Questa storia ha partecipato al contest Progetto Cinema -Seconda edizione-[versione pellicole edite] indetto da Erena sul forum di efp.
Ottava classificata: Rota23/Una notte al museo
Recensione.
Mi è piaciuta molto. Davvero.
Come sai, io Gurren non lo conoscevo affatto, e quindi è un anime relativamente nuovo, per me.
Onestamente non mi ha colpito più che tanto come anime, ma la tua fiction mi è piaciuta molto lo stesso… come a dire che quello che conta è la qualità della fiction, nel valutarla.
Insomma, per descrivere la situazione degli Uomini Bestia basta questa singola frase: Avevano costruito una macchina da guerra, non una persona. E Viral ne è la prova.
Hum, inizialmente avevo pensato che il tuo Viral non fosse particolarmente IC, perché da quello che ho visto mi è parso un uomo che pensa sì, ma non pare affatto il tipo da riflessioni profonde come quella da te narrate sulla propria condizione. Poi, però mi sono resa conto che non dovevo vederlo immerso nelle spire di un combattimento, forte e spavaldo, ma come un uomo-bestia richiuso e sconfitto. Per questo ho pensato che alla fin fine non era troppo fuori dal suo personaggio, perché era calato in una situazione diversa dall’ordinario. E poi, la sua spavalderia e il suo essere… uomo-bestia, il suo carattere, si vede chiaramente in pochi punti della narrazione, ma che saltano comunque all’occhio: come quando sbatte la faccia di quell’uomo contro il muro… e soprattutto verso la fine, l’ultimissimo paragrafo: ecco, lì vedo Viral esattamente come l’ho “conosciuto” nell’anime.
Sul piano grammaticale è davvero ben curata, non ho trovato errori e l’unica cosa da rivedere sarebbe qualche virgola fuori posto, o che io non metterei affatto. Io, appunto. E’ solo un consiglio.
L’altra cosa che volevo dirti è che io ho notato anche un’altra analogia tra la tua fiction e l’uomo bestia: non so se era tua intenzione o meno, ma mentre leggevo mi hai dato l’idea di una bestia, di un leone come Viral in parte è, che si aggira dietro le sbarre del suo nuovo universo, una gabbia. E non può fare altro se non sfogare quel che rimane della sua aggressività nei leoni/umani che lo circondano. E girare. E gira. E gira. Imprigionato.
E cogita. [ergo sum?]
Forse proprio per questa idea che hai saputo darmi, alla fine mi sono ricreduta sull’IC di Viral. Forse.
Non mi resta che farti i complimenti. Non è da tutti riuscire a riprodurre [anche se, ripeto, non era tua intenzione] con le parole i movimenti di un leone dietro le sbarre. Insomma, più che altro non è facile rimandare, sempre con un sapiente uso delle parole, ad una immagine tanto evocativa.
Brava!
Premio Grrrr!
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