Molto, molto bella l'analisi psicologica di Yzak che, giustamente, dopo la guerra, la morte di tanti commilitoni (alcuni dei quali parecchio vicini a lui), il tradimento dei compagni, e l'arresto di sua madre, stanco delle numerose battaglie, ha ora bisogno di un po' di calore umano. Comprensibile che lo ricerchi in una ragazza, specie se anche lei prova un minimo di attrazione per lui. Ma, d'altra parte, è proprio quando la vita è in pericolo che gli uomini si cercano, rendendosi conto di essere minuscoli ed impotenti in confronto ad una guerra apparentemente impossibile da fermare.
Quanto a Shiho (che pur avendo le sembianze che sappiamo, può essere quasi considerata una OC), ho apprezzato molto il modo in cui hai parlato di lei. Ci hai fatto conoscere il suo passato, la sua storia. Ora sappiamo che non ha più la mamma da quando era piccolissima, che è cresciuta con suo padre, e che quest'ultimo ha tradito gli ideali ed i sogni della sua bambina per sottostare agli ordini di un folle (Patrick Zala, per quanto io lo adori, non ci stava più con la testa da un pezzo, ormai). Davvero triste. Mi ha però stupita non poco il fatto che Shiho non si curi del destino che attende adesso il genitore. La sua freddezza lascia davvero a bocca aperta, specie in confronto a ciò che aveva appena finito di dire Yzak (ti giuro, mi è venuto in mente di paragonarla quasi ad Andrei di Gundam 00, leggendo quelle righe, non tanto per il modo di agire, quanto quello di pensare).
Infine, bellissima la scelta di inserire come guest star sia Talia che Arthur, due personaggi che mi piacciono molto. ^^ |