In primo luogo, il fatto che Sebastian parli a noi, a me, a chiunque legga questa fanfiction, e le sue parole, così vivide, mi hanno fatto immaginare d'essere seduta davanti a lui, di stare intrattenendo questa conversazione e di volerlo schiaffeggiare e prendere a calci; molto suggestivo, molto piacevole, sì.
E poi, tutto ciò che il demone pronuncia è poesia pura. Poesia infame che ti prende in giro, disgustata di te, eppure così vera e in un certo senso quasi dolce nella sua malinconica realtà, come - ad esempio - l'indifferenza come contrario dell'amore. Ma è solo uno dei tanti esempi che potrei fare - magari citando gli angeli? Sì, li cito, perché traspare il fatto che Sebastian li veda come degli esseri boriosi che, forti della convinzione degli umani del loro alto rango in Cielo, si abbandonano alla vanagloria.
Ma la parte di Grell... cioè, la parte di Grell è in una maniera incredibile. Perché, per la prima volta nella sua vita, Sebastian non capisce, non è in grado di comprendere i comportamenti di un individuo, né tantomeno il suo amore nei confronti d'una creatura dell'Inferno.
E allora se ne disgusta, e ne è sempre più disgustato, tanto da volerlo schiacciare sotto la propria scarpa - ma non prima d'averne assaggiato l'anima ed il corpo, per conoscere alla perfezione il nemico.
E' bello che poi, quando comincia a capirlo, sembra diventare quasi gentile - ed è bello che cominci a scoprire quanto gli piace toccare Grell -, quasi "innamorato", non nel senso convenzionale del termine, ovviamente. Perché lui è un demone e, in ogni caso, in quanto "amante" di Grell, che ama in modo nient'affatto convenzionale, non potrebbe essere convenzionale, no. E non rompere: io ripeto "convenzionale" quanto mi pare e piace. e_e
Io, intanto, continuerò ad arridervi dall’alto dei cieli.
Ma a me piace questa frase, più d'ogni altra. Perché è in questa frase che è racchiusa l'intera essenza di Sebastian: il fatto che lui non sia né bianco né nero, il dubbio che lo sia o meno, l'eterno paradosso che rappresenta e che i mortali si scervellano a comprendere. E Sebastian li prende in giro, li schernisce, anche in quelle ultime parole - dall'alto dei cieli -, perché aumenta ancora di più il dubbio che lui possa essere una creatura elevata al pari degli angeli.
E' splendida, davvero. Una splendida one shot Sebastian centric, assolutamente. Che poi, io non avevo mai letto d'un punto di vista così "accentrato", non so se mi intendi, su Sebastian; si parla sempre di Grell - io in prima persona lo faccio - e del suo amore malato, ma non ci si sofferma mai così tanto sul demone - cosa che io sto cercando di eguagliare, pur disturbata dalla terza persona singolare scelta per la narrazione, nella mia long.
Ma questi sono discorsi inutili che non interessano a nessuno.
Mi piace, e punto. E ancora godo del mio potere, sappilo.
Chu. |