Recensioni per
Amy
di Mex

Questa storia ha ottenuto 61 recensioni.
Positive : 61
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
18/04/11, ore 12:11
Cap. 10:

Sono veramente contrariata... Ho appena notato che questo capitolo, che pure è così delizioso, nonostante il suo ritmo tranquillo, non ha ricevuto più di 2 recensioni! E' proprio un'ingiustizia... Vedo storie che valgono molto meno di questa con decine e decine di recensioni per ogni capitolo, poi arrivo qui e che trovo? Solo due coraggiose persone che hanno lasciato due righe a testa! Questo mi fa rabbia, perchè la tua storia meriterebbe di essere letta e commentata da più persone. La consiglierei per la lettura, se sapessi quale opzione devo selezionare... Comunque sia, meglio passare al commento vero e proprio, visto che questa è una recensione, non una polemica.
Se il capitolo precedente era dedicato alle scorribande del Duca di Richmond per le vie e i salotti di Londra, quest'altro parla interamente della tranquilla e monotona vita di campagna vissuta dall'ormai celebre Miss Flanigan. Questa giovane ventenne, all'apparenza tanto pacata e accomodante, in realtà ha trascorso i giorni di assenza del Duca pensando, inconsciamente troppo spesso, al loro bacio. In effetti, qualcuno dice che il primo bacio non si scorda mai, e di certo non sarò io a contraddire questo illustre sconosciuto che ebbe questa altrettanto illustre trovata. Poverina, Amy è arrivata ad una conclusione che, per quanto affrettata, mi sembra molto vicina alla verità. Dopo tutto il caro Duca di Richmond è un uomo che agisce d'impulso (ed è sicuramente l'istinto che lo ha portato a baciare Amelia). Tuttavia, la piccola Gorgone è ignara della reazione che Logan ha avuto dopo il loro bacio, come anche dei sentimenti che lui ha provato sul momento, ma riconosciuto- con molta riluttanza- solo più tardi. L'amore è nell'aria! E senza più l'ingombrante presenza della Zia Elizabeth, finalmente qualcosa potrà accadere.
A proposito di zii, ecco che arrivano come un'allegra valanga gli Stevenson, che mi sono sembrati simpatici ancora prima che tu ce li facessi conoscere. La complicità e l'evidente affetto che c'è tra i coniugi Stevenson ricorda molto il legame di Mr. e Mrs. Gardiner di Orgoglio e Pregiudizio. Se non altro, lo zio è altrettanto simpatico e la zia è similmente perspicace, ma anche maliziosa al punto giusto. Charlotte mi sembra una donna che sa quali tasti toccare per ottenere le risposte che vuole ed è particolarmente brava con la nipote. Così, quando le parla del nuovo vicino, l'infame interessante Redbourne, la sagace zietta si accorge subito che Amelia prova qualcosa nei confronti di quest'uomo -per lei- senza volto. L'idea di inserire un paradigma di felicità familiare a questo punto della storia è azzeccatissima: essere testimone ogni giorno dei frutti che può dare l'amore sarà un ottimo incentivo per i nostri due recalcitranti piccioncini.
Ma Amelia già mostra i segni di una nascente infatuazione, soprattutto nella gelosia che prova verso le "due donne" di Redbourne, che lei ritiene erroneamente le sue amanti. Bellissimo il momento in cui Logan la abbraccia e le chiede risentito per quale motivo si rifiuta di incontrare le due persone a cui vuole più bene al mondo. Il desiderio da parte di lui di fare conoscere ad Amy le sue figlie, ciò che ha di più caro, è un'altro indice che il termometro dell'amore sta segnando temperature sempre più alte. Ne vedremo delle belle, questo è certo!
(Recensione modificata il 18/04/2011 - 12:26 pm)

Recensore Junior
18/04/11, ore 12:10

Ah... Ho appena scoperto qual è il brutto di recensire un capitolo dopo aver letto quelli successivi. E' un vero peccato, perchè altrimenti avrei lasciato un commento sicuramente migliore e pieno di teorie (visto che mi piace cercarne di nuove e chiedermi il perchè delle cose). Ma, a quanto pare, non posso fare finta di non sapere dettagli importanti del futuro del duca, quindi dovrai accontentarti delle parole -forse poco interessanti e stimolanti - che ora mi accingo a scrivere.
Redbourne a Londra: questo è un evento, visto che Logan è appena diventato il nuovo Duca di Richmond e tutta la buona società della capitale muore dalla voglia di vederlo anche solo di sfuggita. Ovviamente, in questo desiderio morboso si leggono altrettanto chiaramente sia la sete di pettegolezzo delle matrone patronesse di ALmack's, sia la ricerca incessante delle madri del Ton di un buon partito per le loro figlie. A questo punto, poco importa che Redbourne sia tristemente noto alle cronache e ai salotti londinesi per fatti e azioni poco onorevoli, ciò che conta è che adesso sia alla mercè dell'Alta Società, curiosa e maligna. Piccolo dubbio o sospetto: cosa vuoi dire quando scrivi "gli era necessario per i suoi piani futuri"? Quali piani futuri? Ai posteri l'ardua sentenza, direbbe un certo scrittore italiano, più o meno contemporaneo dei tuoi personaggi.
Leggere i pensieri del duca riguardo al bacio che ha dato alla sua simpatica e dispettosa vicina di "casa" è stata una sorpresa. Non credevo che il grande Logan Redbourne, temprato "dal fuoco di mille battaglie" (un po' come Xena, la principessa guerriera =D), potesse, così presto, provare del tenero per la piccola, "dolce" Miss Flanigan. Sinceramente, credevo avrebbe impiegato un po' più di tempo per iniziare a cedere alle grazie della Gorgone. Eppure credo che in tutto questo abbia aiutato molto il fatto che Logan, per la prima volta dopo molti anni, si sia trovato di fronte una donna vera, impetuosa e passionale, non un faccino di bambola che non ha altro dietro alle guance imbellettate.
A proposito di donne che il duca non vede da tempo, finalmente rivede la sua vecchia fiamma, la cara contessa Victoria. E' forse un caso che, dopo essere stato amante della madre, stia cedendo agli incanti della figlia? Eh, già, piccoli lord crescono! E imparano a distinguere tra civetteria (quel semplice flirtare compiuto con grazia da donne come Victoria) e amore (sentimento profondo che, in un prossimo futuro, nascerà nel cuore di certi due giovani di nostra conoscenza). L'incontro con la madre di Amelia mi ha fornito materiale per speculazioni successive, soprattutto questo emblematico scambio di battute:
“Siete un buon osservatore, Milord”
La risposta li stupì: “È il mio lavoro”
Non posso fare a meno di pensare che il giovane Duca faccia parte di qualche organizzazione segreta di spionaggio, soprattutto dopo la sua visita al bordello che, sebbene possa essere interpretata più letteralmente, secondo me -e ne ho le prove nei capitoli successivi- è proprio un incontro tra spia e informatore (d'altra parte, chi meglio di una prostituta può conoscere i segreti dei potenti?). Al prossimo capitolo!

