Ciao!
Mi ha incuriosito l'intenzione di questa storia, un dialogo con te stessa che sicuramente ha del personale e forse lo sarà molto di più andando avanti con la stesura. Ti do un consiglio che ho ricevuto io molto tempo fa: è preferibile, per quanto generiche possano risultare le nostre parole, creare sempre un muro di finzione quando si trattano tematiche così vicine a noi. Non serve inventare, perché i fatti sono realmente quelli che passano per la tua testa, ma mascherarli con un piccolo strato di "questa cosa è successa a X, una ragazza ansiosa" e non direttamente all'autrice di questa storia.
So quanto potrebbe essere importante fare in modo che non ci sia la finzione di mezzo per parlare con te stessa, ma (anche da un punto di vista psicologico) avere un altro punto di vista, essere sì protagonista, ma al tempo stesso spettatrice di ciò che succede al personaggio X potrebbe aiutare anche a riflettere su ciò che è accaduto in maniera diversa.
Detto questo, che fa parte del mio pensiero maturato a causa esperienze pregresse e che non vuole essere certamente un'imposizione per cui sei comunque liberissima di continuare a scrivere in questo modo la tua storia (ci mancherebbe!), l'ho trovato molto interessante. Hai aperto una piccola finestra sulla tua vita della quale vuoi renderci partecipi. È coraggioso!
Buona continuazione!
Alla prossima
Miky |