Ciao, ho letto questa storia e ho sentito il bisogno di recensirla!^^
Ci chiedi che ne pensiamo? Bene, ecco qui le riflessioni che mi sono venute in mente, leggendo la tua storia sulle notti insonni!
Semplicemente, penso che non mi piace passare notti insonni, cioè infilarmi nel letto e non riuscire a dormire, tuttavia, se non ho nulla da fare e sto sveglio a disegnare o scrivere al PC oppure a studiare, allora apprezzo la notte col suo silenzio. Tu hai descritto la situazione più negativa che può succedere di notte. Una situazione che in alcuni film è pure trattata come una specie di incubo. Non addormentarsi è terribile, meglio un incubo al star fermo lì, al buio, soggetto ai mille rumori sinistri dell’oscurità. Hai accarezzato un bell’argomento e mi è piaciuta l’impaginazione a poesia. Anche se si trattava di un racconto. La notte porta consiglio e fa riflettere sulle azioni commesse durante il giorno. La notte è bastarda ed è meglio che ci pensi l’inconscio a rielaborare, lasciando in pace la coscienza. Il corpo si blocca. La frenesia tace. La mente si rilassa ma tutto torna … C’è chi dice che il buon sonno appartiene a chi ha la coscienza a posto. E’ vero.
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