Recensioni per
Under your skin
di Kokky

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/07/13, ore 20:43

Questa storia è veramente bella, complimenti. È una coppia sicuramente insolita, eppure azzeccata. C’è questa affinità tra Hermione e Sirius, una reciproca comprensione, una connessione a livello profondo, sono così vicini eppure così lontani, irrimediabilmente separati. Lei appartiene alla vita, lui è già proiettato verso la morte. Ho adorato la rappresentazione che hai dato di Sirius, l’eroe sofferente, il martire spezzato che non si aspetta più nulla dalla vita, una specie di vampiro buono e triste che vive solo delle ombre della sua mente e del suo passato, riscaldato dal ricordo di Lily, la donna amata che però era di un altro, che rivede in Hermione. È comprensibile che quest’ultima si senta attratta da lui, da un uomo che ha tutta una storia alle spalle, mille cose da raccontare e da insegnarle, se volesse, un pozzo oscuro pieno di segreti che lei non desidera altro che illuminare e riportare alla luce, alla vita. Sirius è una specie di buco nero ed Hermione gli gravita attorno; Sirius fa marcia indietro perché sa che la risucchierebbe e non può permettersi di fare una cosa del genere a una creatura innocente e così giovane come Hermione. Mi fa pena, Sirius e la sua esistenza sfortunata e senza amore, mentre Hermione è tenerissima nella sua timidezza esitante e nel suo desiderio innocente. La tua storia è un vero e proprio squarcio sull’anima dei due protagonisti, una specie di inno alle cose perdute, agli addii sofferti, al passato che non ritorna e a un presente instabile e onirico senza futuro. Mi è piaciuta, semplicemente. 

Recensore Veterano
26/05/10, ore 00:36

Ahhh, chiedo venia ho dimenticato per un attimo che puublicavi (cervello d'aria proprio). Dunque, poiché il cervello è arioso, poiché io ho sprazzio di genialità solo in alcuni (brevi) periodo e poiché sono una Panda pigra, mi limito a copia-incollarti il delirante commento per il quale mi amerai all'inifinito (e per forza, insomma ù.ù).
Comunque se ti escono cotante meraviglie, puoi mettervi tutti i mesi che vuoi, eh. La prossima volta, però, non ti chiederò di leggere ogni tre righe, insoma ci vuole contegno! Coff.
Ok, tiè:

E vado a pezzi, sennò addio.
Ma quanto, quanto, quanto è crudele questa cosa che hai scritto? Il primo pezzo del risveglio è talmente coperto di polvere che Sirius sembra quasi sbiadire. Io sono sempre stata fiera sostenitrice della campagna “uccidiamo i Marauders” – residuo del passato, ricordi di qualcosa che riescono a trattenere per un istante con le mani ma poi scappa via; persino Remus per me doveva morire, alla fine. Questo non vuol dire, naturalmente, che la cosa l’abbia davvero accettata, però mi è sempre sembrato giusto, che Sirius morisse, proprio perché questo… reggersi del corpo, senz’anima e senza vita, solo con il respiro… fa un male cane.
Alla fine, Sirius è solo un fantasma di quello che è stato, vive della luce riflessa negli occhi di Harry, che sogna quel passato come qualcosa che gli è stato strappato dalle mani, ma che ormai è finito – solo che lui non se ne accorge.
Dopotutto entrambi si cercano e si “sfruttano” a dovere: Harry vuole recuperare parte della vita che meritava, ma che ha perso ingiustamente; Sirius continua a raccontare – a parlare e parlare – per non spegnersi.
L’incontro con Hermione sa tanto di sogno rubato alla notte, un fugace frammento in un Mondo indefinito che non è quello di Grimmauld Place n.12, ma una specie di sovramondo – o sottomondo – che vive solo di notte: è vero che di notte tutto sembra più intimo e i rumori si intensificano e le cose si avvicinano; una casa vissuta come quella dei Black, non poteva che rivivere in quelle circostanze. Il fatto che Hermione lo enti, quando non c’è Sirius, è un bellissimo pensiero: Sirius è come se… prosciugasse la vita, togliesse la poca aria rimasta, di cui a bisogno, come se la sola sua presenza opprimesse l’atmosfera. E lui è sempre là, fisicamente, ma non c’è – non sempre: Sirius appare e scompare come mal sintonizzato, vive come “altro” nella sua stessa abitazione, tra le pareti che non sono più sue dal momento stesso in cui ci è ritornato dopo Azkaban.
Posso fare un copia-incolla? (Sì, mi rispondo da sola):

