Ciao Lae,
piacere, sono Daphne e ti ho trovata sullo scambio indetto dalla pagina facebook "EFP famiglia". Devo ammettere che non appena ho visto l'immagine di Sirius Black mi sono detta: "Questo profilo necessita di almeno una visitina", e non mi sono affatto pentita!
Dunque, ero intenta a scegliere una storia da recensire (mi perdonerai se non seguo i One Direction) ed ero indecisa su una buona lista di titoli, quando poi mi è saltato all'occhio "'Cause it's true, I am nothing without you"; "With me" dei Sum 41 è una canzone che -personalmente- mi ha accompagnata molto e con cui ho affrontato una determinata fase della mia crescita. Sei caduta proprio bene, signorina!
Bando alle ciance! Questo testo necessita di una vera recensione!
Sebbene si tratti di una semplice One Shot, sei riuscita a racchiudere un'intera storia -un mondo- in un solo capitolo, e questo mi è piaciuto davvero molto, mi ha lasciata sorpresa. È indice di più che buone capacità.
Questo quadro illustra una situazione di stallo in una coppia normale, che ha avuto le proprie gioie e ha dovuto affrontare delle diatribe. E proprio su questo punto ci fai soffermare: il valore letale dell'incomprensione. Quante storie vengono rovinate per questioni di orgoglio! E quella di Elena ed Enrico poteva confermare questa teoria, ma non è stato così: lui ha improvvisamente iniziato a fare chiarezza con l'ausilio di quella che è la loro canzone, scoprendo così che i valori vanno ben oltre l'orgoglio, che c'è dell'altro per cui vale la pena vivere.
Anche su questo punto ti sei soffermata: il non lasciare che tutto sia stato vissuto invano. Fortunatamente, Enrico ha raccolto in tempo i cocci della propria morale ed è corso verso quello che ritiene il suo destino: la sua amata, talmente delusa dal suo fidanzato da sentire la necessità di partire, probabilmente nella paura di aver anche lei amato invano.
Durante la sua corsa impetuosa, il ragazzo (o l'uomo?) ripercorre tutti gli aspetti della ragazza che gli hanno fatto battere il cuore dal primo attimo in cui si sono conosciuti fino ad allora, marcando i suoi pregi, ma anche i suoi difetti, i quali, in quanto caratteristiche della ragazza, vengono apprezzati proprio quanto le altre qualità; la trovo una bella quanto realistica espressione d'amore.
Altrettanto veritiera è l'espressione del dolore che ci hai offerto, sempre secondo il punto di vista di lui: a volte la sofferenza è talmente intensa da non riuscire a trovare le parole per descriverla. Ogni aggettivo o concetto sembra riduttivo per esporre quella sensazione soffocante da farci quasi sperare di addormentarci e non svegliarci mai più in un concetto del genere, stanchi di soffrire. E qui ti consiglierei di lasciarti ispirare anche da "Everybody Hurts" dei R.E.M., a meno che tu non l'abbia già fatto.
Il finale, senza darlo per scontato, ha avuto esito positivo. In una sola One Shot sei riuscita a darmi il fiatone di Enrico che correva, l'ansia di non riuscire a raggiungere la persona amata in tempo e le speranze di Elena che, probabilmente, tentava sempre di temporeggiare.
Sì, una conclusione pragmatica che non necessita di dialoghi artificiosi, ma solo di un bacio. Quando si dice che "un gesto vale più di mille parole"!
Questa parentesi di vita mi è piaciuta molto, in caso non si fosse capito! :P
Dunque, credo di averti detto tutto... o di essermi scordata che altro volevo scrivere!
Detto ciò, mi sento di salutarti facendoti i complimenti per lo stile molto scorrevole e personale. Sei riuscita a infrangere qualche innocente regola di punteggiatura rendendola lecita, è stato un tocco davvero molto piacevole- te lo dice una che è molto attaccata al fatto che ogni virgola sia al proprio posto.
Un abbraccio,
Daphne (Recensione modificata il 05/05/2016 - 05:15 pm) |