Recensore Junior
18/04/11, ore 12:10
Cap. 8:

Per essere il capitolo delle spiegazioni, questo, in realtà, ne contiene davvero poche. Ma bisogna accontentarsi e aspettare con pazienza - più o meno- che la matassa si dipani con tutta la lentezza o la velocità che tu vorrai darle, di volta in volta.
Iniziamo dall'ennesimo episodio cha ha come protagonisti il Duca e la Duchessa di Richmond che, almeno sulla carta, dovrebbero essere madre e figlio. Quanto lo siano nella realtà dei fatti è una faccenda molto discutibile. Riesco quasi a percepire il sapore amaro delle parole di Logan Redbourne, quando dice che solo diventando qualcun altro, rispettando l'etichetta, onorando le ipocrite convenzioni dell'Alta Società, potrà - forse- sperare di ottenere quell'affetto materno tanto desiderato e, almeno in teoria, dovuto. Questa constatazione lascia sbigottiti. Il bello di una famiglia è poter contare sull'affetto e sul sostegno di ognuno di loro (i genitori soprattutto, ma anche fratelli e sorelle, zii e zie, e così via), qualunque cosa accada: è rassicurante poter sapere che ci sarà qualcuno che ti appoggerà, sempre e comunque, nonostante tutto. Questo, però, è quello che, nella maggior parte dei casi, accade oggi. Di certo, 200 anni fa le cose erano diverse: i matrimoni combinati creavano situazioni familiari precarie; i figli maschi venivano cresciuti con durezza e severità credendo di poterne temprare, solo in questo barbaro modo, il carattere; l'affetto era sostituito da orgoglio e prestigio. Se ci penso, non posso fare a meno di rabbrividire e rallegrarmi del fatto che sono nata in quest'epoca e non nell'Ottocento!
Spostiamoci ora qualche miglio più in là. In uno studio luminoso e con la finestra aperta per lasciare entrare l'aria fresca mattutina, una certa signorina di nostra conoscenza sta cercando in tutti i modi di non pensare ad una certa lettera che ha ricevuto la sera prima, ma, al contrario, di concentrarsi sui conti della tenuta. Pare proprio che, nonostante i suoi sforzi, i pensieri su un Logan James Redbourne, Duca di Richmond, non riescano proprio ad abbandonarla... E nel tentativo di reprimere i suoi sentimenti per questo tale gentiluomo, non solo continua ad elencare mentalmente tutte le sue colpe, ma addirittura si impone di "pregare per la sua anima da peccatore"! Roba da vecchie zitelle...
A proposito di peccatori, il detto "parli del diavolo e spuntano le corna" non è mai stato più adatto! La scena all'interno dello studio è intrisa di una sensualità latente che la rende meravigliosa. Neanche Amy può fare a meno di accorgersi dell'elettricità che c'è tra lei e il Duca. "Aveva sentito dei piccoli brividi scendere giù per la schiena, ma non per la paura, era qualcosa d’altro, qualcosa di diverso e nuovo":già, si chiama attrazione! E, finalmente il primo BACIO! Era ora che tutta questa tensione sfociasse in qualcosa di fisico... Mi sorge il dubbio che il caro Duca, fedele alla fama di libertino, l'abbia fatto più per gioco che per altri motivi, ma non posso fare a meno di sperare che non sia così.
Adesso, però andiamo al clou: le spiegazioni. Amy crede subito a tutte le parole di Logan, si fida ciecamente di lui, nonostante non abbia gli elementi per farlo. Non è questo un indice del fatto che si stia innamorando? Io dico di sì...

Recensore Junior
18/04/11, ore 12:09
Cap. 7:

Altro capitolo, altro commento. Rileggere questa parte mi ha fatto un certo effetto. Quando l'ho letto per la prima volta, ho davvero creduto che il Duca di Richmond potesse essere come sua madre l'aveva descritto (libertino, debosciato, disertore) e, ai miei occhi, la Duchessa di Richmond aveva riacquistato punti (d'altra parte, una madre con un figlio delinquente prima si preoccupa e poi arriva a non avere più stima della creatura che ha messo al mondo). In ogni caso, una descrizione così nera e di parte mal si accordava con gli aspetti del Duca che tu avevi presentato prima: la sua spontaneità, la sua franchezza, la sua onestà. Ad una seconda lettura (e con la conoscenza di certi avvenimenti successivi), molte cose sono più chiare.
Resta il fatto che, come da copione, la Duchessa di Richmond ha dato il peggio di sè. In effetti, mi sembra un po' troppo strano e ambiguo che una persona così preoccupata dalle apparenze, così terrorizzata dagli eventuali scandali e così gelosa dell'onore e del prestigio, possa lasciarsi andare ad una scenata del genere davanti a - praticamente - tutto il vicinato, soltanto perchè suo figlio (tra l'altro erede legittimo che non deve dare conto a nessuno di quello che fa) ha intenzione di apportare delle migliorie ai terreni della tenuta e vuole investire nel commercio per mare per incrementare la rendita! E' più probabile che la vera motivazione che ha spinto la Duchessa di Richmond ad adire in questo modo è stata la precisa - e freddamente calcolata - volontà di screditare il figlio agli occhi di tutti i vicini. Per quanto possa essere terribile fare un'affermazione di questo tipo, è l'unica spiegazione plausibile che mi sento di avanzare per spiegare il comportamento così poco materno della Duchessa. A quanto pare, Logan ha la disgrazia di possedere uno spirito troppo moderno e bisognoso di cambiamento perchè possa davvero trovarsi a suo agio nell'epoca in cui vive.
Passiamo alle riflessioni nella vasca da bagno di Amy. Anche lei si rende conto che quello che le ha raccontato l'agghiacciante Duchessa di Richmond non può essere del tutto vero, perchè ha conosciuto la reale anima di Logan senza maschere o artifici. Per certi versi, Miss Flanigan conosce il Duca meglio della madre di lui, che mi sembra troppo imbevuta di pregiudizi e troppo morbosamente attaccata al ricordo del figlio perduto, per poter giudicare con lucidità e razionalità l'operato del figlio sopravvissuto. E' doloroso che una madre abbia il coraggio di dire ad un figlio "Perchè non sei morto tu?" e, per giunta, in presenza di un'estranea alla famiglia... Che amarezza!
E mentre Amy rimugina sulla sua avventura che non ha avuto il tempo di cominciare, c'è qualcuno che la spia dalla finestra. Assolutamente tipico del giovane Redbourne! Amelia mi sembra troppo impegnata a cercare in lui più difetti possibile (inclusa la colpa di aver contribuito alla cattiva nomea della madre Victoria): chiaro indizio che si sta innamorando ed è alla disperata ricerca di motivi per impedirselo!
Certo, Logan ha un modo tutto suo di imporsi: che modi poco educati per chiedere un incontro a una fanciulla!

