Recensioni per
Pathologie de l’amour
di beesp

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
08/06/10, ore 09:15

Mi scuso innanzitutto per aver saltato la drabble precedente, ma - mea culpa - ammetto di non essermi accorta che avevi aggiornato.
Mi sono piaciute molto entrambe, più la seconda (quindi la quinta) che la prima (quindi la quarta), forse perché è la situazione stessa dell'ultima drabble che hai pubblicato ad interessarmi di più. Non che la quarta drabble sia brutta, anzi tutt'altro. E' come le altre che hai pubblicato molto interessante e profonda, ma qui si va proprio nel gusto personale, quindi verso argomenti che mi interessano più di altri.
Inoltre il contrasto tra i due protagonisti dell'ultima drabble pubblicata è stato reso veramente benissimo. Il lui che è rimasto lo stesso e la lei che è diventata "qualcuno", ma che è sfiorita, è diventata stinta (come dici tu).
Eppure - ed è la cosa che mi piace di più - questa divergenza, questo contrasto, in un certo modo è reso meno forte - o forse ancora più acuito (dovrei rileggermi una terza volta la drabble per esserne sicura, ma purtroppo non ne ho il tempo... non tanto per leggerla, ma per meditarla) - dall'ultima affermazione: per qualche strana ragione, con lui non riesce.
Complimenti!

Recensore Veterano
02/06/10, ore 22:25

Molto bella anche questa drabble. Come dici tu è violenta e colpisce molto. Ecco, in questa c'è proprio quel "trasporto" di cui parlavo nella mia ultima recensione. Il lettore entra a capofitto nel concetto che vuoi esprimere ed il matrimonio dell'anonima copia di sposi (anonimato che rende universale il tuo breve racconto), da momento di speranza, di sguardo positivo verso il futuro, diventa snodo drammatico, di un futuro che non può essere assicurato. E non per colpe interne alla copia, ma per ciò che avviene nel mondo, per chi quel mondo in cui la copia vive il suo amore non lo rispetta. Una drabble drammatica, che colpisce veramente... anche se il finale, quelle ultime parole, forse smorzano appena la violenza di quanto dici, non perché questa scompaia, ma perché, semplicemente, quella copia vivrà comunque sia insieme, per quanto per un tempo breve. Complimenti!

Recensore Veterano
01/06/10, ore 09:29

Mi sono imbattuta per caso in queste prime due drabble della tua raccolta e, ad un primo impatto, mi sono sembrate molto interessanti, nel loro concentrare in 100 parole - in uno spazio quindi piccolissimo - qualcosa di immenso come l'amore.
Eppure, ad una seconda lettura, mi è sembrato che mancasse un attimo di trasporto - e non intendo le vuote frasi di quello che adesso si definisce romanticismo, quando invece non lo è... per intenderci (e faccio riferimento alla tua introduzione), io non reputo romantiche frasi come "sei quello che cercavo da anni"... sono semplicemente frasi vuote trite e ritrite, quindi ben venga il fatto che tu non le usi -, ma semplicemente un tocco, una semplice parola che, soprattutto nella prima drabble, riesca a far entrare il lettore nelle parole, ben scritte - hai un ottimo stile - e profonde - non sono idee buttate a caso - che hai messo nero su bianco. E devo dire anche che già dalla seconda drabble questo "trasporto" - nel senso di trasportare il lettore in quello che vuoi esprimere. Non sono una lettrice che cerca la commozione o l'essere catapultata nei sentimenti dei personaggi di cui legge - appare. Quindi, magari è una tua scelta puramente stilistica e contenutistica.
Della seconda drabble ho apprezzato molto la definita indefinitezza della situazione. Abbiamo dei nomi, una situazione. Ma non sappiamo nulla d'altro, se non che Alaine ha perso il dono di Mark, e quindi Mark, in maniera definitiva. Ed ecco che è proprio nei singhiozzi di Alaine che emerge quel "trasporto" di cui parlo prima, in cui il lettore entra veramente nel concetto che vuoi esprimere.
Concludo questa lunga recensione, facendoti due appunti.
Il primo è puramente formale. Deu è scorretto, perché in francese due si scrive Deux (probabilmente è una svista).
Il secondo riguarda la tua introduzione. Tu dici che la tua raccolta non vuole essere un inno al romanticismo. Ed hai più che ragione se intendi il termine nel modo in cui è stato deprivato oggi... quindi il "romanticismo" delle frasi vuote di cui parlavo poco sopra. Ma se si intende il romanticismo inteso come il movimento letterario che si situa tra fine settecento e primi decenni dell'ottocento, allora le tue drabble ci stanno benissimo. Magari non avranno la carica estrema di certe figure romantiche, ma i concetti che esprimi (nella prima drabble la differenza tra eccesso d'amore e perdita d'amore... tra overdose (ovvio all'epoca ci si esprimeva in altri termini) e crepacuore. Nella seconda la perdita del dono della persona amata morta... ecco questi sono concetti romantici, ma del romanticismo letterario e artistico, non di quello che oggi si intende come romanticismo).
Ti chiedo di perdonarmi per questa ultima postilla - perché qui si va veramente nel campo dell'interpretazione e dell'opinabile -, ma come amante del romanticismo letterario (e sia ben chiaro solo quello), non sono riuscita a tacere.
Per il resto, concludo - e concludo veramente questa volta- facendoti i complimenti per due drabble che, pur con tutto quello che ho detto, ho apprezzato per la loro scrittura nitida e chiara. Una piccola parola che trasportasse ancora più nel concetto avrebbe reso, soprattutto la prima ancora più centrata. Ma anche questa è solo un'opinione, naturalmente.
E di sicuro hai avuto un certo coraggio a voler parlare dell'amore, in maniera così "asciutta" (ribadisco che per me il trasporto è trasporto nel concetto, non voglia di commuoversi o altro) e lontana dagli stereotipi attuali.
Brava!