Recensioni per
Di ogni cosa, anche di te.
di miss dark

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/02/10, ore 21:42

Ammetto che dopo tutto il tempo che ho passato a trovare delle parole, queste parole non sono mai giunte, e adesso non so cosa dire, cosa fare. L'argomento è delicato, è importante, è suscettibile se vogliamo di paura e repulsione. Ma lo tratti in un modo diverso, più schivo: tratti il tempo come fosse una persona, un amico, o forse un nemico con cui ognuno di noi durante i suoi giorni entra in contatto. Lo tratti con sensibilità: ti accorgi che anche il tempo può fare compagnia, e che, nonostante tutto, noi abbiamo rifiutato anche questo compagno, e siamo rimasti soli per davvero. A guardare le vite degli altri. Il tempo degli altri.
A rileggerla un'altra volta, sembra quasi che il tempo sia stato per te, per la protagonista di questa storia, quasi come un amante. Uno di quelli passanti, quelli che ti fanno per un momento perdere la testa con il loro fascino, con i loro misteri e le loro bellezze ombrose. Uno di quegli amori "che spengono in stanchezza, con una sigaretta le voglie nate in tante sere". Uno di quegli amanti dal cui letto si scappa la notte stessa in cui ci si è amati. "Quindi lo rilasci, il tempo"
E anche questa volta la mia mente vacilla su una citazione del guccio, che in una sua canzone ricorda "ti guardi nelle mani e stringi il vuoto. Se guardi nelle tasche troverai gli spiccioli che ieri non avevi ma il tempo andato non ritornerà" quindi anche stavolta ti lascio così: con parole non mie, prestate, o meglio, rubate.

Recensore Veterano
25/02/10, ore 00:05

Di tuo avevo letto la fic immediatamente precedente a questa, che non mi era piaciuta affatto: l'avevo trovata, per farla breve, emo (se vogliamo essere più esaustivi: artificiosa, gonfiata, dedita ad un'estetica opinabile senza badare a un contenuto che non fosse un agglomerato insopportabile di luoghi comuni dark-nonsense; e il layout del testo non aiutava). Insomma, la tipica cosa che non posso vedere XD.
Questo, invece, è un bel testo. E' più reale, è più sentito, e si fa sentire di più. Lascia perdere metafore e frasi a effetto, non comunicano nulla. Questa flashfic, invece, mi ha detto molto. Mi ha raccontato della stanchezza, della rassegnazione, dell'attesa del nulla, di un io che si lascia andare, del tempo che scorre in avanti come gli sfondi nei set dei film. Questa fic diceva qualcosa di vero, e di molto intenso; ho trovato delle idee interessanti, rese molto bene, e uno stile pulito ed efficace che, partendo dal tuo penultimo lavoro, non mi sarei aspettata e mi ha sorpresa piacevolmente.
Complimenti, una buona lettura.

Recensore Master
24/02/10, ore 22:26

"Ti fermi e guardi oltre."
L'incipit è sicuramente molto suggestivo in questo nuovo pezzo che dopo tanto tempo hai nuovamente deciso di regalarci.
La Miss che preferisco ovviamente non è tra queste righe stanche e quasi vuote, che si susseguono sperando di imprimere una qualche orma a chi legge, ma stavolta non è così.
Non lo nego (e sai che io ho sempre promesso sincerità qui dentro), non lo nego dunque: non mi piace.
Ricorda vagamente un blog, un diario, qualcosa di personale che hai ritenuto opportuno mettere qui per dimostrare ancora una volta di essere viva.
Fossi stato in te, sinceramente, avrei aspettato, forse anche all'infinito, ma non avrei reso pubblico questo sfogo molto al di fuori del "narrato" e più vicino, appunto, come detto, ad un pensiero scritto su carta a quadretti.
Tuttavia ci sono delle frasi, dei concetti, degli spunti che io reputo comunque interessanti; in primis l'incipit, che, come dicevo, colpisce il lettore inchiodandolo al seguito senza però poi realmente concretizzarsi.
Il correre del tempo, che poi diviene man mano "il voler perdere tempo di proposito" è un tema interessante sviluppato secondo me in modo stanco e poco "tuo".
Forse, ma azzardo solamente, sei ancora troppo impegnata ad "osservare il bel tempo degli altri" per parlarci, come facevi una volta, del tuo meraviglioso cielo nero, gonfio di nero, che trasudava nero, che ne faceva una meravigliosa bandiera.
In ogni caso, e concludo, spero che questo sia solo servito da apri-pista per qualcosa di più "tuo"; ci hai abituati a cose molto profonde, mirate, dannate, e ci mancano, MI mancano tanto.
Ti aspetto, miss.
Intanto ho potuto constatare che la penna in mano la prendi ancora.
Solo il Diavolo sa quanto io sia felice per questo.