Mozzafiato, sensazionale, da restarne rapiti per poi non svegliarsi mai più. Sono davvero incantata e sbalordita dal tuo modo di narrare e dal linguaggio che usi: possiedi un enorme talento, con il quale sei in grado di trasportare la tua fervida immaginazione e la tua fantasia nella realtà, davanti agli occhi dei lettori, attraverso queste intricate storie di cui ogni parola viene soppesata minuziosamente e in cui nulla è lasciata al caso. Ma quello che più di tutto mi fa restare letteralmente a bocca aperta, e impalata davanti allo schermo, è il significato estremamente profondo che si cela dietro ad ogni tuo racconto. Lasci sempre uno spazio considerevole per spiegare il messaggio che vouoi trasmettere, e nonostante le innumerevoli delucidazioni che scrivi ogni volta, molto spesso è difficile seguire le fila del tuo ragionamento. Sei talmente profondo in quello che scrivi che seguirti fino a quello che vuoi trasmettere è davvero arduo, e ti confesso che non poche volte ho avuto seri problemi nel comprendere le tue spiegazioni- Ma al di là di tutto questo non posso non apprezzare la morale della tua favola, con la quale mi trovo totalmente d'accordo. Vorrei azzardare ad aggiungre, e correggimi se sbaglio, che c'è un'altra lezione in più che hai voluto dare con questo racconto: molto spesso è rischioso andare contro natura, e si può incorrere nella propria distruzione, proprio come è successo a Klaus. Ha voluto prendere il posto di qualcun altro, sebbene non lo avesse fatto consciamente.
"È destino di chi crea essere frainteso fino all'ultimo respiro, che si tratti di un povero adolescente antisociale in crisi d'ipertrofia narrativa come pure di un triste menestrello senza più storie da raccontare." Questa, più di tutte, è stata la frase che mi ha colpita maggiormente.
Ancora mille complimenti!