Ciao Gabriele,
sono davvero dispiaciuta di leggere questo nuovo componimento il quale mi rimanda una dose di dolore incredibile.
Nei tuoi versi non si riesce ad intravedere neanche uno spiraglio di luce, come se tutto concorresse a volerti far chiudere al mondo che sta là fuori e pare attendere un tuo errore per poterti dare contro.
Non devi permettere che questo segmento di mondo l’abbia vinta su di te: piangi, sfogati, dai un calcio a chi non ti comprende, ma poi riprendi in mano le redini della tua esistenza e riparti dimostrando che le prove a cui vieni sottoposto non fanno altro che rinforzarti, anche se so benissimo quanto sia difficoltoso e doloroso tentare di non annegare o rimanere trincerato dietro un muro dove ci si sente soli.
Ricorda che non c’è nulla (e nessuno) di più importante di te stesso.
Spero di rileggerti con un animo più leggero.
Un saluto e un abbraccio. |