Quando ho betato questa fic (sì? XD) probabilmente ero un po' arrabbiata con te, ò_ò, non chiedere spiegazioni, sono le mie solite stupidità; fatto sta che non ho speso molte parole su questa fic. Ma si può rimediare con una recensione u_ù (e non c'entra niente il "programma recensioni", solo che oggi ho volontà di recensire *_* tutto quello che mi sono persa).
Primo pezzo. Ahh, anche io ho trattato così Hermione, in parte, con il suo legame con i libri (praticamente abbiamo scritto le rispettive shot, questa e la mia, in contemporanea, solo che io ho messo più tempo a completarla). Beh, è lei, la bambina che si fida solo delle parole scritte, delle certezze radicate, delle regole ferree; lei, la bimba del primo libro. In parte non cambierà mai, in parte cambierà del tutto.
Seconda parte. Una delle più belle cose che hai scritto, secondo me. Hai raggiunto un buon equilibrio, uno stile che mi piace tantissimo. In realtà ho sempre amato tutto ciò che hai scritto XD, ma facciamo finta che questo sia un dettaglio >_>, e sì, sei migliorata tanto. Hermione è vera e vivida in questa sua infantilità acerba, in questo suo essere quasi donna, una persona a metà; mi ha emozionato molto questo suo "ricercarlo" dopo averlo già letto, parole che non lo conoscevano, parole scritte sì, ma false e ignobili; e ora, senza pregiudizi, lo ricerca ancora, ma non per proteggere Harry, ma per sentire Sirius più vicino, meno antico e vecchio e morto; lui e i suoi occhi neri l'hanno già presa, sì, da molto tempo.
E' la sera l'ora delle illusioni colorate di nero e Hermione può fingere di essere una donna (la sua donna?).
Terza parte. Cazzolina. Rileggerlo mi riempie sempre il cuore, tanto, tantissimo; ome un buco nero ho assorbito tutte le tue parole. Non so bene cosa dire, solo che è emozionante, ed è scritto davvero bene; e non è banale, è poetico, è vero, è duro, sa penetrare il cuore sì, anche sotto il miocardio. Hermione e Sirius ç_ç non sono in grado di dire qualcosa di sensato XD
Ci sono un sacco di frasi belle da citazioni, intanto. Metafore, similitudini, la notte su di noi, e immagino la piccola stanza illuminata, immagino la sua vecchiaia su di lei; e immagino la sensazione di sporco, di giusto ed ingiusto, è come se fosse un gioco proibito, bello da fare, di una bellezza sinistra. Un gioco proibito che fa aprire Hermione e che mostra Sirius come un lupo; lo è? Non saperei e non credo sia giudicabile. Forse è la notte ad essere colpevole.
Probabilmente nessuno ha colpe. Non le ha Hermione, che lo vuole conoscere; né lui, che sembra voler giocare; né la notte che tace.
Anche la fine è secca e cruda *__* ma in un modo così poetico, Liv, che riesce a commuoverti e a farti pensare.
Tornando a prima: i dialoghi sulla guerra, sulla fortuna, sugli eroi, sulle letture: tutto bellissimo. Sai bilanciare bene la tua ironia, la tua poesia e il sentimento. Ti invidio tanto ♥ donna complessata anche te u_ù
Preferisco *o* |
