Recensioni per
The Mad Laugh
di Talpina Pensierosa

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
03/01/11, ore 21:06
Cap. 1:

Questa storia è davvero un gioiellino, tutto, dalla citazione di Nietzche, alla frase conclusiva è davvero ben bilanciato.

Le parole del quattordicesimo e il suo continuo ridere, dal primo momento, come reazione al sentire il nome di Allen, fino al ghigno dell'ultima frase costruiscono un senso di angoscia che peggiora quando si rivela l'identità del giornalista tramutandosi in impotenza da parte di Lavi.
Impotenza che viene rimarcata nelle accuse di cecità alla sofferenza di allen da parte dei suoi compagni.

Le parole del quattordicesimo sono forti e incisive e vanno a toccare nervi scoperti li dove possono far male all' ex esorcista così come dolorosissime sono le parole pronunciate dalla coscienza di Allen che riaffiora per poi scomparire di nuovo.

Probabilmente mi sono dilungata e ho perso di vista quello che volevo scrivere ma in sostanza: è una storia davvero magnifica, la sconfitta che permea la situazione colpisce nella semplicità dei brevi scambi di battute in maniera netta e pulita come poche volte si riesce a descrivere. complimenti sincerissimi!

Recensore Junior
10/10/10, ore 20:46
Cap. 1:

Questa storia ha partecipato al contest Progetto Cinema -Seconda edizione- [versione pellicole edite] indetto da Erena sul forum di efp.

Dodicesima classificata: Talpina pensierosa/Scary movie


Recensione.


Inquietante.
Hai mostrato un Allen Walker decisamente fuori dagli standard, ma di indubbio effetto.
Prima di tutto, partendo dal piano grammaticale, non ho notato errori di sorta. La punteggiatura è perfetta, la sintassi anche.
Mi ha colpita molto, perché ho visto sempre Allen come un ragazzo disposto a tutto pur di di salvare la propria famiglia. Un personaggio positivo, nonostante tutto. E invece tu hai mostrato il vero Pagliaccio di Dio, cosa avviene quando la memory agisce.
La follia, un tema che viene spesso usato, ma che tu hai narrato in poco spazio e molto bene. Mi ha colpito molto la frase ”Allen non è più in casa”, come a voler indicare che ormai dell’esorcista non è rimasto che il corpo, un involucro che il Quattordicesimo usa a suo piacimento.
Sì, Allen non c’è più, rimane solo il Quattordicesimo Noah. Un doppio essere nel corpo del ragazzo, Allen che riemerge per qualche secondo ma è schiacciato dalla sua nemesi.
Un esempio di schizofrenia quasi patetica, in senso buono….
Incarna un grosso problema dei membri dell’Ordine Oscuro. Citandoti: Forse erano troppo presi dal farsi salvare per riuscire ad aiutarlo... Dopotutto, non sarebbe dovuto essere difficile accorgersi che un proprio compagno aveva delle voci in testa da mesi.La Memory ha cominciato ad agire, a quanto pare e Allen, oltre ad aver ucciso corpi [Tiedell… ugh], ha ucciso anime: pare che quasi il Quattordicesimo si sia beffato di loro lasciando solo alcuni in vita. Color che erano più vicini ad Allen, così che potessero soffrire di più.
E’ un’immagine molto forte.
Un mio appunto riguarda il personaggio di Lavi: ovviamente è adulto, ma il tono con il quale è presentato pare un’altra persona. Forse è solo una mia impressione, ma sono convinta di aver visto davvero il Lavi che “conosco” io quando si infuria, chiede, alza la voce. Quando invece reagisce come uno sconfitto… oh, probabilmente è proprio quello che tu volevi comunicare. L’impotenza di fonte a questo Allen. L’impotenza di fronte al Quattordicesimo.
No, non è OOC. Dico solo che per me ci sarebbe voluta più tempra da parte sua. Ma non per questo Lavi è fuori da se stesso, se capisci cosa intendo. E’ solo un po’ troppo remissivo. Ma non è una vera e propria pecca, solo una mia impressione personale.
Per quanto riguarda la struttura della fiction, forse sarebbe stato meglio dedicare più attenzione alla narrativa. E’ praticamente solo dialogo. Stranamente è una delle strutture che più mi piacciono nelle fiction, ma qualche descrizione particolareggiata non ci sarebbe affatto stata male.
Però credo che la tua fiction sia stata improntata più sulla dimensione mentale, su Allen, rispetto al luogo che passa decisamente in secondo piano. E’ bello il modo in cui tutti i particolari sono omessi, sembra tutto calato in una dimensione di incubo e allucinatoria, ma proprio per il taglio… dark? Goth?, che deriva dalla tematica da te trattata sarebbe stata davvero perfetta un po’ più di narrativa. Una descrizione cupa del luogo, che forse avrebbe aiutato il lettore a calarsi meglio nella vicenda.
Tuttavia, a parte queste mie parole, mi piace molto come sei riuscita a rendere tutto comprensibile anche in poche parole: come Lavi giunge alla stanza di Allen è narrato in cinque righe, ma si capisce chiaramente cosa succede. In fondo quello che serve è la qualità e non la quantità… e la tua fiction, da questo punto di vista [qualitativo] non pecca affatto.
In sostanza una buona, ottima fiction.
Bravissima.