Recensore Junior
18/04/11, ore 12:09
Cap. 6:

Piccolo capitolo con le varie reazioni post- cena di benvenuto. Adoro quando gli scrittori lasciano spazio ai pensieri più intimi e nascosti dei protagonisti che creano!
Innanzitutto partiamo dalla reazione che mi ha colto più di sorpresa, vale a dire quella di un certo Logan Redbourne, Duca di Richmond. La serata lo ha provato più di quanto non abbia lasciato intendere e, sinceramente, più di quanto mi aspettassi da un personaggio dalla scorza dura, come lui sembra essere. Ma, in fondo, siamo tutti uomini e ognuno ha le sue debolezze. Che poi si impari a tenerle nascoste per evitare di mostrare indifesi il proprio tallone d'Achille, quella è normale amministrazione: dopo tutto si tratta di un semplice meccanismo di autodifesa, giusto?
Ancora più sorprendente, sul momento, è stato scoprire il modo in cui questo giovincello di belle speranze combatte la malinconia e la nostalgia del suo adorato mare e della salsedine: la musica. Ovviamente, con il senno di poi, e con un po' di sana riflessione in proposito, il fatto che Logan si diletti a suonare la chitarra non è affatto strano, visto che lui è pur sempre un marinaio. I marinai sono noti per le loro conzonette un po' volgari e un po' poetiche, quindi rientra nel carattere del personaggio marinaresco lasciarsi andare al canto. In effetti, ciò che mi ha colpito di più, in tutta la scena, è stata la profonda malinconia che emergeva prorompente dalle parole, sia le tue, sia quelle della canzone di Redbourne, che sembrava perdersi come un lamento di dolore nel buio di una notte molto diversa da quelle- profumate di sale- a cui lui si era abituato negli anni.
A quanto pare, questo è il capitolo delle sorprese. Potevi dargli un titolo che lo lasciasse intendere al lettore sprovveduto, almeno mi sarei preparata alla valanga di emozioni alla "Carramba che sorpresa!". Miss - sempre corretta, sempre perfetta - Amelia Flanigan fa dei pensieri indecenti sul bel Duca dei Sette Mari! Ripensa - con grande afflusso di sangue alle guance - al loro incontro nel boschetto e vede l'episodio con occhi diversi. Mi riesce difficile immaginare che reagisca così solo perchè l'uomo che ha incontrato non è più uno sconosciuto, ma è un gentiluomo che fa parte della sua cerchia di conoscenze... Quasi quasi mi sa che la nostra pia donna stia cambiando i connotati al suo uomo ideale sostituendoli con quelli di Richmond, che, se non è l'uomo ideale, di sicuro è l'uomo dei suoi sogni! O, almeno, dei sogni tormentati che non le hanno dato pace per tutta la notte...
Finalmente l'adorabile, onnipresente zietta si è presa l'influenza stagionale, lasciando sola - e libera - Amelia, che può scorazzare per la campagna su quel trabiccolo infernale che è la sella da amazzone. Sinceramente, non so come facessero le donne dell'epoca, costrette a cavalcare sedute precariamente - e scomodamente - su delle selle del genere!
Ovviamente, mentre Miss Amelia - sono un pezzo di giaccio - Flanigan si scioglieva andando a briglia sciolta, chi poteva apparire? Ma lui! Adoro le entrate a sorpresa che gli fai fare, sono una migliore dell'altra! E adesso lo vedremo in azione sul suo nuovo campo di battaglia, il salotto: che lo spettacolo abbia inizio!

Recensore Junior
18/04/11, ore 12:08
Cap. 5:

E voilà, finalmente l'incontro nella serra! Devo dire che questo capitolo mi piace moltissimo perchè, per la prima volta, il duca e la cara Miss Amelia guardano dentro le rispettive anime, insieme, con tutta la sincerità che li caratterizza.
Logan, ovviamente, pretende arrogantemente delle spiegazioni per il comportamento anomalo e stranamente compassato di Miss Flanigan. Visto che l'hai dipinto così, è stato facile immaginare cosa avrebbe fatto pur di ottenere le risposte che desiderava. Di conseguenza, prendere in braccio Amy e stuzzicarla fino allo stremo è stato un atto prevedibile, ma divertentissimo in ogni caso. E il Duca, poi, è uno che non molla: gli anni di guerra passati a badare a se stesso e ad altri, cercando di sopravvivere tra spade e cannoni, lo hanno forgiato e reso tenace. Amy se ne accorge, e questo parla di un'alchimia istantanea tra i due. Ogni volta che sono insieme fanno scintille! Il duca ha anche il merito, altrettanto importante, di essere l'unico ad aver capito la vera essenza di Miss Amelia Flanigan, l'unico che non si sia lasciato ingannare dall'apparenza pia e virtuosa di questa giovane signorina, l'unico che abbia guardato oltre, cercando -e trovando - un animo passionale e tempestoso affine al suo.
Questo è il capitolo della comunione di esperienze e delle confessioni. Aggiungiamo che la conversazione dei due protagonisti si svolge al chiaro di luna, ed avremo quell'atmosfera magica e sospesa nel tempo che tanto si addice alle confidenze e ai segreti sussurrati nel buio della notte. Complimenti per aver saputo creare un clima così piacevolmente surreale.
Certo, l'interesse di Logan per la nostra simpatica Gorgone potrà anche essere stato suscitato da "curiosità, noia, distrazione, scortesia, perversità", ma sta di fatto che resta ad ascoltare Amelia trattandola come una sua pari e, addirittura, si lascia andare a delle confidenze sulla sua vita. Anche Amy non si spiega la sua loquacità su temi privati e intimi come l'amore, il matrimonio, la sua maschera e la sua vera se stessa. E' tutto un inarrestabile flusso di parole, che traboccano dai loro cuori perchè sono state per troppo tempo rinchiuse... E' magia allo stato puro!
Miss - non mi sbottono con nessuno - Flanigan si lascia andare ad una importante confessione: finge perchè, altrimenti, il vicinato la rinnegherebbe. Questa giustificazione spiega, una volta per tutte, come mai vive in modo così conflitttuale il rapporto con se stessa e con il suo vero io. D'altra parte, che male ci sarebbe ad essere più vivace e allegra in compagnia, piuttosto che fare la pia donna insignificante? Anche Elizabeth Bennet era vivace al punto da essere ritenuta da sua madre un'impertinente ragazzina, ma questo non le ha pregiudicato un ottimo matrimonio con l'uomo che amava. Tutti i nodi vengono al pettine!
A proposito di pettini... Ne avrebbe bisogno Miss Flanigan, dopo il trattamento che ha subito da parte di Logan! "Finalmente sembrava una donna e non più una bambola"; obiettivo raggiunto, caro Duca di Richmond! Peccato che, a suo dire, Amy non è il suo tipo... Ma la Gorgone si offende! Questo atteggiamento sospetto da parte di entrambi lascia presagire interessanti sviluppi. Ma per ora accontentiamoci di vedere dove il porterà il PATTO!

