Recensioni per
s t a s i
di kamony

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/11/24, ore 10:01
Cap. 1:

E finalmente arrivo da te, cara kamony, meditabondo sui tuoi versi.

Mi inviti a nozze con la tua introduzione. L'etimologia, l'archeologia delle parole, mi ha sempre affascinato perché in grado di offrire reperti ed ispirazioni interessanti. Col pensiero qui di Montale come ciliegina sulla torta.
Si potrebbe disquisire ulteriormente e parlare di estasi, ciò che porta fuori dalla stasi. Estatici, quando l'ispirazione si impossessa di noi.
Un po' meno… estasiato sono rimasto invece ad una prima lettura dei tuoi versi.
Son dovuto passare sullo schermo del computer, e dopo abbondante zooming out sono riuscito a vederne finalmente la bellezza, lunghezze rime e tutto il resto.
Roba che, se stampata in un libro, richiederebbe una pagina col risvolto per mantenere integri i due lunghissimi versi. Hanno il loro perché, adesso mi è chiaro.

Per quanto riguarda il contenuto mi sono sentito un po’ tagliato fuori. Amo La noia, di Angelina Mango, ma forse solo per aleatorie ragioni di appariscenza.
Ma non credo di aver mai provato noia in vita mia. Malinconia sempre, noia mai. O forse mi sono scese le cateratte sugli occhi e non riesco più a guardarmi dentro. C'è pure quel pericolo lì.

La noia è mia alleata. È colei che subentra nei miei avversari quando si accorgono che è inutile darmi contro, perché io non reagisco.
Forse è quell'attimo positivo che precede l'illuminazione o l'ispirazione.

O forse è tutto il resto: la tua rima di inizio mi ha fatto ricordare Franco Califano: “Tutto il resto è noia / no, non ho detto gioia”. Il resto di cosa?

Ma finalmente, adesso, con la ventola del vecchio portatile che frulla - quello che mi portai a casa dal lavoro e che non ho più restituito - riesco a vedere tutta l'eleganza dei tuoi versi, il succo di quelle tre coppie di verbi all'infinito avvicinati dalla particella “senza”, lo sconquasso della lotta che s'accoppia con botta.
Bravissima!
Mi ci è voluto un po', perché divento ogni giorno più lento.
Un caro abbraccio.
(Recensione modificata il 30/11/2024 - 10:04 am)

Recensore Master
27/11/24, ore 10:56
Cap. 1:

Cara Kamony,
ho letto questa tua poesia, che mi ha letteralmente investito di sensazioni negative, facendomi pensare fosse il riflesso di un frammento di vita che stai vivendo, magari, tentando di metabolizzarlo, e me ne sono dispiaciuta.
Ogni tanto, quando si avverte che si divenga preda di tali sensazioni, è bene cercare di esternarle in qualche maniera, poiché altrimenti si rischierebbe di implodere con conseguenze forse ancora peggiori. Tu hai scelto di scriverle, quasi che il fermarle e fissarle sulla carta potesse darti l’opportunità di esorcizzarle e guardarle con maggiore distacco e, quindi, di reagire prendendo delle contromisure.
Quando ci si accorge di cadere nella noia, nel tedio delle nostre giornate, e le cose che poniamo in atto non ci danno più alcuna soddisfazione, ecco che dovrebbe scattare un campanellino di allarme, un primo rendersi conto che occorre non lasciarsi andare assecondando il problema, il quale finirebbe per sedimentare togliendoci la voglia e la volontà di rialzarci e combatterlo, facendoci così sprofondare in una malinconia di cui si conosce l’inizio ma non si sa come e quando possa terminare.
Una simile condizione è davvero qualcosa di faticoso da portare avanti e sembra, nel momento in cui la si vive, priva di vie d’uscita, poiché la stanchezza diventa enorme, ma non bisogna cedere e cercare, anche con l’ausilio di coloro che ci stanno accanto, di sfidarla e combatterla per ridurla al nulla, al fine di ritrovare il desiderio di vivere che, per qualche tempo, si era appannato, offuscato forse dall’eccessivo pensare.
Ma tu sei forte e grintosa e sono certa sarai capace di trovare lo spiraglio che ti porti fuori dal tunnel potendo, poi, ammirare un panorama del tutto nuovo pronto ad abbracciarti e accoglierti.
Sperando di non essermi addentrata eccessivamente in un privato che non conosco, poiché potrebbe riferirsi sia a qualcosa di personale sia a qualcuno a te vicino, ti mando un caloroso abbraccio seppur virtuale. A presto!