Premio brrrr.
 

Recensore Junior
20/02/10, ore 19:52
Cap. 1:

thò,una compaesana,capisco il tuo "dramma da pizza sottile" v_v
comunque,W.O.W...dò assoluta ragione a "Gweiddi at Ecate",non sono brava come lei a parole ma,ti faccio i miei più sinceri complimenti per aver scritto questa meraviglia;
è corta certo,ma quelle poche parole sono incisive e colpiscono diritto al cuore(e allo stomaco...).
E' stupenda,adoro come hai fatto muovere i personaggi,la cosa più bella è che sembra di essere presenti in quella stanza,con il desiderio di poterli abbracciare e consolare...vabbhè,qui andiamo per le lunghe,quindi...
ancora tanti complimenti e spero di leggere presto altre tue storie su DGM ^^
Kate.
(Recensione modificata il 20/02/2010 - 07:56 pm)

Recensore Veterano
19/02/10, ore 00:45
Cap. 1:

vorrei poter scrivere papiri, eppure l'unica cosa che mi viene da dire è uao.
Meravigliosa, davvero, credo che sia l'unica parola adatta a descriverla.

Recensore Veterano
19/02/10, ore 00:39
Cap. 1:

Gironzolavo qua per caso e mi sono imbattuta in questo titolo e...
Cavolo, son stata fortuna!
Una fanfiction semplicemente sublime, che muove i personaggi come gli attori sul palconescenico seguendo le battute del copione; sembra davvero di essere lì, vedere il giornalista nella penombra, il Quattordicesimo/Allen che dice quello che vuole e poi la rivelazione...
Un vero tesoro, complimenti davvero!

Recensore Junior
18/02/10, ore 23:00
Cap. 1:

notevole. Scritta molto bene, con un giusto ritmo, ottima sintassi....
E la fine è meravigliosa, oltre al fatto che secondo me Nietsche aveva capito tutto della vita.... Complimenti davvero!!!

Recensore Veterano
18/02/10, ore 20:16
Cap. 1:

Assolutamente magnifica.
Grazie tesoro di essere tornata su questi lidi per questo gioiello *_* te ne sono molto riconoscente.
Amo ogni riga di questa Risata, veramente, mi piace perché descrive la vera realtà di un dopoguerra, quella in cui i martiri sono, appunto, solo martiri, e nessuno sta a santificarli. Sono morti, dimenticati. E Allen è un assassino, perché tutti hanno visto Allen Walker compiere un massacro. Giusto?
Sbagliato.
Ed è sublime il Quattordicesimo, la sua folle ironia: "Il bambino non è più qui da quella notte, è caduto nel lago!" "Allen Walker non è più in casa!". Veramente superbo. E quella velata accusa: i suoi compagni avrebbero dovuto notarlo.
E Lavi sa. Lavi è lì, giornalista mistificato, guarda Allen e sa che non è lui perché non lo riconosce. Meraviglioso. E poi quella voce, quella voce che credeva morta. Perché il Quattordicesimo avrà anche il corpo di Allen, ma tutto il resto è differente.
Wow. Davvero, wow.