Mi sto seriamente chiedendo come possa non avere nessuna recensione. Dopotutto è scritta bene, scorrevole, senza errori. Eppure non ha recensioni, quando altre che lo meritano meno le hanno. Misteri di EFP.
Non amo i personaggi di cui parli in questo primo capitolo, ma devo ammettere che qui Cloud è tornato quello del gioco originario. E l'hai fatto, per esempio, con riferimenti azzeccati al fatto che sia stato proprio Sephiroth, la persona che ammirava di più, colui che considerava un eroe, colui che l'aveva convinto ad arruolarsi e gli aveva fatto credere nei sogni, ad uccidere la persona che amava.
Tutto il discorso sul sorriso e la risata di Aeris -pronunciato tra l'altro da Cloud nel gioco- contrasta con la visione dell'Aeris angelicata, pura, che ormai si vede ovunque. La sua risata particolare era quello che colpiva maggiormente e non dimentichiamoci che aveva un carattere assolutamente fuori dagli schemi. Fa travestire Cloud e non ci trova nulla di male!
Tutto il meccanismo del lutto descritto dopo la morte della ragazza – i sogni ne sono un esempio- riflettono bene la disperazione e la situazione in cui si trova improvvisamente Cloud: un uomo che non ricorda il proprio passato che si ritrova a dover affrontare un lutto, la perdita della persona che ai suoi occhi era più importante. Come hai precisato, non si ricorda di Zack, ma neppure si ricorda ciò che probabilmente ha passato come orfano di padre.
Al ricordo si sostituisce il senso di colpa, quello per non essere riuscito ad intervenire, quello di aver lasciato che morisse sotto i suoi occhi. E finalmente qualcuno in questa sezione si ricorda di Elmyra (e se solo potessi ringraziarti in ginocchio di persona lo farei), colei a cui Cloud ha giurato di proteggere Aeris.
E infine arrivano le sensazioni sconosciute della disperazione e qui devo dire che hai fatto un ottimo lavoro nel descriverle. Poi tutto resta in sospeso. Probabilmente perché è così che si sente Cloud, in un Limbo, incapace di agire e portare avanti la missione.
Uno dei Cloud più interessanti che abbia mai avuto il piacere di leggere, reale, sofferente e assolutamente non piatto.
L'uso dei titoli dell'OST è un altro punto a favore di un capitolo decisamente bello. Ho ascoltato appunto il brano mentre leggevo e aggiunge l'atmosfera adatta, calma, ma allo stesso tempo angosciante.