Recensioni per
Buio
di Shizue Asahi

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/05/10, ore 19:50
Cap. 1:

Uhm, effettivamente, come hai anche riconosciuto nelle note, questa storia a poco a che fare con lo stile di Baricco, quasi nulla, diciamo. C’è qualche elemento, forse, nel monologo delle lampadine ma scivoli subito in una serie di voli pindarici che sono ben diversi dal flusso di coscienza di Baricco, sembrano quasi ricordare – seppur in maniere molto blanda – i repentini cambi di argomento di Joyce.
La storia, in sé, non è scritta male: lo stile e lineare, facile alla lettura e anche evocativo in alcuni punti, se vogliamo. Ma è priva di conclusione e, probabilmente, scusa se lo dico, anche di senso. La vicenda magari è anche interessante, ma si risolve in un beneamato nulla: la bambinaia, incuriosita dal comportamento insolito del bambino, viene licenziata. Ecco, dov’è la trama? Te lo dico io: non esiste. Questo, ovviamente, non ha nulla a che fare con Baricco, che addirittura nei suoi racconti raggiunge una ciclicità dell’intreccio che lascia senza parole: alla fine vengono svelati particolari che, solo all’inizio, erano stati appena citati.
Lo stile di Baricco, difatti, è un tantino più complesso e più riflessivo: anche quando passa da un argomento all’altro c’è sempre un filo conduttore, un’anima in comune che lega indissolubilmente la varie parti del racconto. Baricco è più evanescente, meno lapidario: capace di creare situazioni al limite dell’inverosimile che poi risolve nell’attualità attraverso la sua prosa particolare.
Quindi in questa storia non riesco proprio a riconoscere la penna dello scrittore italiano. Se posso – se posso, eh! – ti consiglierei di riguardare meglio la trama, di decidere una conclusione diversa, magari continuarla anche. Lascia perdere Baricco e dedicati al tuo stile; cerca di pensare a ciò che tu vuoi comunicare. Magari, ecco, prendi pure spunto da Baricco (o da chi per lui) ma cerca di restare sempre originale e fedele alla tua immaginazione: altrimenti si vengono a creare dei testi che, pur godendo di una struttura lessicale abbastanza buona, sono privi di sentimento, spogli, aridi, come un campo lasciato all’incuria.
Sii più te stessa, la prossima volta, e un po’ meno Baricco: vedrai che il risultato sarà più accettabile, migliore. Scommetto che piacerà anche a te. ;)