«E la notte passò, mentre Hermione si sentiva pesante sui suoi piedi scalzi e lui rimaneva seduto e stanco; la notte passò e il suo andar via portò la luce del giorno. Allora Sirius alzò gli occhi grigi per la prima volta e la vide, la vide senza pudore, e tremò di fronte alla sua luce.
Hermione, con le mani congiunte in una stretta dolente, era illuminata dal sole mattutino e lo fissava senza poterlo scorgere: Sirius appariva in controluce, col volto scuro e inconoscibile; di lui si potevano intravedere soltanto i capelli neri macchiati di grigio – colore che la prigionia gli aveva reso.
«Che fai?», le domandò.
«Sto. Sto e ora vado via», borbottò Hermione, socchiudendo gli occhi bruni e riuscendo finalmente a sfuggire via. Sentiva la propria pelle scottare, quella pelle toccata dalla luce e dalla stoffa leggera della camicia da notte; era un minuscolo essere insignificante, per lui, una stupida scintilla di vita che non sapeva nemmeno brillare».


Questo pezzo è straordinario. Davvero.
Sirius che vede Hermione, la vede e non è un verbo scelto a caso: lei che è vita, la vita che prepotentemente gli balza agli occhi – giovane, fresca, viva – per lui che è solo un ricordo.
E lei che, nella stessa stanza nello stesso momento, non riesce invece a vederlo: intravede qualcosa, qualcosa di oscuro, ma il resto è luce pallida e fioca.
Lei si sente insignificante perché lui è grande, grande nella natura stessa che incarna: Sirius è come un antica reliquia davanti alla quale ricordare, ammirare e sognare tempi antichi, una reliquia polverosa, un tempo magnifica e che splende cupamente. Hermione è affascinata, certo, ma è anche vibrante di emozioni contrastanti: lui è un po’ come se fosse un libro antico (misterioso, delicato, forte alle intemperie, polveroso, dimenticato, vissuto).
Però usi la parola “scintilla di vita”. E questo è tanto, persino troppo, per Sirius.
E’ un'altra volta notte e Hermione e lì, di nuovo, che si perde.
E’ dannatamente vero quello che dici dei libri, delle parole che stanno lì – nero su bianco – nascondendo sempre altro, Sirius si rende invisibile perché lo è, dopotutto; essere fatto di carne e sangue non basta per essere visti, ma lei lo fa; riesce a vederlo perché vede quello che Sirius è stato, e quindi quello che Sirius è (perché lui è solo passato, in fondo).
Il piccolo paragone con Ginny è spiazzante “satolla di luce e di sole” è una frase fantastica, perché le proietta in due Mondi talmente lontani, che c’è da chiedersi de realmente riescano a comprendersi.
Il pezzo successivo su Harry è quello che amo di più (qui, il rapporto con Harry è descritto in modo da levare il fiato, davvero):

«Era il giovane figlio dei suoi amici defunti che sapeva idolatrarlo come lei non riusciva e che non chiedeva mai più del dovuto, non notava mai la stanchezza del padrino, perfetto e unico tramite per il suo passato. Non era scomodo, Harry».

Qui mi sono bloccata a pensare, dico sul serio. XD
Harry non vede, questo è abbastanza ovvio. Harry che tende a estrapolare le persone dalla loro storia, persino dalla loro natura, per proiettarle in una sua visione senza spazio, tempo, né Storia; lo ha fatto con Silente, lo ha fatto con Sirius.
Sirius è l’unica voce di un passato che lui non ha potuto conoscere e che, quindi, non ha potuto giudicare. Si tende spesso a rendere grandi cose che magari non lo erano affatto. Lo fa anche la Storia.
E Harry, con i Marauders, lo ha fatto: i suoi genitori probabilmente non erano esseri perfetti, tuttavia nella sua mente vi si è costruita una Leggenda – tutt’intorno – una Leggenda che loro possono reggere perché sono solo ricordo, perché non hanno il tempo per mostrare qualcosa di diverso.
Peter e Remus non hanno avuto tutto questo, ma Peter e Remus sono entrati nella vita di Harry in modo diverso e lui capisce e comprende che il loro tramite con il suo glorioso passato è più flebile. Ma Sirius… Sirius è la “cavia” perfetta, è la cosa più vicina a quel Mondo Mitologico, è vero ed è reale. Harry vede solo questo, vuole vedere solo questo, non sa che è un altro Spirito già lontano dalla vita.

