Recensioni per
La ragazza dal sorriso infranto
di Antagonista
Ciao Anta, mia conterranea!🤗 |
Io credo che il sogno di Alice sia molto significativo: non sono una esperta in fatto di interpretazione dei sogni, tuttavia penso che l'apparizione di Edoardo e Rachele sia come una sorta di spirito guida per le future azioni di Alice. |
Ci sono tante cose che aspettavo in questo capitolo, quindi spero davvero tanto di non perdermi per strada. |
Buon pomeriggio! |
Ciao! |
Collegaaahhh! Questo capitolo è una bomba pazzesca! La tensione, le emozioni, tutto è così intenso...soprattutto emozioni, direi. |
Hola conterranea de mi corazon! 🤗 |
Io lo aspettavo da tanto questo momento e no, non è stato come me lo ero immaginata perché non avrei potuto prevedere queste circostanze, ma l'ho amato ugualmente. Alice e Ludovica sono donne, ormai, adulte, madri, con pesi e segreti importanti, mortali. Mi chiedo come la prenderebbe, Alice, sapere che Ludovica già sapeva la storia della sua famiglia, e non nego che mi piacerebbe vederle riprendere l'argomento, magari in un momento più tranquillo. Delle ragazzine che erano non resta quasi nulla, eppure è stato come vederle tornare in vita, anche se solo per un istante. È stato perfetto. È stato spontaneo. Ed è stato imbarazzante, forse patetico, di certo straziante pensarle nella stessa stanza senza sapere cosa dirsi quando una volta nemmeno l'avrebbero presa in considerazione una simile eventualità. Non condanno assolutamente Alice per i suoi dubbi, anzi, chiunque nella sua situazione li avrebbe, considerate tutte le coordinate che le mancano. E poi Edoardo! Non mi stupisce la sua freddezza, però spezza il cuore, me lo spezza la paura di Ludovica, la calcolata crudeltà di lui, le parole dette che non si possono cancellare. Ho avvertito tutto il male, tutta la paura, lo sconvolgimento di questa donna che, probabilmente senza nemmeno essersi ripresa dalla notte appena passata, si trova ad essere letteralmente buttata fuori di casa, si sente dire di essere una proprietà del marito. E in Edoardo che li guarda andar via ho avvertito una lucida rassegnazione, una sorta di impotenza di fondo, il destino segnato che già sapeva di star percorrendo fin dalla scorsa storia. E sapere anche il suo ruolo nella morte di Ivan... ha fatto tutto ciò che poteva, ma conoscendolo se lo porta addosso come il sangue che gli sporca le mani (perché per me c'è, quel sangue, a costo di sembrare troppo caustica o severa. Edoardo è complice, per quanto doloroso saperlo in questa situazione, per quanto nobile il fine). Quanto gli farebbe bene avere ancora Alex al suo fianco! Ha proprio ragione Ludovica, che in una frase riassume tutta una storia. |
Buonasera! |
Non poteva che accadere questo, era solo una questione di tempo. |
Eccolo, è uno dei capitoli che aspettavo da più tempo e, al solito, non ha deluso affatto. Partiamo dall'inizio, che temo di avere un po' di cose da dire. Io capisco Emanuele, davvero. Agisce come un qualsiasi genitore preoccupato, come una qualsiasi vittima del Vertice, come una qualsiasi persona di buon senso. Scappare a Nizza sarebbe la cosa logica da fare, la più prudente, forse anche la più corretta. Un modo per salvare, forse anche per salvarsi. Diverso sarebbe stato se la verità Alice l'avesse saputa per bocca di suo padre. Non meno doloroso certamente, ma almeno sarebbe stato lui ad avere il controllo della narrazione, a scegliere modi e tempo meno teatrali e spettacolari di quelli di Duccio. E tuttavia capisco anche Alice, il suo bisogno di fare, di andare, di capire, di vedere, perchè lei in questa storia c'è dentro più di tanti, dentro in modi che, credo, solo Edoardo può capire. Su una cosa non mi trovo d'accordo. Io non credo che Alice sia fuori controllo. Io credo che abbia agito, agisca, e qualcosa mi dice tornerà ad agire, con consapevole malvagità. Alice è caduta nel baratro, si è lasciata consumare dall'odio, ma nulla, delle sue azioni, è mai stato lasciato al caso e lei stessa è sempre stata consapevole della loro mostruosità. Concordo, invece, sulle manie di onnipotenza. Alice un po' ci gioca a fare Dio, un po' come ci ha giocato e ci gioca Edoardo. Per questo li amo. Per questo ho amato riaverli in scena insieme. Mi sono sembrati, quei pochi istanti, una sorta di partita a scacchi. Si sono studiati, non si sono detti nulla che non valesse la pena dirsi, una semplice constatazione che è suonata, almeno a me, un po' come una condanna. Alice è venuta e nulla per lei sarà più lo stesso. Edoardo lo sa e non può farci nulla. Edoardo non può aiutarla, Edoardo sembra un uomo che può a malapena aiutare se stesso. Alice che non lo vede da anni si accorge del suo malessere, dice che in lui non c'è quasi più nulla di vivo. È quello che ho pensato io. Edoardo è morto in quella camera d'albergo, ciò che ne è uscito, qualsiasi cosa sia effettivamente successa, è un vacuo simulacro per le cui sorti sono sempre più in pensiero. E non oso immaginare come possa vivere tutto questo Ludovica, cosa pensi di questo fantasma con cui si trova a dividere la casa e la vita, e, ancora, cosa abbia pensato vedendosi Alice davanti, quanto sappia, quanto sapesse, cosa farà, come muterà il loro rapporto ciò che è successo questa sera. Si ritrovano, ma fino a che punto, fino a quanto? Passata questa notte, scoppiata questa bolla di intimità creatasi tra due madri, quando dovranno per forza tornare alle loro vite, cosa ne sarà di loro? Di questa amicizia che, comunque, sarebbe tutta da ricostruire? Non sono le ragazzine del liceo, hanno tradito e si sono tradite nei modi più disparati, eppure l'affetto è rimasto. È sufficiente? Con Duccio, con il Vertice, con il piano di Edoardo, con la vendetta di Alice? E, a proposito di Alice, ho amato la scena della rivelazione. La sua sicurezza che si sgretola in un istante, le certezze di una vita buttate giù come fossero di sabbia, tutte le carte scoperte senza la minima attenzione, la minima grazia nei suoi confronti, Alex messo sul piatto della bilancia come una pedina di scambio. La sua salvezza per la moralità già comunque corrotta di Alice. E il prezzo di tutta questa agitazione, del viaggio a Londra, della litigata con il padre sembra pagarlo una vita innocente, una vita che non ha ancora nemmeno avuto il tempo di sperimentare, la vita. È un capitolo davvero meraviglioso e io mi sto mangiando le mani per non aver aspettato a leggerlo perché adesso come ci arrivo a giovedì!? |
Ciao! |
Ciao! |
Mia conterranea nonché amica di penna&lettura TA DANNNN ti ho raggiunta 🎉✨🔥 |
Me lo auguravo e sono felice che esista una controparte “bianca”. Ero certa che Edoardo da solo non potesse smantellare il Vertice. Sarebbe stato impossibile. Quando hai menzionato questa controparte ho pensato subito all’ordine dei cavalieri di Malta, ma anche ai Templari. Con questa notizia mi hai fatto tirare un bel sospiro di sollievo. |