Recensioni per
Brothers in Arms
di The Warden Archivist

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/05/11, ore 19:27
Cap. 1:

L'ho trovata davvero molto bella e commovente ^_^

Complimenti... hai un bel modo di scrivere e trasmettere le emozioni.

Se nella storia 'corrispondenza interrupta' non riuscivo a smettere di ridere, qua per poco mi veniva da piangere...

Grande ! :D

Recensore Junior
17/11/10, ore 20:45
Cap. 1:

Stupendo! *si asciuga una lacrimuccia* xD
A quanto pare, sei portata sia per scrivere commedie che "tragedie", The Warden Archivist! ^^ 
Davvero bella come storia presentata sotto lettera di addio, mi è piaciuta molto, sopratutto nella parte del saluto ai vari compagni, tutti molto azzeccati.... "A Sten non dire niente", so che non era il caso ma mi è scappato un sorisetto comunque.
Continua così mi raccomando! 

Recensore Junior
15/05/10, ore 12:53
Cap. 1:

Buongiorno The Warden Archivist.
Ho letto con molta attenzione questa one-shot e mi è piaciuta molto: il ritmo della narrazione è davvero ottimo e la lettura tutta da godere.
Soprattutto per la sincerità, la... semplicità (in senso buono naturalmente!), la freschezza con cui l'hai scritta.

Io non ho mai giocato a Dragon Age, ma ne conosco a grandi linee la storia, quindi non credo di essere riuscito ad apprezzarla fino in fondo, ma l'immagine che dai di Alistair, "il bambino con la spada", mi è davvero piaciuta. La sua importanza nel tenere alto il morale del gruppo, a volte con le sue battute, a volte semplicemente essendo un buffo idiota è perfetta.
Davvero bella.

Recensore Veterano
14/05/10, ore 00:32
Cap. 1:

bella come fanfictio complimenti^^ hai saputo metetre i sentimenti del personaggio e bella sopratutto la scena che ai raffigurato a Denerim, ma non mi è piaciuto il fatto di Morrigan (poverina non se lo merita T.T) comunque per il resto è molto bella^_^

Recensore Veterano
12/05/10, ore 13:23
Cap. 1:

Ho già giocato con un personaggio maschile (sia mago sia guerriero), ma siccome l'avevo sviluppato bene me ne sono altamente fregata di lasciare per il mondo quello che qualcuno definì "un possibile dio della distruzione". Comunque, hai afferrato bene il sentimento che possa provare una persona quando scopre di essere usata. Mi è piaciuta parecchio...spero scriverai ancora!!!

Recensore Master
12/05/10, ore 08:37
Cap. 1:

