Caro Fabian,
Finalmente una goccia d' acqua in tanta desertificazione sentimentale, ovvero quel, potenzialmente, preziosissimo mazzo di chiavi. Non solo, oppure non tanto, per Marco e Judy (insomma... le loro inclinazioni esistenziali appaiono decisamente radicate, anche se solo la morte corrisponde all' unica porta chiusa in questa vita), ma, soprattutto, per Ester, che ha il diritto, sacrosanto, di sapere, conoscere e amare suo padre. Ester, che non merita, magari, di arrivare alla conclusione di essere frutto di un atto di violenza o di odio, men che meno di superficialità, perpetrato da un uomo su sua madre. Chiavi che hanno già portato al reperimento di una fotografia, che potrebbero essere state perfino lasciate a bella posta... Lascito che potrebbe dipendere dall' ennesimo progetto arzigogolato formulato da una mente (mentre ad essere fuori strada sono i cuori di entrambi i protagonisti, ma, a voler essere pedanti, neppure la mente del protagonista appare costantemente brillante) assai poco rischiarata da pensieri e ragionamenti illuminati ed illuminanti. Certo... a quasi tutte piacerebbe essere madre e a non tutte affascina la prospettiva di essere moglie... non solo a Judy, ma a nessuno è dato il diritto di essere il dominatore assoluto sul destino di una nuova vita. Però, anche da titolo, questa tua storia verte sull' abbandono ed è di esso che intendeva narrare e narra.
Al di là di tutto, e mi scappa proprio di scriverlo, un simile comportamento e ancora al giorno d' oggi, poi, sarebbe/è da super-irresponsabili!!!! Due egoisti alla massima potenza, ma anche due sciagurati oltre ogni dire... sciagurati perché dispersi nei flutti della sciagura, come due ad un passo dall' annegamento, non "sciagurati" nell' accezione di aggettivo qualificativo spregiativo.
Un caro saluto da Lenovo MMXV |