Recensore Junior
18/04/11, ore 12:07
Cap. 4:

Eccomi qui a commentare un altro capitolo, e a dilungarmi - purtroppo o per fortuna - come sono solita fare quando qualcosa mi ispira.
Dando una rilettura veloce al capitolo, ho trovato del materiale davvero scottante, tanto per usare una terminologia giornalistica da tabloid scandalistico. Ma andiamo con ordine.
Si comincia con l'entrata in grande stile -e di gran carriera- di Miss Flanigan senior sulla scena. E cosa la stava allarmando così tanto? Ma è ovvio: non tanto l'arrivo del famigerato e fantomatico duca, quanto, piuttosto, il grande onore di poterlo conoscere "in anteprima" attraverso il privilegio di prendere parte alla cena di benvenuto della Duchessa di Richmond! Che altro può esserci di più eccitante e gratificante del vantarsi di averne fatto la conoscenza prima di un'altra pettegola matrona? Da un lato mi sento in dovere di giustificare l'entusiasmo della vecchia Flanigan, definendolo perfettamente naturale, date le circostanze. Infatti, ci insegna Jane Austen, la vita di una signorina nella campagna inglese del primo Ottocento non offriva particolari divertimenti e, peggio ancora, c'era poca opportunità di fare nuove conoscenze. Per quello scopo c'era Londra, con la Stagione, i balli, le passeggiate al parco e le uscite in calesse. Ma la campagna è un'altra cosa, Mrs. Bennet docet. E così, lasciamoci andare all'esultanza! Dopo tutto, non capita tutti i giorni di incontrare un duca che è persino un "eroe" di guerra!
A questo punto, finalmente, Amy vede questo benedetto Duca e si compiace con se stessa di aver colto nel segno: il duca è esattamente quel pomposo, grasso e imbranato rampollo che lei aveva immaginato. Ma ci pensa la Duchessa a disilluderla, presentando il gentiluomo "enorme e tutto tondo" come l'avvocato di famiglia. Ed ecco svelato il perchè dell'invito esclusivo alle due Miss Flanigan per la cena di benvenuto: visto che la povera Amelia è così sfortunata da avere quella madre mal sopportata dall'Alta Società, e, a peggiorare la situazione, non è neppure una gran bellezza, quale pretendente migliore, per lei, di un avvocatuccio al quale una fanciulla con più prospettive non darebbe neanche una seconda occhiata? Per quanto tutte queste macchinazioni possano fare rabbia, sono troppo esatte e troppo veritiere, perciò, da parte mia, riceverai -più che un biasimo per il tuo cinismo- una lode per aver letto così bene l'epoca (e lo so, te l'ho già scritto, ma ripeterlo non può far male, giusto?).
Passiamo, finalmente, al piatto forte della cena, il duca, che si rivela essere quel pirata- Ulisse completamente nudo che Amy aveva incontrato il giorno precendente. La sua apparizione scandalosa senza la giacca è da Oscar: incurante del "protocollo", delle buone maniere e della sensibilità degli ospiti, si presenta in salotto -e agli occhi del lettore - con una spontaneità e una naturalezza che non possono fare a meno di conquistare. Anche le sue parole e i suoi gesti tradiscono il suo disprezzo dell'ipocrisia (tratto che condivide con Amy) e la sua franchezza, eccessiva per il periodo e, per questo, disprezzata. Riconosciuta la Gorgone, non può fare a meno di stuzzicarla (fino all'assurda battuta sulla sorella gemella).
Ma adesso parliamo di cose serie. La Duchessa mi sta sempre più antipatica, ma è talmente reale che, oggettivamente parlando, mi piace parecchio. Il presonaggio è costruito ad arte, con tutta la freddezza e la compostezza di una donna che aborrisce le eccezioni e vive in adorazione del defunto figlio "perfetto", ricordando sempre di umiliare il figlio più piccolo. Fortuna che Redbourne, in battaglia e per mare ne ha passate di tutti i colori, e le parole della madre gli fanno solo il solletico... Bellissima la sua replica compassata e, allo stesso tempo, vivace, sul "granitico calore" datogli dalla madre quando era bambino. Ma ora? Quali saranno le sue intenzioni dopo aver rapito Amy nella serra?

Recensore Junior
18/04/11, ore 12:07
Cap. 3:

Ciao Mex!
Avevo detto che avrei trovato il tempo per recensire tutti i capitoli della tua storia, che adoro... Purtroppo, le vacanze, gli impegni, la vita reale, aggiunti alla mancanza di un computer e di una connessione internet mentre ero al mare (il che ha causato una paurosa crisi di astinenza=D) me lo hanno impedito. Almeno fino ad oggi. Adesso ho il tempo di dedicare ad "Amy" un po' dell'attenzione che merita. In realtà, recensire qualcosa di bello come quello che hai scritto mi sembra, al momento, l'unico modo per evitare il malumore e la delusione che questa giornata ha portato con sè. Quindi, per scacciare via i brutti pensieri, non mi serve altro che affollare la mente di leggerezza e di allegria e, visto che -ora come ora- non mi riesce trovarle nella vita reale, credo e spero di leggerle nelle parole della tua storia. Ma bando alle ciance! Qui si tratta di commentare l'"epico incontro"!
Ho sempre pensato che il primo incontro tra i protagonisti di una storia debba essere scritto con attenzione e, soprattutto, debba essere particolare e originale. Il primo incontro che hai descritto tu, di certo, non è originale (in fondo, la tradizione greca rivendica il copy right=D), ma ha tutti gli ingredienti per essere definito "particolare" e azzeccato.
Amy, nervosa, frustrata e contrariata dall'ipocrisia della Duchessa di Richmond e della zia Flanigan, si sfoga camminando a passo svelto (e infuriato, aggiungerei) verso il suo "posto segreto", e nel frattempo si diverte a rimuginare ad alta voce su quello che è costretta a vedere e subire nei salotti eleganti. Ovviamente, visto che è così presa dai suoi pensieri e dalla sua agitazione, non si accorge di tutto quello che ha intorno, compreso un certo aitante giovanotto che si frappone fra lei e la sua fiera -e distruttiva- camminata. Ma ora viene il bello! Tutto ricadrebbe nella banalità, se non fosse che, qualche riga più su, la mente di Amy si è dilungata sulle caratteristiche che dovrebbe possedere "Lui", l'uomo ideale della stoica Miss Flanigan. E, ciliegina sulla torta, l'uomo che lei si trova di fronte è completamente l'opposto di Lui! Il contrasto è evidentissimo e dimostra, qualche capitolo più in là, che l'amore è proprio cieco.
Infatti, se Lui è un uomo non troppo alto, lo sconosciuto ha una certa altezza; se l'uno è "mite e pacifico", l'altro si dimostra essere arrogante e pieno di sè; mentre l'uno ha corporatura normale, l'altro pare uscito da una rivista di body builiding; se Lui è pallido perchè si dedica sempre allo studio, lo sconosciuto ha una fisionomia da pirata: abbronzatura, cicatrici, tatuaggio e orecchino! Due tipi d'uomo agli antipodi, eppure, come si dice, "se son rose, fioriranno"...
Ma andiamo alla parte che preferisco: la citazione dell'Odissea. E' un riferimento quanto mai adatto alle circostanze, perchè dimostra che lo sconosciuto dall'aspetto piratesco ha, in realtà, cultura e finezza sufficienti da citare i versi di un antico poema. Quello che mi piace di più di questo momento è la reazione di Amy: sebbene sorpresa dall'incontro, anzichè sciogliersi davanti a un simile complimento e arrossire (sicuramente ignorando l'autore o l'opera da cui sono tratte quelle parole), Miss Flanigan rimprovera lo sconosciuto, lasciandogli intendere (naturalmente e senza mettersi in mostra) che sa perfettamente che lui ha citato l'Odissea.
Così, in poche righe, abbiamo già delineato uno schizzo dei protagonisti, che, tra l'altro, si conoscono per come sono realmente, senza quelle maschere che la Società impone loro di portare. Emblematica del carattere di Logan, ma soprattutto profondamente comica la sua battuta:
"Non voglio che abbiate una opinione sbagliata di me. Sarebbe imperdonabile. Sono un mascalzone COMPLETAMENTE nudo."
Sto ancora ridendo... Continua così!