*Si asciuga le lacrimucce*

Come dice anche Laiquendi, un'epistola d'altri tempi. Ma, giustamente, ricordiamoci che questa storia è ambientata in un passato remoto. Fantastico, certo, ma remoto. Dove ancora ci si poteva sentire orgogliosi di cose come l'onore e la fratellanza, dove si credeva davvero nel prossimo, dove l'indifferenza era messa al bando dai cuori.
Una paginetta appena che basta per dare un quadro piuttosto delineato di quest'uomo dall'animo a pezzi. E non solo perché si è sentito tradito da Morrigan, quanto perché si sente profondamente in colpa verso i propri compagni, verso l'uomo che considera come un fratello.
Aaah, sul serio! Se avessi avuto un Custode maschio, penso che il suo rapporto con Alistair sarebbe stato identico (Anzi, nelle mie intenzioni iniziali doveva essere comunque questo anche con il mio elfo femmina, figurati). Ciò che mi tocca poi ancora più da vicino è quest'amicizia sincera e disinteressata nata fra un mago ed un (ex-)templare: ci sono passata anch'io, e l'abisso che c'è fra Alistair ed alcuni suoi colleghi della Torre del Circolo è sconfinato. Non si può non amare Alistair.
Perché sì, magari non è proprio amico del sapone (QUANTO ho riso su quella parentesi! XDDD), ma ha il cuore e l'allegria di un bambino. Un bambino che cresce pian piano che si evolve la storia, un bambino che alla fine ti prende per mano e si mette a fare discorsi da condottiero o da re (pur continuando a giurare di non esserne all'altezza). È commovente il modo in cui Prometheus si rivolge a lui, rendendo assai credibile questo loro struggente rapporto. Un'amicizia vera, profonda, di quelle che solo la morte può spezzare (e neanche tanto).
Il (quasi) parallelo che fai fra Goldanna e Morrigan è perfetto. La prima l'ho odiata (avrei voluto sgozzarla), l'altra l'ho amata (benché anche lei si sia presa da me tanti epiteti poco educati). Prometheus si sente tradito da Morrigan come Alistair lo è stato da Goldanna. In modo diverso, certo, ma la sostanza non cambia ed il cuore sanguina.
C'è una cosa, poi, che devo proprio dirti e di cui mi complimento con te: Il gelo nei suoi occhi di fiamma mi ha colpito al cuore, più di tutto ciò che mi ha detto dopo…concepire un figlio, tramite un oscuro rituale che avrebbe dovuto salvarmi la vita, ospitando nel piccolo l’anima dell’Arcidemone… Una manciata di parole che racchiudono tutto lo sconcerto di Prometheus, rendendolo a dir poco eroico.
Una lettera che trasuda dolore e che, si vede, hai scritto con il cuore, riuscendo ad immedesimarti in modo verosimile nel tuo Custode.

Credo di aver finito le parole. Credo. Perché in realtà sono una gran chiacchierona, peggio di Maric e Alistair messi insieme, temo, e perciò sarei capace di andare avanti all'infinito. XD Mi fermo qui per non traumatizzarti, quindi, invitandoti sinceramente a scrivere altro. Lo leggerò con immenso piacere. :D

Recensore Junior
11/05/10, ore 22:59
Cap. 1:

Mi piace XD
Per prima cosa, sarà sciocco, ma: le parentesi! <3 e il modo di rivolgersi spesso al destinatario della lettera.
Mi ricordano tanto il secolo decimonono, i romanzi epistolari e non so più quale autore che ne usava a profusione, de Laclos..? Stendhal? Austen? ...Nessuno di loro..? :'D
Comunque, mi restituiscono subito il sapore di un tempo in cui l'unico mezzo per comunicare a distanza erano le lettere, e si scriveva a fiume, con il filo dei pensieri che veniva interrotto dal prorompere disordinato dei sentimenti. Questo a mio parere si avverte benissimo in questa lettera. Senza contare immagini abbaglianti come "il sangue che pulsava impaziente" o il modo di esprimersi di Prometheus, deliziosamente antiquato. Un po' manierato, ma ci può stare. Ah! <3 pardon, sono una nostalgica.
Forse a volte calchi un pelo troppo sulle espressioni enfatiche..? come nei lunghi elenchi che ripetono, come dire, lo stesso "ritmo" [ es. nella frase "E quanto dolore, quanto disincanto, quanta disperazione nei tuoi occhi, quando, uscendo da quella casa, quel bambino si ritrovava ricacciato da solo nel mondo, orfano per la terza volta (un re, un custode, e una sorella ti erano scivolati tra le dita, povero amico mio)" ] ma neanche, perchè aggiungono pathos e spontaneità alla lettera. Una prosa più leggera probabilmente non renderebbe allo stesso modo la gravità del momento. ( ...Sinceramente io stessa calco molto su questo tipo di frasi e, temo, non sempre con una buona giustificazione n///n' )
Per concludere, i saluti finali sono dannatamente commoventi ;___; un piccolo gioiello.

Una scorrevole e piacevole lettura, un piacevole diversivo da leggere al volo prima di andarmene a dormire. Proprio carina!