Altro che nuocere alla saltute: con la triade italica (Dante, Petrarca e Boccaccio) semper melius abundare quam deficere!
Continua a leggere il caro Francesco, che ti ha davvero ben ispirata: queste poesie sono tutte magnifiche, palpitanti, hanno quasi vita!
In particolare, mi è piaciuta quella intitolata "Allievo e maestro", il verso "poiché i tuoi compagni ti furono carnefici", è stata una stilettata al cuore! E ricorda le descrizioni di Dante delle vite dei vari dannati dell'inferno.
Anche "Occhi e cuore", mi ha molto impressionata e la "m" e la "o" degli ultimi due versi, rileggendoli più volte, creano quasi un'onomatopea dell'Om famoso che Shaka (e i buddisti in generale) pronunciano di solito.
Insomma, davvero mi hai colpito con queste poesie, tanto di cappello, chapeau! |