Ciao.
Tecnicamente parlando, il come hai strutturato la narrazione mi piace tantissimo; i primi capitoli, pur non avendo descrizioni dei luoghi o dei personaggi, sono stati ingrado di trasmettere le emozioni dei protagonisti e, poi, la tecnica del "ricordo" non ha appesantito la narrazione ma, bensì, ha alternato diversi momenti... dal triste al comico. Andando avanti, i capitoli sono divenuti lunghi e i momenti-ricordo si sono ampliati ma, comunque, la narrazione non ne è risultata appesantita. Hai creato dei personaggi-steriotipi dal punto di vista psicologico; vi è la Ilaria tradita e infelice, il Davide incapace di relazzionarsi con i suoi sentimenti, il Maurizio che fa le veci di fratello saggio, l'Andrea che è il giullare di "casa", l'Armando che è un grillo-positivista, la Veronica che è la pettegola, il Mirko e lo zio Roby che sono la personificazione della verità che la protagonista cerca d'ignorare, il Filippo e i suoi amici che sono gli altri... ogniuno di loro incarna un ruolo ben preciso ma, comunque, girono costantemente intorno ai protagonisti e partecipano all'azione di rendere chiari i sentimenti dei suddetti citati. La trama, a ragion di ciò, è stata molto introspettiva e basata su riminiscenze di ricordi e credo, questo è ovviamente una mia opinione, che dal momento in cui ormai i ricordi son terminati dovresti iniziare a narrare restando nel presente e, soprattutto, dar spazio anche ad altro. Spiego: Ilaria e Davide, le due voci narranti, ci hanno raccontato la loro storia d'amore e la loro immensa amarezza reciproca ma, ora, potrebbero iniziare a viverla nel quotidiano... senza intermezzi ma, solo, concentrarsi su ciò che resta tenendo conto, ovviamente, dei nuovi personaggi che si sono "intromessi" tra loro. A tal proposito, Filippo mi sembra solo una sostituzione; Ilaria cerca di anteporre a lui il ricordo che ha di Davide e, poi, se realmente vi fosse interessata non ci sarebbe motivo di rivangare il suo passato amaroso^^.
Sintatticamente parlando, non ho alcuna nota... i capitoli, come avrai intuito, mi son piaciuti quelli iniziali ma, comunque, anche gli altri... non ci sono significativi errori o una punteggiatura sbagliata... magari l'unica nota, dovuta ad un gusto prettamente personale, è di non inserire parole come "Chiappe"; queste sciupano la narrazione e la rendono molto terriccia e, poi, non vi è motivo d'utilizzarle dato che ci sono dei sinonimi^_^.
Il tuo modo di scrivere è abbastanza fluido e, poi, sei riuscita ad alternare momenti divertenti a quelli seriosi e tristissimi.
Detto ciò, avrei una curiosità: ti sei ispirata a qualcosa? Immagino che, essendo una storia originale, tu abbia preso spunto dalle tue vicende personali ma, oltre a ciò, hai preso spunto anche da qualche libro?
Ad esempio, alcune scene mi hanno ricordato trafiletti di Moccia ma, forse, è solo una sensazione dovuta al mio detestare cordialmente il lavoro del sopraccitato^^.
Comunque, non mi sento d'aggiungere altro a parte che, togliendo le esagerazioni del conto in banca di lui, questa è una storia quotidiana che può essere la stessa di tantissimi adolescenti e, quindi, grazie per averla scritta^_-.
Alla prossima.
Ciao!!!
P.S: non so se ti aspettavi una risposta privata, avendomi mandato l'email, ma ho preferito in questo modo. Infondo, la storia fino ad ora mi è proprio piaciuta. |