Ehi, marrano, pubblichi e non avvisi. Male per te, mi annoio in questo turno serale.
Innanzitutto il titolo: grande riferimento a Maurizio Nichetti? O puro suono similare facilmente associabile da ere immemori? Però questi termini sono usati in modo più specifico mi sembra, considerando l'immaginificazione di questo volo.
Con i versi liberi non me la cavo, sono troppo abituato a schemi chiari e forse mi disturba l'uso di questo carattere corsivo che fa assomigliare le zeta alle gi, mi ricorda i vecchi fasti in cui pubblicavamo sulla sezione e inserivamo questi testi colorati perché attiravano più l'attenzione. Detta così sembra brutto e in effetti non l'avrei scritta così io, ma io non sono te e in fondo mi da tanta nostalgia.
Involontà di scrivere? Resa di conto della mancanza di tempo terreno sufficiente a tutte le nostre idee? Incapacità di mettere su carta le cose in una prosa che renda la metà di quel fantastico che abbiamo in testa? Deduco quest'ultima quando parli di come con l'inchiostro non riesci a "volare" ma solo "volere". Ah, l'onta dello scrittore che nessuno riesce a togliersi di dosso. Sembri voler dimostrare il contrario quando lo esprimi con un giro di parole come i versi "Il volere,/Difettando di una sola lettera,/Non basta per immergermi in quelle onde scure". Il detto non detto, il criptico, il senso emotivo, tutte misure a cui non sono avvezzo, ma si gode dello scorrere di parole in sè.
Vecchia volpe, cosa intendi citando la tetrattide pitagorica, oltre che poggiarmi le palle in testa con la tua coltezza? Sei alla base di essa, ovvero non riesci a scalare i segreti dell'arte scrittorica, questa è l'ignoranza tua? Sembrerebbe confermato dai versi risolutivi finali dove accetti un destino dove se le idee sono chicchi e non li pianterai tu, altri avranno feconde messi, sarai soffione che sparge i suoi semi, e come questo piano avrà atto, chi ispirerai? Beh, si può dire che non serve chiederlo, hai già qui chi ti è stato studente, assenteista ma iscritto. Ma chissà chi sono quelli a cui è veramente indirizzata questa poesia.
"Fatti i cazzi tuoi" puoi rispondere. Pensiero legittimo. Deh, io ti mollo, però belli i cieli fatti di uccelli che diventano la cosa stessa in cui volano, l'hai buttata di fuori come un vero poeta.
Ciao infingardo. Opera preferita di Hokusai? Per me la veduta del Fuji da Umezawa nella Provincia di Sagami. (Recensione modificata il 24/11/2024 - 12:22 am) |