Ciao Swan! ^^
Un'altra incredibile storia si è conclusa, ed è stata emozionante fino alla fine. La Santa resterà sempre un personaggio TOP, uno di quelli che lasciano il segno e che non si dimenticano.
L'ho amata da anziana, e l'ho adorata da giovane, con quel viso dolce e un po' segnato dal dolore che, come ti dissi, immaginavo come quello dell'attrice di "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino".
Non è stato un viaggio di redenzione, quanto piuttosto di scoperta di se stessi e affermazione. Mary non vuole essere un personaggio positivo, Mary è istinto, va dove la porta la sua personale corrente. E' un fuoco che non si estingue, e che brucia. Accidenti, se brucia! Del resto, lei lo aveva detto: nessuno può controllarla. Lo aveva detto a Malcom, a suo tempo. Ed è stata di parola.
Ci sono delle anime così, e quelle anime non le puoi intrappolare. Nel bene e nel male.
In questo capitolo abbiamo la grande resa dei conti, che però è stata una resa dei conti "a distanza". Ma ci arrivo tra un attimo.
Voglio prima parlare dell'ultima conversazione fra Mary e Malcom. L'ultima in tutti i sensi. Mi è piaciuta Mary immersa nella vasca da bagno, quasi fosse stato una sorta di rituale preparatorio.
Malcom entra in bagno e sono subito scintille. Ho amato ogni frase, ogni sospensione, ogni occhiata che si sono rivolti.
Due avversari che si scrutano dai lati opposti di una scacchiera. Sei riuscita a mettermi i brividi! *-*
Ho amato questa frase "Le parole sono come grimaldelli, forzano la serratura del mio stato d’animo". Molto evocativa, l'ho trovata stupenda!
Malcom interroga Mary un'ultima volta, la mette alla prova, ma immagino che a quel punto lui ormai sapesse proprio tutto e che quindi la risposta di lei non avrebbe avuto importanza in ogni caso.
Lui è riuscito a inquietarmi per la sua calma. E mai come in questo capitolo avrei voluto avere a disposizione il suo POV per sapere cosa stava pensando. Sì, per gli Inferi, avrei voluto essere nella testa di Malcom almeno un secondooo! *__* Avrei voluto sapere cosa è stato quel bacio finale per lui, ad esempio. Non vi ho trovato amore e dolore, solo, appunto, possesso. Però avrebbe potuto non baciarla affatto... *Anta impazzirà per questa cosa*
Mary è stata lucida nella sua decisione. E' stata scaltra e attenta. E l'addio che si sono scambiati è stato pieno di rancore represso e sospetto.
Poco più avanti abbiamo capito cosa aveva in mente di fare Malcom. La casa di Mary esplode, e il padre di lei resta vittima dell'attacco. Poco male, Mary si era distaccata da tempo da quell'uomo, e arriva addirittura a ringraziare Malcom per aver tagliato quel filo. Ma, sai cosa? Secondo me Mary non è stata grata a Malcom solo per aver distrutto la sua casa (e ucciso suo padre). Con quella mossa, Malcom è stato il primo a dare inizio alle danze, e in un certo senso l'ha "autorizzata" a rispondere.
Poco dopo, infatti, c'è un'altra esplosione. E a saltare in aria è la villa di Malcom, con lui all'interno. Io così --- O___O
Mi ha stupito leggere di Malcom che addirittura balla e canta pensando che Mary sia morta. Per quanto arrabbiato e tradito potesse sentirsi, mi viene da chiedere... ma l'ha amata davvero?
Non mi aspettavo assolutamente una reazione del genere da lui. Me lo immaginavo sollevato, cupamente soddisfatto, ma non felice al punto da fare festa. Si trattava comunque della donna che diceva di amare... A quel punto, in preda allo stupore, ho ricordato le parole di Mary durante la scena del pianoforte. Quando, a un certo punto, gli ha detto qualcosa del tipo: "ecco che la tua vera natura è uscita fuori".
Forse Mary aveva capito Malcom molto meglio di me.
Ma torniamo alla seconda esplosione. Mary non sbaglia, e chi doveva morire, muore. Non commette l'errore di Malcom, in sostanza.
