Ottantanove illustrissima, ti porgo i miei più umili omaggi. Innanzitutto, sono consapevole del fatto che, se in questi giorni tu fossi per caso approdata sull'ameno lido del mio account, potresti pensare che questa recensione sia il frutto coatto del becero tentativo di ricatto di Zalk.
Beh, per quanto il becero tentativo di ricatto della folle fosse piuttosto allettante, non ho deciso di compilare questa recensione solo per quello. Sarebbe quanto meno riduttivo, e non ho nessuna voglia di banalizzare così la tua seconda recensione in totale su questo miserando sito. =)
I motivi che mi spingono sono pertanto sintetizzabili in due semplici punti:
a) questa sconsolante mancanza di riscontro da parte del pubblico per operette bizzarre ma di una certa qualità come sono le tue nonsense mi perplime abbastanza;
b) le storie di cui tu sei autrice mi turbano, e dovevo scriverti qualcosa.

"Pensarci per non farlo", tuttavia, non è la peggiore né la più sconvolgente; non è quella che mi ha colpito di più o quella più bella in senso assoluto, ma semplicemente quella che mi ha affascinato profondamente sin dalla prima volta in cui l'ho letta.
Non so se è vera fino in fondo, o fino a che punto: ma ha al suo interno, nei reconditi meandri delle sue spire di byte, una profondissima essenza di umanità.
Già. Sono fermamente convinto che la tua nonsense abbia i caratteri dell'humanitas terenziana, quel sentimento vivo anche se spesso intangibile di cura e sollecitudine verso il prossimo che dovrebbe caratterizzare ogni essere umano. E' un sentimento, in questo caso, che arriva a trascendere e a superare la stessa considerazione che sembri avere di te stessa: il suicidio, miraggio che sarebbe raggiungibile, alla tua portata, diventa una chimera lontana anni luce proprio per la riflessione -matura e profonda- sulle conseguenze di quello stesso gesto.
Sembra proprio che tu ritenga inaccettabile moralmente non tanto l'atto in sè, ma la vigliaccheria di chi lascia gli altri in balia del mondo, fuggendo dai propri problemi e negando così alla cerchia dei suoi cari il sostegno e l'aiuto che sarebbe loro profondamente necessario.
Direi quasi, se non conoscessi piuttosto bene la tua sana dose di egocentrico cinismo, che sei solidale al genere umano. Mi spingo troppo in là, vero? XD
In ogni caso, anche al di là di tutti i vari concetti che mi è sembrato di intravvedere, ritengo il tuo scritto apprezzabile anche dal punto di vista stilistico. Viene da domandarsi se tu non ti sia davvero già suicidata, per la precisione con cui inanelli modalità di decesso e sensazioni, in una climax un pò atipica culminante nell'onomatopea finale.
In particolare, devo ammettere di essere stato colpito dalla caustica indifferenza con cui riduci un'impiccagione al cric del collo: sai che non ne sarei mai in grado, vero? Però detto da te, non so come, ma funge, e anche molto bene. =)
Infine, fatto questo eccezionale (e non mi sarei mai sognato di svolgere questa funzione con una dotta laureanda come te XD), devo bacchettarti, Otty cara: sarebbe opportuno e gradevole per le mie ghiandole surrenali se tu eliminassi tutti gli errorini di battitura di cui è disseminato il testo. Insomma, lo so che sai come si scrive "vigliacco", ma leggerlo senza la G, ne converrai con me, fa accapponare la pelle! XD
E vabbé, lo so, sono l'amico pedante. Che ci posso fare, è il mio triste destino. Il logos immanente al cosmo che governa la mia vita me l'ha imposto, evidentemente. XD

In ogni caso, illustre Ottantanove (nota la finissima ripresa dell'apostrofe iniziale ora posta in clausola =)), ti porgo ancora una volta i miei più illustri omaggi e i più sentiti complimenti.
Ora che sono riuscito -e direi finalmente- ad esprimere un parere su uno dei tuoi scritti, posso rigettarmi nello studio ossessivo della mia filosofia e mettermi il cuore in pace.
Devo solo sgridare Maddy per la sua follia degenerativa e per la sua inaccettabile intrusione nella mia privacy, e poi sono a posto! =)

willHole, sorrisoni per la mitica Otty! Saluti! ^^

(Recensione modificata il 19/05/2010 - 09:05 pm)