Recensore Junior
18/04/11, ore 12:06
Cap. 12:

Non per volerti contrariare, Mex, ma tu chiami questo un capitolo di TRANSIZIONE??? E' un insulto bello e buono!!! Fossi il capitolo, mi offenderei e metterei il broncio, in attesa di scuse formali...
Invece, io credo che questo sia un capitolo chiave, hai lasciato intendere moltissime cose, che un lettore attento non si fa sfuggire. Un esempio? Hai fatto una rivelazione shock, sempre se ho capito bene quelle righe: un certo duca di nostra conoscenza mollerebbe un party very chic (preparato nei minimi dettagli per le sue adorate figliolette) per altre "attività" molto hot in compagnia della Gorgone... Dico, ma ti sembra che dopo una notizia del genere, il lettore tipo continua a leggere tranquillo? Come minimo esulta, perchè le sue previsioni erano esatte (un po' come ho fatto io =D)! Poi Miss Amelia- lady di ghiaccio- che si fa bella per il suo Beau è un evento... Avrei voluto tanto che fossero andati in barca insieme, anche se non biasimo la povera Miss Johnson (con una madre troppo Mrs. Bennet non si può far altro che compatirla...). Menomale che, alla fine, anche la gitarella in barca aveva una sua ragion d'essere. Ovviamente parlo della scena da Bay Watch in cui Logan (e tutta la sua lista di nomi e titoli) si tuffa per andare a salvare la piccola Amy che è... caduta da un ALBERO??? Miss - sono più rigida di una camicia inamidata - Flanigan si è data alla scalata delle "cime tempestose" dei frassini? Che tenera! Mi sa che la sua era una missione di salvataggio del micetto - ladro della pace -, missione finita male. Ma anche qui vedo, prevedo e stravedo... un soggiorno al palazzo dei Richmond! Dopo tutto, una signorina che si è ferita in questo modo merita l'ospitalità del padrone di casa, mi sbaglio?
Spero che adesso tu abbia capito che questo non è ASSOLUTAMENTE un banale, uneventful, capitolo di transizione. Accadono troppe cose o, quantomeno, i presupposti per molti altri eventi. Effettivamente stavo pensando, se per te questo è "transitorio", come sarà un capitolo "d'azione"?
Adesso è il momento del paragrafo in cui ti spiego che non ha senso arrossire per le mie recensioni. Quando qualcuno (come te) sa scrivere bene, l'unica cosa che può fare è prenderne atto e continuare sulla stessa strada, quella che porta a diventare sempre migliori di prima. Le conoscenze che tu dimostri di avere (non solo nella lingua italiana - anche se ormai sembra essere una rarità -, ma anche dal punto di vista storico) ti classificano automaticamente come autrice attenta, che non scrive solo per mettere insieme ammassi di parole che poi non hanno significato o valore. Tu scrivi per VERA passione, perchè vuoi dare ai tuoi lettori qualcosa che valga la pena essere letto, apprezzato, criticato, discusso, ma qualcosa che vale. E' anche questo il motivo per cui ho segnalato la storia nelle scelte. Ad essere sinceri non so come funzioni esattamente, se servano un certo numero di segnalazioni perchè la storia sia effettivamente tra le "scelte", o magari ne basta una sola... Quello che so è che la tua storia merita di essere letta!
A questo punto, non mi resta che ringraziarti del capitolo di oggi e sperare che aggiornerai presto... Alla prossima!
CAPITOLO 2/I
Visto che adoro questa storia, ho pensato di recensire più o meno brevemente tutti i capitolo, per dirti che ne penso di ognuno di essi singolarmente...
Cominciamo dalla madre di Amy. Benchè la buona società non la possa vedere e le matrone come la duchessa di Richmond la considerino un pericoloso esempio di ribellione, è ammirevole l'affetto incondizionato che Amy mostra di nutrire verso la madre. A lei non importa che sia una "mangia-uomini", che sia più libera e spontanea delle signore tutte piume e belletto: ciò che conta è che Victoria le abbia dato l'amore di cui aveva bisogno, sempre e comunque. La tua victoria è un personaggio anticonformista che mi piace molto per la sua modernità, ma soprattutto per la spontaneità. Spontaneità che, nell'era Regency, era considerata forse il peggiore tra i mali (o uno tra i peggiori). Dopo tutto, saper conversare significava mantenere un dialogo frivolo e disimpegnato, senza mai mostrare le proprie opinioni; essere "istruita" voleva dire conoscere la musica, il canto, la danza, la pittura e, magari, saper ricamare...
L'ipocrisia dominava e tu l'hai impersonata con la duchessa di Richmond, l'opposto di Victoria. Come nota anche Amy, la duchessa ha ricominciato a parlare del figlio minore solo quando le è sembrato necessario; fino ad allora era sempre rimasto il figlio debosciato, diseredato, mascalzone sul quale era proibito anche solo pensare di intavolare una conversazione. un altro motivo per il quale credo che la duchessa e Victoria siano opposti è il loro atteggiamento da madri: l'una rigida e fredda, che non riserva neanche un minimo di tenerezza per il figlio, l'altra solare ed entusiasta, che trascorre la vita con gioia e dà tutto l'amore e l'attenzione che può alla sua unica figlia, anche se quest'ultima è molto diversa da lei. Adoro la Victoria- mamma, sebbene, molto probabilmente, lei fosse evitata come la peste dai suoi contemporanei.
Vogliamo parlare di Miss Flanigan Senior? Mi ricorda tantissimo la Duchessa di Berwick, un personaggio de "Il ventaglio di Lady Windermere", una commedia di Oscar Wilde. Per tutta la durata dell'opera, la Duchessa di Berwick non fa altro che parlare al posto della figlia, la cui unica battuta (ripetuta un'infinità di volte) è "Sì, mamma". E' come se Lady Agatha - la figlia - non avesse una personalità propria e il suo unico desiderio fosse esaudire i desideri della madre... Miss Flanigan Senior fa esattamente la stessa cosa: anticipa Amy nelle risposte, nelle opinioni, nelle intenzioni e nei desideri. Ma la tua abile penna permette al lettore di conoscere i pensieri di Amy, e così si può comprendere cosa si nasconda dietro quell'affettata compostezza che caratterizza la protagonista nei suoi meetings in società.
Ho già detto da qualche parte che adoro Amy? Se non l'ho fatto prima, lo scrivo adesso: io adoro Amy. Non solo per come l'hai dipinta, ma per le caratteristiche così diverse, contrastanti, eppure complementari tra loro che tu le hai attribuito. E' passionale e impetuosa nel profondo, serena e timida per gli altri ed ha anche un lato talmente inedito che lo conoscono solo la madre e la servitù: il suo impegno nella tenuta. Amy sembra comportarsi da perfetta padrona di casa, non perchè sappia organizzare grandiosi ricevimenti, ma perchè si occupa dei conti della tenuta, del raccolto, dei fittavoli, dei contadini... Anche se non lo scrivi esplicitamente, si legge tra le righe, soprattutto nelle parole del maggiordomo che le chiede se deve preparare lo studio per Amy (sottintendendo che lo fa tutti i giorni). Che dire di più? Nient'altro per questo capitolo, passo al prossimo, quello dell'"incontro epico", come l'ho definito!

