Recensioni per
Wishaw HatRed e Lo scom(odo)parto
di LawrenceTwosomeTime

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
20/11/12, ore 16:25

Davvero una fine crudele per questo Wishaw. Non tanto per come finisce, ma perchè non riesce a scoprire se esiste una ipotetica via d'uscita: precipita in se stesso per poi svenire. Si risveglierà?
Forse è anche per questo che non si può sapere se è possibile evadere dalla propria mente o meno, anche perchè stabilirlo a priori non porterebbe a nulla.
Dopotutto, si può divorziare da qualsiasi cosa, ma mai da se stessi.
Chissà che Wishaw lo capirà prima o poi...

Recensore Veterano
20/11/12, ore 16:13

La scena che descrivi nella prima parte è sensazionale: un mix di evocazioni letterarie passate, per sottolineare quanto alla fine tutto sia effimero; e se inizialmente appariva come qualcosa di notevole, a lungo andare ha perso la sua freschezza, dovendo accettare così la sua inevitabile scadenza.
Un mercato di cultura andata a male, in cui ogni suo rappresentate compare anonimo e oramai morto, quasi a simboleggiare la brevità della vita e la sua natura meschina. E lavorare dovrebbe apparire forse come forma di liberazione o meglio ancora di lotta contro questo continuo invecchiare?
Anche se Wish non accetta il compromesso, ci sono delle regole da rispettare, e nei sogni, molto spesso, infrangere le regole può portare alla morte...

Recensore Veterano
20/11/12, ore 15:59

Confine vigile. Il sogno c'è, ma la sua separazione dalla realtà è netta, visibile: wish non si lascia trasportare dai sogni, non del tutto. Ciò che avviene nella vita di tutti i giorni viene estremizzato dalla rappresentazione fantasiosa del sogno, ed ecco che l'eroe della quotidianità diventa eroe dell'immaginazione. Ma nonostante questo, anche quando teoricamente dovrebbe essere più vulnerabile, mentre dorme, le sue domande esistenziali non cambiano e non ricevono risposta, lui stesso non è diverso da come è di solito, rimane fedele a se stesso.
Si tratta di un confine tra sogno e realtà sbiadito, ma sempre all'erta: Wishaw non si lascia sconfiggere da nessuna illusione di cambiamento.

Recensore Veterano

Leggendo Wishaw: perchè dare un nome del genere ad uomo per poi abbreviarlo in Wish? Suona un pò come Hope, un nomignolo banale e pieno di buone intenzioni. E tra le sue intenzioni, sia chiaro, non ci ho trovato nessun 'wish'.
Le tue domande mi hanno spiazzata, stando alla base di quello di tuo che ho già letto, ma ti dirò che non so rispondervi. Non mi interessa tanto chi sia lui, quanto piuttosto cosa faccia. Di primo acchitto, però, e lo devo ammettere, mi sembra proprio un bello stronzo.
Ma come tutte le storie che parlano della vita di qualcuno, c'è sempre la voglia di continuare a leggere come va a finire, o come prosegue perchè, come hai scritto anche tu, quando si parla di letto e di sesso l'attenzione aumenta. Beh, del resto si sa.

Recensore Veterano
19/09/12, ore 20:13

Da un inizio squillante non mi aspettavo un secondo capitolo così pensoso e triste, pieno di amare consapevolezze e del desiderio di trovare un'ancora di salvezza che porti il protagonista lontano dalla sua condizione di decadenza. Faccio un pò fatica ad associare quei cadaveri ad una situazione "umana", come un dopo-festa o un dopo-sbornia... Devo ancora capirne il ruolo, ma a parte questo dubbio la storia mi intriga moltissimo e mi spinge a continuarla.

Recensore Veterano
19/09/12, ore 19:39
Cap. 1:

Un inaspettato dialogo dalle parole taglienti, affilate come rasoi, tra due personaggi assurdi da pensare assieme.
Fa sorridere quest'ironia amara e crudele ma al contempo un pò masochista, sia per lei che per lui. Ma nonostante quest'intreccio di battute e affermazioni di sfida, appare nitido il percorso del protagonista, sia mentale, che lo riporta a ricordare l'incontro avvenuto poco prima, sia fisico, che lo riporta ancora al dialogo con la ragazza; percorre il suo cammino all'indietro, tornando a casa, rincasando e riguardandosi alle spalle, e anche quelle del passato.

Recensore Junior
11/06/10, ore 21:04

Wow, credo di aver capito poco di questa storia; ma ho dato un mio significato personale... e ho capito molte cose, sai?