(Preferenza espressa per il concorso 'Storia coi migliori personaggi originali') |
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Salve, signorina Francy. Eccomi che gironzolo per EFP nella più felice inerzia e poi -ma guarda!- trovo una nuova ff. Che cosa posso dirti? Perché prima o poi dovrò abituarmi a scrivere recensioni su questo sito, vero? Dicevo: cosa dire? Tanto per cominciare: bellissimo. Bellissimo perché l'hai scritto davvero bene, un'attenzione alla correttezza sintattica e grammaticale impeccabile; un gioco di ritmi, di spazi riflessivi ed esclamazioni ottimo per il realismo, caotico per il lettore, ma va molto bene. Caotico, giusto: hai alternato i vari momenti con un ritmo ansante, ripreso più immagini dopo, e così via, come essere nella testa del personaggio, solo la metafora della mano artiglata ha spezzato un attimo l'effetto, ma credo che fosse necessaria e l'aver spezzato un ritmo per innescarne un altro va bene. Poi, bello quando hai messo in mezzo internet, e riprendo a considerare l'ottima attenzione per il realismo. Il personaggio è abbastanza "fermo" sembra legato davanti al pc, anche l'immobilità è molto vera e si contrappone ai pensieri taglienti, critici, superbi (sì, soprattutto superbi, è la cosa che ho colto di più). Poi: La fanfiction dentro la fanfiction :D mi è piaciuto molto. Hai uno stile incalzante ed è strano propio perché il personaggio è molto fermo: quasi quasi l'effetto è snervante XD in senso buono, non so se mi spiego. Ok mi fermo qui perché in questa recensione in mille parole non ho detto altro che è realistico, incasinato ma realistico e corretto sul piano grammaticale -.- quindi mi ritiro nel mio angolo XD Complimenti e aggiorna presto ;) |
Non so bene cosa dire di questo capitolo, ma semplicemente non potevo leggere e andarmene. Forse molti lo faranno, perchè, a mio avviso, questa è di quelle fanfiction che ti levano le parole di bocca - o di mano, in questo caso. Ma lasciare il counter delle recensioni a 0 sarebbe un'infamia, perciò... eccomi qui, senza sapere esattamente che dire, con un'inqualificabile sensazione di inquietudine addosso. Sei maledettamente brava a scrivere. E' come essere risucchiati dalla mente del personaggio e camminare in un labirinto indistricabile di pensieri sospesi tra lucidità e follia. Martino, a dispetto del nome che mi ricorda la filastrocca, mette i brividi ed affascina e repelle al contempo in un modo vagamente insano. Sembra un ragazzo normale, uno di oggi, uno di quelli che incroci per strada e non ci badi neppure, un involucro uguale a tutti gli altri. Finchè non piombi nella sua testa e ne scopri gli orrori. Direi che è un horror psicologico, o una cosa del genere. Mi ha colpito moltissimo. Senz'altro, complimenti =) |