Recensore Junior
18/04/11, ore 12:05
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia MERITA un posto d'onore tra le storie scelte, per una serie di motivi che ho già elencato in una mia precedente recensione, ma che riscriverò qui, in un commento rivolto all'amministrazione del sito.
Ho apprezzato "Amy" innanzitutto perchè è una delle poche storie "storiche" che dimostrano di essere esattamente fedeli al tempo e al luogo nei quali sono ambientate. L'autrice dà prova, capitolo dopo capitolo, di avere una conoscenza profonda dell'epoca Regency in Inghilterra: l'atmosfera, i discorsi frivoli, l'attaccamento alle regole morali della buona società, la Stagione londinese, le patronesse di Almack's, il club maschile White's e, addirittura, Lord Brummel, il primo Dandy della storia! Tutto è riportato con estrema attenzione e cura per i particolari, il che rende la storia pienamente verosimile. In più il linguaggio usato è perfettamente adatto alle circostanze, senza (come ho già scritto) avere quell'eccesso di pomposità, formalità e polverosità che molti autori ritengono necessario utilizzare quando scrivono una storia ambientata nel passato.
Anche i personaggi sono molto realistici. La protagonista, Amy, è un perfetto esempio della tipica signorina inglese dell'epoca, che mostra a tutti la maschera di giovane donna timida e composta, sorridente e pedante, mentre in realtà vuole solo nascondere la sua vera e passionale natura, nel timore di essere equiparata alla madre (che non è certo un paradigma di virtù) e di essere esclusa dalla buona società. L'unico a comprenderla davvero è l'eroe della situazione che, sin dall'inizio, è il solo ad avere una conoscenza privilegiata della protagonista, conoscenza negata a chiunque altro dei conoscenti di Amy. Notevoli anche le brevi incursioni (sottolineate in corsivo) che l’autrice compie tra i pensieri dei due protagonisti: proprio da lì emerge, a mio parere, tutta la drammaticità della scissione tra “essere” e “dover essere” la quale è la cifra caratteristica del periodo e del tipo di società che viene tanto abilmente descritta.
Il protagonista maschile meriterebbe un premio come miglior personaggio originale. E' un enigma fatto persona: da un lato sembra essere un libertino spensierato e amorale, un disertore, un uomo senza princìpi, ma poi si scopre essere più vulnerabile, ferito dagli attacchi della madre (che lo ha sempre ritenuto peggiore del fratello maggiore, al punto da chiedere direttamente a Logan perchè non fosse morto lui al posto del primo figlio, il legittimo erede) e, al tempo stesso, un vero gentleman, che si prende cura delle figlie naturali avute da una relazione con una donna.
Amy e Logan sembrano sulla buona strada per innamorarsi e il loro primo incontro è epico, nel vero senso della parola, visto che l'autrice ha fatto citare all'eroe i celebri versi dell'incontro tra Ulisse e Nausicaa, rendendo l'atmosfera più magica e sospesa in una dimensione "altra".
Ribadisco: questa storia MERITA di stare tra le scelte, non solo per la sua qualità ma anche - e soprattutto - per avere una vetrina dalla quale farsi conoscere, visto che, purtroppo, la categoria "Storico" delle originali è poco frequentata e troppo spesso, storie come questa passano inosservate, pur essendo di valore. Io l'ho apprezzata e sono certa che molti altri lettori lo farebbero, se solo avessero l'opportunità di notarla.

Recensore Junior
18/04/11, ore 12:04
Cap. 11:

