Assolutamente fantastica!Condivido pienamente lo sfogo di Desdemona, ma ho sempre pensato che Shakespeare ogni tanto peccasse di misoginia e quindi ha sempre dato grande spazio ai personaggi maschili, relegando spesso e volentieri quelli femminili a donne pettegole, con la lingua troppo lunga e per questo derise (vedi Beatrice) o ad eroine indifese, ingiustamente calunniate e rivalutate solo quando la verità veniva alla luce (vedi Hero). E con gli esempi mi fermo qui, ma ce ne sono a migliaia. In ogni caso, la storia mi è piaciuta moltissimo perché finalmente mette in chiaro come sono realmente le cose e che Iago ha solo contribuito a svelare la vera natura di Otello, quindi devo farti i miei complimenti!

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Ma è... meravigliosa.
Partendo dal presupposto che non concordo con il contenuto dell'accusa di Desdemona, quantomeno non totalmente, devo dire che ho trovato la shot a dir poco strepitosa.
Da grande ammiratrice di Iago quale sono, sono rimasta piuttosto contrariata dal ruolo assolutamente marginale che riveste in questa fic ma, e questo te lo devo accordare, la tua scelta è assolutamente giustificata e coerente e, seppur mi dispiaccia non veder riconosciuto al mio personaggio preferito dell'otello il suo ruolo fondamentale,  devo dire che il discorso della bella Desdemona fila alla prfezione.
Mi piace molto il tuo stile di scrittura e adoro le accortezze retoriche che hai messo in bocca alla Desdemona onniscente e obiettiva, accusa e giudice al tempo stesso.
Questa fic mi ha dato l'idea del vero personaggio del teatro, non del personaggio romanzesco, quello che muore sulle pagine bianche una sola volta, ma di quello che muore ogni sera sul palcoscenico per poi tornare in vita in occasione dello spettacolo successivo, al solo fine del morire di nuovo.
La tua Desdemona è il personaggio consapevole, il personaggio  dello spettacolo ancora più che il personaggio della storia.
Nel suo analizzare il proprio destino, cosciente di ogni battuta, di ogni istante ho trovato il genio di una fic meravigliosa.
E' come se il personaggio prendesse le distanze dal proprio agire in scena e lo analizzasse in modo maturo, più grande. Come se il ripetersi del proprio destino infinite volte su infiniti palchi abbia fatto maturare in lei una consapevolezza diversa.
Complimenti vivissimi, è davvero splendida.

E un grazie personale per parlare ancora di Will e di ciò che ha scritto e per dedicare a lui la tua attenzione.
Non credo ci sarà un altro Shakespeare nella storia.
Alessia

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Mi è piaciuto molto. Othello è la mia opera preferita di Shakespeare e fa sempre piacere leggere storie su di lui e soprattutto su Desdemona, spesso ignorata. Io stessa mi sono accorta di provare pena per Otello, e la provo ancora, ma condivido in pieno il tuo giudizio sulla sua colpevolezza. Otello è colpevole di omicidio, gelosia o no. Colpevo anche di essersi lasciato ingannare e quindi di non aver amato abbastanza perché con l'amore viene anche la fiducia.
Iago è altrettanto colpevole di aver complottato, di aver istigato e di aver tentato di uccidere Cassio (nonché di aver ucciso Emilia e Rodrigo), in ogni caso il vero colpevo della vicenda è Otello e Desdemona è la vittima.
Apprezzo anche l'idea che Desdemona sia da compatire per la vita toltale in sé, più che per la sua innocenza.

eccomi!wow bello!scritto benissimo e direi anche fine e persuasivo il ragionamento...quasi un'arringa da grande avvocato!forse più adatto ai tempi nostri ovviamente,ma assolutamente vero...complimenti!