Uh! Bellissima, secondo il mio gusto. Hai reso bene l'idea disarmante di una distanza amorosa. Mi piace leggere in questa poesia l'entrata in gioco del binomio oggettività/soggettività. La voce della segreteria telefonica, cioè, in un primo momento vista secondo la sua oggettiva natura non-umana ("metallica e impalpabile"), viene in un secondo momento personificata, umanizzata dal poeta, che scorge in lei un atteggiamento di cattiveria umano ("aspra e sottile"), forse desiderando inconsciamente di trovare da qualche parte qualcuno su cui riversare la sua rabbia, forse desiderando di trovare nella ricerca dell'annullamento della distanza amorosa un contatto umano che provenga direttamente da colui che non riesce a raggiungere, o che perlomeno gli sia legato in qualche modo. Ciao!
(Recensione modificata il 09/06/2010 - 09:58 pm)

Ciao!

Ma anche questa poesia è splendida! Questa forse più di tutte, perchè ha in sè una carica di ironia che non stona assolutamente, anzi, è davvero apprezzabile. E se è difficile scrivere una poesia che tratti del solito "amore mio bla bla bla" (le adoro, eh, ma ce ne sono così tante!), scriverne una come questa è senza dubbio molto più difficile. Sei stata bravissima! Complimenti!

A rileggerci presto! (Ti rileggo sì, eh!)
Columbine

MALEDETTA SEGRETERIA TELEFONICA!

TI ODIO!

ok sfogo concluso XD anch'io condivido, come avrai potuto notare or ora, l'odio profondo per quella vocetta metallica della telecomitalia, vodafone e compagnia briscola. Giuro che se scopro chi si è prestato a registrare un messaggio simile gli strappo la dita con tenaglie arroventate in stile inquisizione muhahaha XDXD

beh, ora devo giudicare la tua poesia. splendida, originale, inusuale. unica ^-^

i complimenti sono sottintesi XD

ciau! Taw