Recensioni per
Lies, all we have.
di bravesoul

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/02/11, ore 18:10

stupenda, davvero stupenda il modo in cui scrivi è quasi magnetico, non riuscivo a staccare gli occhi dalla storia.
oltretutto molto originale, la scrittura è molto fluida e sembrava proprio di essere lì e vedere tutto in prima persona.
usare Hidan come "personificazione" della follia è azzeccato, senza contare che anche io adoro le storie che alla fine prendono una piega completamente diversa da ciò che ti aspettavi, complimenti vivissimi!!

Recensore Junior
08/05/10, ore 22:07

GRAMMATICA E LESSICO: 15/15
Dal punto di vista lessicale e grammaticale, una storia scritta con attenzione, concentrazione e pochissimi errori di distrazione. Un’ottima padronanza della lingua italiana sorregge il tuo lessico appropriato e molto vario, in grado di fornire al lettore buoni spunti di riflessione e di catapultarlo in mezzo all’azione. Nonostante la prima parte mi abbia fatto rilevare alcune piccole distrazioni (di cui non sto nemmeno a fare gli esempi, perché è chiaro che sono distrazioni e basta, come ad esempio “guizzò” (verbo) al posto di “guizzo” (sostantivo)), la seconda è molto più scorrevole e se possibile ancor più ragionata della prima. In un unico caso devo farti notare che non si capisce il soggetto della frase, si trova a pagina due, mi riferisco a questo passaggio: Ma non dirmi.- rimase, ancora, estremamente controllato, sebbene al nominare il clan qualcosa si fosse rotto dentro. Ebbene, dopo risulta comprensibile che si tratta di Itachi, ma il soggetto è troppo lontano dalla frase e secondo me sarebbe stato più logico specificarlo, per non condurre il lettore verso una pur momentanea confusione. Ah, poi, immagino che tu non ti sia accorta che hai messo l’accento su “se” anche quando è seguito da “stesso”, dove invece non ci va. Un’ultima piccolissima correzione, che come vedi non ha inficiato il tuo punteggio, poiché non era certo richiesto che tu sapessi esprimerti anche in inglese, ma hai avuto la “fortuna/sfortuna” di incappare in una giudice che ha vissuto tre anni in USA, e così mi “tocca” farti un piccolo appuntino 
Ecco la frase “incriminata”: Kill me, kill me quickly please. I don’t deserve nothing less, nothing more. Kill me like I killed my father, I nothing but a lie. Ecco, il “don’t” non serve. La frase corretta suonerebbe così: “I deserve nothing more and nothing less” (ho cambiato l’ordine di more e less semplicemente perchè generalmente è questo l’ordine in cui si usano, ma è lo stesso, fondamentalmente). Poi, “kill me like I killed my father” non è sbagliato, assolutamente; è solamente un pochino cacofonico. Io ti suggerirei qualcosa tipo “kill me the way I killed my father” o simili; poi manca qualcosa all’ultima parte della frase “I nothing but a lie”. Manca il verbo: immagino avrebbe dovuto essere “am”, giusto?
Ricorda che le mie sono solo piccole osservazioni che spero possano aiutarti a crescere, infatti ti ho assegnato il punteggio massimo perché nulla di ciò che ti ho detto era sufficientemente importante da giustificare un punteggio più basso. Spero che il mio commentino ti serva a qualcosa.

STILE: 15/15
Sullo stile, c’è veramente poco da dire. Scorrevole, semplice dove serve, ricercato dove invece l’argomento lo richiede; delicato nel disegnare con mano sicura le incertezze di una mente malata, deciso nel perpetrare il ricordo di una folle devianza; uno stile flessibile, insomma, che dona forza e originalità al racconto. Di seguito ti riporto il passaggio che mi è piaciuto sopra ogni cosa.
Non gli era piaciuto, uccidere.
Aveva sentito di aver strappato i sogni di un uomo.
Non gli era piaciuto il sangue sul volto.
Non amava quel gesto.
Ma, in quel secondo, era rimasto freddo per un semplice motivo.
Mentre quell’uomo cadeva al suolo, per un istante aveva avuto il volto di suo padre.
Per un istante aveva avuto il volto di ogni componente del suo clan. E gli era piaciuto.
Aveva provato qualcosa dentro, qualcosa di caldo ed appagante.
Era quello, era quello che voleva.
Morti gli ipocriti, che fingevano di non sapere.
Morta sua madre che fingeva di non vedere.
Morto suo padre, che fingeva di non fare
Un passaggio ricco di figure retoriche molto importanti, quali la ripetizione, la reiterazione, il parallelismo. Mi sono divertita molto a leggerlo.

