Gentile Alarnis,
ho particolarmente apprezzato questa tua poesia che ha paragonato l’esistenza di un essere umano a quella di un fiore.
Come il fiore nasce ed è in boccio e attende il giusto tempo per esplodere in tutta la sua bellezza, così l’uomo viene al mondo e piano piano compie i suoi primi passi che lo porteranno nell’età adulta.
La vita del fiore non è eterna, ma si possono apprezzare i mutamenti che subisce da quando, piccolo bocciolo, apre la sua corolla per accogliere i raggi del sole e diventare sempre più bello, tanto da inorgoglire persino il giardino dove è nato. Poi i primi petali cominciano ad avvizzire, ma comunque il fiore è ancora forte e robusto per sopportare i cambiamenti che avvengono: acquista persino maggior attrattiva di quando era un germoglio, poiché ora che ha sopportato le intemperie sa come difendersi e può essere di esempio e di sprone per tutti gli altri fiori del giardino.
Come il fiore anche l’uomo ha fatto il suo percorso da quando nasce a quando un giorno morirà, passato attraverso i cambiamenti che ne hanno scolpito il carattere e la sua essenza.
Un componimento veramente poetico che ha offerto al lettore una nuova prospettiva da cui guardare la vita.
Un caro saluto. |