ci tocca fare i conti. Finché non arriva davvero la morte.
Cerchiamo di stare lontano dai pungiglioni. Non sempre sono loro che ci vengono addosso: siamo noi che gli andiamo contro.
Sempre pensanti, e stimolanti, le tue poesie. |