ADERENZA ALLA TRACCIA: 20/20
Beh, naturalmente l’aderenza alla traccia c’è tutta. Perno centrale del racconto, più che la strage stessa, è la mente contorta di Itachi: mente che per giustificare la sua stessa vergogna si è celata abilmente dietro una folle menzogna. Del resto, era proprio questo il senso del contest: questo è veramente un Itachi come non l’abbiamo mai visto. Un viaggio di sola andata nella mente di un uomo terribilmente deviato, dove le sorprese non sono mai troppe, dove una verità cancella la precedente con prepotenza e determinazione. Un lavoro decisamente originale e molto ben gestito anche sotto l’aspetto dell’utilizzo delle citazioni, calate perfettamente all’interno della storia. Complimenti.

IC ITACHI: 18/20
Ti chiederai perché non hai ottenuto il punteggio pieno anche qui. Ebbene, capisco che per poter scrivere la tua storia hai dovuto utilizzare questo espediente, ma se devo essere imparziale devo dire che avrei fatto “confessare” Itachi in maniera molto più reticente, graduale, e intervallando ogni frase “bomba” e “rivelazione” con momenti di negazione, contraddizione, di chiusura, e perfino di “invettiva” contro colui che lo stava in un certo qual senso costringendo a parlare. L’avrei trovato molto più IC in questo modo; e poi, essendo i due antagonisti Hidan e Kakashi comunque frutto della sua mente, avrei fatto parlare un po’ di più anche il primo, e meno Itachi. Così la “colpa” di aver spifferato tutto sarebbe ricaduta sulla parte impulsiva e fuori di testa di Itachi, Hidan, e meno sull’Itachi in senso proprio, quello per cui ti levo due punticini sull’IC.

ORIGINALITA’ DELLA TRAMA: 20/20
Un’ottima storia, il cui principale punto di forza è senza dubbio l’originalità. Confesso che inizialmente non l’ho pensato, anzi, quando ho letto che Itachi aveva sterminato il suo clan perché suo padre abusava di lui, sono rimasta un tantino delusa ;p. Nel senso che come ho già avuto modo di dire nel giudizio della ff di corycory, il motivo del sottotitolo “Itachi come non l’avete mai visto” del bando era proprio di tirare fuori la spiegazione più improbabile e contorta possibile del massacro del clan Uchiha da parte di Itachi stesso. Ebbene, la conclusione della fic mi ha invece sbaragliato. Se c’è una cosa che amo, è lo scrittore che riesce a condurre il lettore in una certa direzione per poi BANG! Buttarlo a capofitto nella direzione opposta così, senza preavviso. È una cosa che fa venire la pelle d’oca. Bene, per me lo scrittore che riesce a far venire la pelle d’oca è uno scrittore degno di tale nome. Tu sei riuscita a farmi venire la pelle d’oca in quel finale così poco scontato e scioccante.
L’altro notevole punto di forza della trama è la scelta delle due “voci della coscienza” di Itachi. Ottimo lo spunto di Hidan come parte “malata” e creatrice dell’illusione nel giovane Itachi; altrettanto perfetta la decisione di utilizzare Kakashi come voce della razionalità e del la rottura dell’illusione. Interessante il ritorno finale all’Itachi dodicenne, che lascia nel lettore l’incertezza di cosa sia reale e cosa non lo sia davvero; ti dirò, nonostante tu abbia scritto nei commenti finali che starà proprio al lettore decidere quale delle due possibilità sia quella “giusta”, a me non è venuto neppure in mente di farlo. Il finale è bello così, proprio per il suo essere “aperto”, il suo essere foriero di dubbi, interrogativi, perplessità.

OPINIONE PERSONALE: 10/10
Effettivamente credo di aver detto già tutto nei punti precedenti! I motivi per cui ho apprezzato questa storia sono esattamente quelli descritti nei vari punteggi. Come forse si è già capito, è stata la complessità psicologica della storia con la sua innegabile originalità a colpirmi di più. Avrei voluto poter leggere molte altre storie per stilare una classifica vera e propria: questa storia si sarebbe collocata certamente molto in alto. Ancora brava!

PUNTEGGIO TOTALE: 98/100