Non so esattamente come iniziare questo commento, ma preparati, sarà lungo (e se magari ti addormenti mentre lo leggi, non dire che non ti avevo avvisata!)=)
Quando leggo storie come la tua e poi mi accorgo che il numero di recensioni è talmente esiguo, mi arrabbio sul serio, sia con le persone che non sanno apprezzare un prodotto letterario ben scritto, sia con il sito EFP che confina queste storie nella categoria "storico", che non viene frequentata quasi da nessuno. Questo è uno dei motivi per cui sto scrivendo la mia recensione, insieme alla ragione (di gran lunga più importante) che mi sono letteralmente INNAMORATA (e sì, richiede i caratteri cubitali) della tua storia, anche se, date le premesse, sarebbe più corretto chiamarla romanzo.
Non puoi neanche lontanamente immaginare la mia felicità nell'aver trovato una storia così precisa, così attenta ai dettagli e agli ambienti, così fedele al periodo in cui è ambientata e, per di più, scritta senza quell'eccesso di pomposità, formalità e polverosità di linguaggio che molti autori credono necessario inserire per dare a ciò che scrivono una parvenza di verosimiglianza. "Amy" è scorrevole, rispettosa del linguaggio dell'epoca e... Insomma, lo devo proprio dire: è PERFETTA. Io adoro il periodo Regency in Inghilterra (ovviamente quest'amore è nato con la complicità di una certa Miss Austen, la conosci anche tu, per caso?) e tu l'hai reso perfettamente: la ristretta cerchia delle matrone moraliste, patronesse di Almack's, la Stagione, il famosissimo club maschile White's, perfino Lord Brummel, il primo dandy della storia (anche se su questo punto hai preso una licenza poetica, visto che nel '18 il caro Lord aveva già lasciato l'Inghilterra)! Non posso fare altro che complimentarmi con te per la tua conoscenza approfondita del periodo=)
Passiamo ai tuoi personaggi. Amy è esattamente quello che ci si potrebbe aspettare da una signorina della sua età che deve sottomettersi alle leggi della buona educazione e delle convenienze. Inoltre, lei nasconde ancora di più la vera sé stessa, perchè deve in tutti i modi difendersi dall'accusa di essere come la madre e, di conseguenza, essere rifiutata dalla "buona società". Nonostante tutto, continua a sperare nel principe azzurro e, secondo me, l'ha trovato. E' forse un caso che solo Logan, sin dall'inizio, abbia capito che la signorina posata e timida che tutti conoscono è solo una maschera che nasconde l'impetuosa e passionale personalità di Amy? Bellissimo il loro incontro e le citazioni dall'Odissea: rendono il momento più poetico e fanno capire che, per quanto bistrattato, questo lord non è di certo un ignorante. Io, poi, l'ho anche vista come una delle caratteristiche che deve possedere il Prince Charming di Amy, insieme alla conoscenza di una lingua antica (l'indiano rientra nella categoria dopotutto, non è così?=D ). La piccola Miss Flanigan ha incontrato LUI, chissà quanto tempo passerà prima che se ne accorga...
Il protagonista maschile che hai scelto è forse uno dei personaggi più enigmatici dei quali io abbia mai letto. Nel commento ad uno dei capitoli hai scritto che stavi cercando di rendere Logan imprevedibile. Ti dò una notizia fresca di stampa: ci stai riuscendo! Più lo descrivi, più lo lasci agire indisturbato sulla scena, più cose scopro sul suo conto e, paradossalmente, più sono lontana dal capirlo davvero. I miei complimenti, se avessi scoperto prima questa storia l'avrei votata per i migliori personaggi originali... Ma, nella mia mente, hai già il premio morale, è come se l'avessi vinto=) A questo punto, l'unica cosa che mi sento di rimproverarti è il nome del Duca di Richmond: "Logan" mi ricorda troppo il nome di un belloccio da telefilm americano, più che un nobile inglese, per quanto anticonformista il soggetto in questione possa essere... Tra l'altro, ho una mia teoria sulle presunte notti nei bordelli e anche una spiegazione plausibile per la diserzione. Secondo me, Logan è una spia, un agente segreto, un investigatore, o comunque qualcosa del genere. Questo spiegherebbe non solo la sua diserzione apparentemente ingiustificata, ma anche la sua risposta alla madre di Amy, sul fatto che osservare la gente sia il suo lavoro. Vedremo quali sorprese ci riserverà la tua penna in futuro!
Bellissime e dolcissime le due bambine, le adoro! Sono anche la dimostrazione vivente del fatto che Logan E' un gentiluomo, visto che, seppur a distanza di anni, ha saputo prendersi le sue reponsabilità verso quelle due creaturine senza mamma. Una mamma che invece non sopporto è la duchessa di Richmond. Posso proprio immaginarla, mentre loda senza sosta il figlio maggiore (incarnazione di tutto ciò che è perfetto, educato, posato, rispettoso, morale, ecc.) e tratta con la più austera e gelida freddezza il figlio più piccolo, colpevole di essere troppo diverso, fuori dagli schemi, anticonvenzionale e, come dice anche Amy, troppo "moderno".
Il senso globale del lunghissimo commento è WOW. Devo farti i complimenti un'altra volta, è proprio necessario. Sono troppo entusiasta, non posso fare a meno di sperare che aggiornerai presto... Chissà che il mio mega-commento non ti sproni ad andare avanti? Comunque sia, ottimo lavoro, continua così!!!

Recensore Junior
18/04/11, ore 11:46
Cap. 16:

