Ciao Milly è bello vederti nella sezione poesia. Hai una straordinaria capacità di scrivere, anche in inglese (cosa che ti invidio tantissimo 😝).
Devo ammettere che, pur essendo "bravino" in anglosassone mode, ho chiesto aiuto a Google traduttore 😅.
Andando invece al sodo, cioè al contenuto, leggo chiaramente un po' di disincanto da parte tua, nei confronti degli amici, o amiche, di conoscenti o forse del genere umano.
Cosa che hai trasmesso perfettamente.

La fiducia è un trofeo che puoi meritare, o condividere con pochissime persone.
Anche in amore.
Parlo, anche, soprattutto, per esperienza personale.
Complimenti sinceri
Roberto

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Sei veramente pazzesca. Le rime in inglese manco tra cent'anni io riuscirei a scriverle.

Pazzesca, mi inchiodi sempre alla lettura.

Sempre.

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Non è vero che non hai capacità di variare.
Le tue parole arrivano spesso inattese, come la nota di violino che l’archetto strappa alla corda con una pressione più forte delle altre.
Sono vivaci, movimentano la fantasia.
Prendi l’ultimo verso per esempio… mi sarei aspettato “e mi chiedo il perché”... “un frammento di te”. Macchè, sarebbe troppo banale! Spezzi, e usi pezzo.
Se posso dire la mia stai facendo un ottimo lavoro.
C'è da aspettarsi di tutto, in questo cielo d’aprile che alterna sole e nuvole con estrema facilità.
Il lettore è invogliato a fare sue certe espressioni, e ad alzare lo sguardo a quel cielo, a quelle nuvole che nascondono la realtà.

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Leggere le tue poesie è come essere cullata dalle onde del mare.
Pigramente abbandonata alle tue rime, sento il sole sulla pelle, e non scotta.

Bella l' idea, una al giorno per sette giorni.
Figurati una al giorno per 365!

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Wooow!
Magnifico l’obiettivo, Milly!
Senza stancare col ripetersi di mesi faticosi tutti uguali.
Inusitata, sulle ali magiche del numero sette.
Sono felice di poterti dedicare sette letture della mia settimana.
Felice di vedere che lo stile è sempre lo stesso, il tuo, sempre così uguale e così vario.
Lo stile che ho imparato ad amare.
Le parole sono semplici, da leggere nel silenzio per non guastarne la musicalità. Le ripetizioni - gli occhi vuoti e gli sguardi - e le insistenze - fisso - invitano la mente a danzare.

È vero, c'è tanta malinconia, quasi durezza, ma le nuvole d'aprile sono più lievi, testimoni gradite dei primi raggi caldi.

È vero, il bollino giallo non richiama il sole, ma siamo solo all’inizio. Una settimana può essere lunghissima.
Toccando ferro perché tutto vada come deve andare e come è sempre andato.

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