Ok, non me ne intendo.
Quando vedo una poesia mi viene un "beeeeeeella" stupito e la bocca ad O, oltre non posso andare.
A me piace, non posso criticarla stilisticamente e/o in altro modo.

Dopo aver letto questa poesia mi sento proprio di dirti, citando l'altra, "Tanto di cappello"! Hai elaborato una riflessione (dal mio punto di vista veritiera e toccante) sulla libertà di chi viaggia, sul desiderio di andare, semplicemente perfetta. L'ho inserita tra i preferiti perché mi ha colpita per la sua profondità e l'ottima resa ** (tra l'altro, grazie anche per la tua rece ^-^) Un qualcosa che vorrò sempre ricordare. Complimenti.
Bye!

A differenza di "Tanto di Cappello" qui non ci sono rime, e diciamo che è una poesia più dal punto di vista profondo che stilistico, poi ripeto di poesia io non me ne intendo... A meno che quelli non fossero deca/endeca/dodeca/millantasillabi? :3
Tra poco ENS mi odia. XD
Comunque tornando a noi: mi è piaciuta molto di più questa perchè ha un significato profondo e più "ampio" rispetto all'altra...
Un bel lavoro comunque, bravo ^^

Di nuovo, complimenti, aggiunta tra le preferite.

Niente da dire, è una poesia davvero bella.
E' interessante il modo in cui l'hai divisa, prima ponendoti una raffica di domande e poi dandoti per ognuna la risposta.
Dì la verità, vuoi metterti a viaggiare XD
Da parte mia devo dire che condivido molto l'ideale di vita che segue il viandante. Certo, potrei essere io ad inventarmi le cose, però questo tipo che si sente cosi forte, libero da tutto e tutti, a me sembra che sia anche solo.
Non questo non voglio dire che bisogna omologarsi, per carità, ci mancherebbe altro, vade retro, Satana.
Vabbè, comunque questo è solo un mio giudizio personale. Ognuno pensi quel che vuole.
Di certo, la tua poesia rimane ben fatta e ben strutturata.
Al contrario di questa recensione che fa schifo.
Sigh....

Dante: Ordunqu –

TONK!!!

Sora (gettando via la mazza da baseball): Appena in tempo...
Scusa l'inizio brusco, ma se lo avessi lasciato, avrebbe cominciato a decantare una recensione in rima (e ci sarebbe voluto troppo tempo...).
Ma veniamo a noi...
Mi è piaciuta molto la cadenza, prima lenta, poi sempre più incalzante, delle domande che poni...
Domande che, a ben vedere, più che una risposta chiedono altre domande...
Devo dire che mi ha sorpreso, in bene...
Sai, quando uno dice “Poesia”, mi viene da pensare “Oh, mamma, chissà che cosa sto per leggere...”...
Ma questa volta, ammetto che mi sono sbagliato: valeva decisamente la pena di leggerla (anche perché non era la Commedia...).
Quindi, ti rifaccio i miei complimenti!
Dante (risvegliandosi):

Ohi! Duole il mio capo assai...
Ma se se il reo agguantassi,
a lui altro dolrà, vedrai...

Sora: Glom! Ehm, ora devo lasciarti! Alla prossima poesia!
Dante:

Oh, no! Liscia non la passi!
Impedito m'hai di dir sermone,
di selva o mar de sargassi?
Ivi tosto s'impon 'n lezione!
Prepara ben l'occidente,
divenir va color lampone!

Sora: E ti pareva! Aiuto! [Ti guarda] Ciao, ENS! [Scappa]

Bella Bella Bella Bella!!^*
Molto profonda, tra l'altro!!^*
Racconta del viaggio infinito che i Viandanti fanno ogni giorno... Una metafora su quello di tutti, la vita!
Sei molto bravo, lo devo ammettere, sia come autore demenziale che introspettivo!!^*
Quindi: W Te!!^*
E alla prossima storia, ciao!!^*