Quando ho visto che avevi aggiornato la storia, dopo tutto il tempo che è passato, non ho potuto fare a meno di esclamare: "Oddio, oddio, oddio!" Ammetto che, se qualcuno fosse stato presente alla mia "esplosione" di incredulità, con tutta probabilità, avrebbe pensato che fossi fuggita da un qualche istituto di igiene mentale... Ma, per fortuna (molta fortuna!), ero completamente sola a casa quando si è aperta la mia pagina di preferiti su EFP, così, almeno per ora, ho scampato il pericolo di essere dichiarata folle. Resta il fatto che folle lo sono ugualmente, folle di gioia, per la precisione. Dopo il messaggio che ti ho inviato, non credevo che saresti stata così rapida a postare un nuovo capitolo. Ad essere sinceri, mi ero preparata ad aspettare un bel po' (e forse ammetterò -ma qui lo scrivo e qui lo nego- di aver davvero considerato le calende greche come possibile data di pubblicazione...). Conclusione: mi hai proprio colta alla sprovvista!
Adesso passiamo al commento vero e proprio di questo capitolo. Premetto che ti capisco pienamente quando dici che il tempo è volato e hai lasciato questo aggiornamento a languire su word per mesi. In effetti, scrivere i capitoli di transizione non è mai semplice, perchè, anche se non contengono i fatti più importanti della storia, è necessario renderli il più coerenti e interessanti possibile, altrimenti corrono il rischio di sembrare semplici anelli deboli di una catena che, in questo modo, non sarebbe più molto solida. Di conseguenza, per essere un aggiornamento transitorio, hai scritto questo capitolo 15 davvero bene. Tra le righe si legge -e si respira- l'aria inconfondibile del cambiamento, con la malinconia che spesso lo accompagna e con la paura (anche se, forse, sarebbe meglio parlare di incertezza) del domani, che è ancora ignoto.
Questo è il capitolo del cambiamento, senza dubbio. Amy, tanto per cominciare, non è più la compita signorina che in privato diventa una donna passionale, impavida e incurante delle convenienze. Il suo è il mutamento più radicale di tutti. E' come se un'ombra oscura l'avesse avvolta e non volesse più lasciarla andare. Certo, per essere una giovane donna, ne ha passate davvero tante. E' probabile che, nonostante Miss Flanigan sia sempre stata abituata ad avere molte responsabilità, il peso che il Duca di Richmond le ha caricato sulle spalle sia stato davvero troppo, per lei. Se ho capito bene, l'origine della tristezza e della malinconia che avvolgono Amelia in una morsa è rappresentata soprattutto dal suo matrimonio e dal suo essere diventata la signora Redbourne in incognito. Come già si evinceva dal capitolo precedente, la circostanza che Logan abbia "imposto" (anche se, formalmente, glielo ha chiesto) ad Amy di sposarlo in segreto, non è stata per niente apprezzata dall'allora Miss Flanigan. In effetti, se anche io, come Amy, avessi dovuto rinunciare al mio sogno di sposarmi per amore, optando, invece, per un freddo e asettico matrimonio di convenienza, penso che avrei impiegato molto tempo per scendere a patti con l'amara realtà. E, tuttavia, la situazione della nostra Amelia si presenta ancor più grave, dal momento che si è trovata a sposarsi per amore con un uomo che, probabilmente, le ha proposto il matrimonio solo per salvaguardare le sue figlie dalla vita di stenti che avrebbero, di sicuro, condotto se il loro padre fosse morto. Povera Miss Flanigan! E' proprio il caso di dire che lei si trova "fra l'incudine e il martello"!
“Era diventata pensierosa e solitaria”
“Spesso si sedeva accanto alla finestra a ricamare o faceva passeggiate”
Date le premesse, non stupisce per nulla che il comportamento strano della giovane Amelia abbia fatto preoccupare tanto sua madre Victoria, quanto la saggia zia Charlotte. Anche io mi insospettirei se, da un giorno all’altro, una persona sempre solare e attiva si adombrasse e cadesse in depressione senza motivo apparente e, peggio ancora, senza rimedio! Amelia è malata d’amore ma non riesce ad ammetterlo neanche con se stessa (bella la scena in cui le zittisce in modo categorico la sua voce interiore). Dopo tutto, non posso darle torto: la giovane miss Flanigan si è innamorata dell’uomo più enigmatico e poliedrico che abbia mai conosciuto! E’ normale che lei a volte lo odi, per le responsabilità che le ha lasciato, e che, allo stesso tempo, sia pienamente consapevole che, quando Logan tornerà, lei lo accoglierà a braccia aperte… Mi consola il fatto che, se non altro, Amy abbia finalmente accettato che, ormai, la sua vita sarà legata indissolubilmente a quella del Duca di Richmond, non tanto per il matrimonio segreto tra i due, quanto piuttosto per l’amore che entrambi provano per Zaira e Anjuli.
Passiamo ad altri cambiamenti, in particolare quelli che riguardano lo status sociale della bella e intraprendente Victoria. Pare che presto diventerà la signora Ernshown e che, tra le altre cose, abbia deciso di fare qualcosa per la propria figlia e perciò evitare di sradicarla completamente dalla sua terra. Non posso che essere felice per questa scelta. Sin dall’inizio mi è sembrato che Victoria agisse in modo un po’ troppo egoistico, per essere una madre. Ha trascorso la sua vita sposandosi e risposandosi in continuazione, senza mai pensare a tutti i cambiamenti che sua figlia accettava pur di vedere la madre di nuovo felice. Adesso, invece, si è finalmente resa conto che Amy è una giovane donna e che non può più portarsela dietro senza chiederle un parere.
Trovo che la decisione di lasciare Amy a Londra sia davvero ben ponderata. Non conosciamo ancora questa longilinea vecchietta di nome Mrs Harden, ma da una che, alla lettera accorata e dettagliata di Victoria, risponde “Deciderò quando vedrò la ragazza” me ne aspetto delle belle. Almeno avrò la certezza che non si tratti di una zitella bigotta come Miss Flanigan senior, quello proprio non potrei sopportarlo (e sembra che madre e figlia siano d’accordo con me!). Inoltre sono felice che Amelia abbia deciso di non recitare più la parte della docile e pudica signorina per bene, ma che, al contrario, preveda ti tirar fuori la vera Amy in occasione della sua permanenza a Londra. Sembra che questa sua scelta sia, per ora, l’unico effetto positivo che il matrimonio ha portato, quello, cioè, di renderla abbastanza sicura di sé da non temere il biasimo del Ton di fronte alla vera Miss Flanigan. Che si apra il sipario! Non vedo l’ora di scoprire come Amy si destreggerà tra gli intrighi della buona società della capitale in modo da uscirne indenne…
Alla prossima! Spero presto…
PS. Per favore, dimmi che il nostro caro duca di Richmond non rimarrà lontano dalla scena troppo a lungo… Già mi immagino il suo ritorno, magari la sua venuta frettolosa a Londra proprio mentre Miss Flanigan viene corteggiata da un ricco scapolo!

Recensore Master
15/10/10, ore 18:52
Cap. 15:

Bel  capitolo!
avrai faticato ma è venuto proprio bene!!
Allora iniziato nell'analizzare che secondo me Logan era un po' spinto sentimentalmente, e soprattutto incoscentemente, a quella situazione. se avesse voluto sarebbe benissimo bastata dichiarare Amy tutrice delle bambine (almeno credo che si possa) invece a proprio deciso di sposarsi. WOW!!
allora ora ipotizzo che, Logan tarderà quasi un mese il suo ritorno, rendendo Amy veramente preoccupata, ormai quasi certa della sua morte. Riapparirà tutto pacioso pacioso in un momento di estremo sconforto, magari salutando pimpante, anche se probabilmente si sarà fatto male, o magari, per uscire da quel problema si dichiarerà morto (anche se poi non potrebbe riprendere il titolo, boh!)
La signora T***, madre di Amy sarà sicuramente preoccupata per l'incidente, ma avrà per tutto il tempo la testa fra le nuvole, e non considererà affatto la figlia, molto più dispiaciuta per l'assenza di Logan...
Naturalmente Logan ha interpretato come doveva interpretare, ma come Amy non voleve far interprestare, le parole dette per salutarsi. E quando tornerà saranno veri e propri battibecchi, con grande rifacciataggine di parole e azioni varie. Naturalmente Amy non vorrà ammettere quanto gli è mancato...
al prossimo capitolo,
sono molto curiosa
kiss :*
ps molto contenta che le mie recensioni ti tirano su il morale XD

Recensore Junior
15/10/10, ore 18:10
Cap. 15:

Seguo la tua storia da un po'. Non credo affatto che questo capitolo ti sia venuto male, anzi. Se poi ti sei dovuta impegnare per scriverlo è anche meglio perchè vuol dire che ci tieni e che vuoi migliorare. Continuerò a seguirti, mi piace il tuo racconto.Tu continua a scrivere, per favore...

Recensore Master
12/09/10, ore 11:26
Cap. 14:

Come sempre un capitolo molto interessante!!
all'inizio devo ammettere che mi sono chiesta se mi ero persa qualcosa o se tu avessi dato di matto poi ho capito (non riuscivo a ricondoarmi chi cavolo fosse quel protagonista o quella Annie) sicuramente quella parte era molti inquietante.
Quindi Logan è in un circolo vizioso, dove non se ne può andare e temo che non sia propriamente dalla parte della Legge. non riesco ad individuare il motivo si questa organizzazione, dopotutto le inforamazioni che possono passare possono essere tantissime, da politiche a commerciali.
Devo ammettere che al momento ho poche idee sul futuro svolgimento. Sembrerebbe che Logan non ha altre possibilità se non quella di adeguarsi all'imperativo (probabilmente però si inventerà qualcosa per rigestire la questione) in oltre non dirà nulla a Amelia e quindi lei potrebbe irritarsi per la mancanza di attenzione ma comunque rimarrà preoccupata.
Temo per la sicurezza di Logan.
al prossimo capitolo
kiss :*