Quando ho detto resa dei conti a distanza mi riferivo alle modalità degli omicidi. Quando pensavo allo "scontro finale", immaginavo qualcosa di più fisico. Uno scontro addirittura sanguinoso, con un coltello, o un coccio di bottiglia. Qualcosa, insomma, che li vedesse coinvolti in prima persona. Invece i due hanno scelto di uccidersi a distanza. Ed è emblematico che abbiano optato per la medesima modalità. Hanno mantenuto una mente simile fino alla fine. Entrambi, infatti, hanno scelto di non affrontarsi direttamente. Hanno voluto lasciare alla bomba l'atto di uccidere. Forse perché, sia Malcom che Mary, non avrebbero avuto la forza di affrontarsi direttamente, di uccidere l'altro guardandolo negli occhi. E credo che questo sia quello "spettro" di amore che mi aspettavo sarebbe rimasto.
Tornando alle due esplosioni... avrebbero potuto morire tutti e due, potenzialmente. Ma c'è stata una differenza fondamentale.
Mary è stata più astuta, più attenta. Mary aveva fiutato il pericolo fin dal principio, è stata guardinga, non si è fidata.
Malcom, invece, ha peccato di presunzione. Come ha potuto non aspettarsi nulla? Possibile che non immaginasse un attacco da parte di Mary e del suo seguito?
Proprio alla fine, il Re ha commesso un errore imperdonabile, di quelli senza ritorno. Si è ritenuto intoccabile. Forse ha pensato che Mary non avrebbe mai potuto fargli del male. O forse si era convinto che lei non avrebbe mai avuto i mezzi per farlo fuori. Rimane il fatto che ha commesso questo errore e ne ha pagato le conseguenze.
Ha effettivamente perso, e Mary si è conquistata il trono.
Direi che l'alleanza con Jay e i gipsy ha dato i suoi frutti. Immagino che l'abbiano aiutata loro. ^^
Ok, ho finito con i miei vaneggiamenti... xD Non so che razza di sproloquio ne sia uscito!
La conclusione è stata molto emozionante. Troviamo la nostra Saintmary con i capelli blu. Il Dio della Suburbia.
E... no, non me la vedo sposata con Jay in futuro. Lei è sposata con la Suburbia. U.U
Siccome non so farmi i fatti miei mi inserisco in mezzo al tuo discorso con Milly. Secondo me il finale è stato perfetto così, Malcom doveva morire. Serviva una conclusione del genere.
E' stato un viaggio pazzesco, e capisco bene quando dici che storie come questa ti lasciano con un senso di... inadeguatezza? Chiamiamolo così.
Portano a chiederti: "Ma io, riuscirò mai a scrivere un'altra storia altrettanto potente?".
Da autrice non posso darti una risposta, perché anche io mi sento allo stesso modo, specialmente in questo momento. Sento che non riuscirò a scrivere qualcosa di forte come la serie de "La ragazza" o la storia di Anna, ed è per questo, forse, che non riesco la lanciarmi davvero su un'altra storia. Ho pensato a tante trame in queste settimane (tante, tantissimeeeee, e ho pure pensato di interpellarti, collega! T-T), ma per ora nessuna ha esercitato un richiamo tanto forte da spingermi ad aprire il foglio di Word e iniziare a scrivere.
Da lettrice affezionata, invece, una risposta per te ce l'ho. Posso dirti che hai tutta la mia stima, che sei fra i miei autori preferiti (e sto parlando di TUTTI gli autori, anche di quelli delle librerie), e che ho piena fiducia nelle tue capacità e nella tua fantasia. So che mi stupirai di nuovo, e che mi farai innamorare di nuovo di altri mondi, e di altri personaggi. E non vedo l'ora! *-* Voglio dire, la Santa ha superato Avril, e per me Avril era il MASSIMO. Chi dice che, in futuro, non succederà di nuovo? ;)
Detto questo, aspetto con trepidazione la tua nuova storia, ma prenditi tutto il tempo che ti serve. Tanto io sono qui, lo sai. Chi ti molla? Io no di certo. ^-^
Ti ringrazio per la citazione, è stato un piacere e un onore accompagnarti fino a qui. Rimane il mio invito a pensare di provare a pubblicare sul serio, un giorno.
Certe storie meritano di uscire da questo sito e di farsi conoscere... chissà se un giorno succederà. Ce lo auguro.
Oddio, penso di aver superato Dante a questo giro. E potrei aver fatto un casino di errori di battitura, ma ho scritto di getto ^^""""
Complimenti per questa storia bellissima, forte e coraggiosa, proprio come Mary! <3
P.s. Ho adorato il titolo scelto per l'ultimo capitolo! *_*
Un abbraccio virtuale e... come si dice? Ci ribecchiamo in un'altra storia, in altri mondi! *-*
Con affetto,
Anta |