Ed eccomi a rileggere le tue parole, dopo tanto tempo di lontananza.
Forse non è una poesia, è vero, forse perchè manca di tante cose tecniche che fanno una poesia, forse perchè, secondo me, è una via di mezzo fra una storia che vuole dire solo l'essenziale ed un contenuto che non si accontenta dei paletti imposti. E quindi è nato questo.
Che non è un male, per niente.
Non è un male nel senso che l'immagine che tu evochi, di una luna di cartone in un mare di china, mi piace tantissimo. Mi ricorda il sorriso malizioso dello stregatto che rimane vivo sullo sfondo, mentre il corpo svanisce.
E l'idea della luna, così spesso adorata e desiderata, vista come un semplice pezzo di cartone che affogherà (perchè prima o poi affogherà) nel cielo notturno fatto di china è geniale. Veramente geniale. E per questo mi piace moltissimo.
Poi, però, ti perdi in frasi che potrei definire di circostanza, frasi solite, occhi stanchi, sorrisi finti. Secondo me ti fanno uscire fuori tema e ti fanno perdere la strada, dopo che l'avevi iniziata così bene.
Leggerò anche le prossime poesie, ovviamente, e ti farò sapere.
La prossima volta, magari, soffermati di più su un'idea così particolare come quella evocata da questa, perchè merita.
Alla prossima! |