« Lui non la vide nella notte, non la vide andarsene; eppure gli mancò».
Come fa a non mancarti? La luce, intendo. Bella, bella frase.

Altro pezzo fantastico.
Sirius con gli occhi pieni di vita non sua. E’ un po’ come se vivesse per Harry, no? O piuttosto: è come se vivesse per tramandare qualcosa, per saldare quella catena spezzata in modo così improvviso e crudele, per poi sparire. E’ davvero vento di passato che viene a riempire un otre (Harry xD), a lasciarci odori, profumi e voci per poi tornare indietro – alla terra a cui è indissolubilmente legato.
Ricordo che scrissi un cosa su argomento simile, tra Sirius e Remus: Sirius è il passato, semplicemente, ma la cosa peggiore è che non esiste nel presente, né nel futuro.
Effettivamente ci pensavo l’altro giorno: riusciresti a pensare un futuro abbastanza… vero per lui?
Io credo non sia possibile; per uno già morto dentro, la ripresa non credo sia contemplata.
Hai ragione, il problema non è l’età, forse non sono neanche gli anni bevuti prima che lei vivesse, ma è proprio il buio che Sirius vede davanti a sé, o magari lui davanti a sé rivede il passato come in un cerchio – chissà. Comunque Hermione vive troppo, respira troppo, occupa troppo spazio, beve troppo, sogna troppo per lui.
La fine è perfetta, ritagliata perfettamente in tutto il quadro che hai ricreato.
Quella che descrivi è proprio la stessa identica sensazione che ho avuto io: Sembrava lasciarsi indietro ogni zavorra, a poco a poco, in modo di potersi librare in volo e sfuggire via, verso la cinerea morte.
L’ho pensato anch’io, prima di leggere proprio queste parole: Sirius ha un Mondo intero da dispensare ad Harry o a chiunque altro, ha storia su storie che gli si aggrappano addosso o che sfuggono o che strabordano e scivolano semplicemente da lui. Quando racconta, è come se una parte di lui partisse con loro – quindi sparisce, per un po’.
E quella storia, quella, è per lei. Solo per lei, per una volta.
O forse no, forse è solo una storia troppo pesante che cerava una luce più forte da succhiare e Hermione era lì, pronta per lui.
Dopotutto non importa.
Entrambi cercavano altro, forse solo uno spiraglio di qualcosa che non avevano mai visto, forse una speranza di appartenere a qualcos’altro.
Entrambi ricordi di Mondi che non gli appartengono.
E’ molto, molto evocativa questa cosa.
Sirius fa male, per lei, è doloroso e pericoloso e soffocante come il buio, strisciante e profondo.
Tuttavia anche lei fa male, a modo suo, brucia e brucia troppo per lui.
Cavolo Gà, questa credo sia una delle cose più belle che abbia mai letto. E dico sul serio.
Mi dispiace se magari questa non è il commento che ti aspettavi, ma non so esprimermi del tutto. Sappi che ho sentito molto, molto di più (e che sono una capra a spiegarlo xD)
Bellissimo ♥
(E l’accenno SiriusLily! Volevo forse uccidermi?!)
Ti odio.
No, ok non è vero ma diciamo di sì – per i prossimi dieci minuti.

Ho riletto il commento ieri e non l'ho modificato, se ci sono frasi compromettenti, brh, è colpa tua ù.ù
Luv.
(Oddio, la nostra founder mi ucciderà!xD)
(Recensione modificata il 26/05/2010 - 12:37 am)

Nuovo recensore
25/05/10, ore 21:19

è stupenda complimenti! mi piace come scrivi e anche loro due insieme sono fantastici! complimenti...