Crudele verso di te... In questo caso, io ho sentito quel grido, tu l'hai descritto in modo che anche io lo senta.
E non ho potuto fare a meno di tapparmi le orecchie, quel grido era dolore puro e unico e non posso sentirlo.

In ritardo di ben due anni ma.. l'ho letta anche io. In realtà non è la prima volta che la leggo, mi è sempre piaciuta molto ma come sai recensire non è il mio forte. Ma l'avevo promesso. Mi è sempre piaciuto il modo in cui hai posizionato ogni riga, le parole in grassetto e quelle rosse. E' perfetta. La morte ha fame di vita, bhe.. non avrei saputo scriverlo meglio, quella rabbia e quel senso di smarrimento che ti comprimono il petto.. che te li senti dentro così forte da non poter urlare, il male che abbiamo dentro, più facile affrontarlo sulla pelle. Così tu sbatti la testa sul muro, sempre più forte, sempre più confusa. A volte il male, in tutte le sue forme, ce lo creiamo da soli, ed è bello viverci dentro. Quasi rassicurante. Marilyn.

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Questa fanfiction è così... forte! "Forte" nel senso che fa provare emozioni incontenibili.
Mi fa pensare a uno straziante urlo di dolore che poi si spegne... e infine silenzio.
La "grafica" del testo rende le sensazioni così... vere!
E quello spazio alla fine... lascia come un vuoto incolmabile.
Che non può essere colmato.

Questa storia mi sconvolge, mi coinvolge, mi ispira.
Non so se ho capito quello che vuoi dire, ma non potrei chiedertelo perchè queste cose non si possono spiegare con un semplice discorso.
Quello che hai scritto tu esprime qualcosa di molto forte, profondo violento e profondamente reale.
Il lacerarsi i polmoni, il volere il proprio dolore, voler davvero potersi sciogliere davanti ai propri occhi....
Grazie,

Fabiola

Confusionaria e confusa, confusamente confusa, confonde ed è confusa, si è confusa a furia di confondere.
E' ruvido, questo scritto.
Lancia nel vuoto immagini forti e grida la sua personale disperazione che poi è la tua.
Non so dire se mi piaccia o no.
Forse no.
Ma in ogni caso ha un contenuto indubbiamente toccante.

capisco come ti senti, mi dispiace..

In linea di massima non saprei cosa dire ma dato che te lo meriti qualcosa la dirò.
Mi hai mangiato le parole con questa storia così grottesca, così cruda, così triste.
Fa tanto male, parecchio male.
Dio... non te lo so proprio dire, non ti so dire quasi nulla, hai detto tutto tu.
Questo dolore che arriva sempre che crudelmente ti prepara prima, massaggiandoti le tempie, questo bisogno di dolore per poter vivere per poter andare avanti.
Polmoni che vengono lacerati per poter respirare meglio.
E' così triste, è così triste perché anche quando si urla lo si fa in silenzio.
Tutta l'impotenza, tutta la rabbia sono racchiuse nelle tue parole ed è una vera pugnalata leggerle così, nero su bianco.
Te ne fregheresti di ciò che diresti se fossi qui, realmente qui, e faresti bene.
Ma non ci sei, forse non ci sei mai stata. Qualcuno se n'è mai accorto?
Qualcuno l'ha mai notato che sparivi giorno dopo giorno?
Spero di sì, ma forse se qualcuno l'avesse notato tu non saresti colata sul pavimento come liquido scolorito.
Spero che qualcuno si accorga, che ti veda.
Lo spero tanto.
Red.