Grammatica: 9,9/10 punti
Stile: 9,2/10 punti
Originalità: 8/10 punti
Trama e suo svolgimento: 8,9/10 punti
IC personaggi: 9,5/10 punti
Attinenza al tema dato: 8,7/10 punti
Gradimento personale: 3,5/5 punti
Totale: 57,7/65 punti
Una sola virgola ti ha impedito di ottenere un dieci in grammatica.
Ad ogni modo, questa fic è davvero lodevole sotto molti aspetti: un lessico sconfinato e un’attenta disposizione delle frasi fanno sì che lo stile diriga in maniera eccelsa la storia dall’inizio alla fine; l’IC è splendidamente curato: Kanda è il giapponese esageratamente scontroso che viene presentato nel manga, sempre pronto ad insultare il prossimo per ogni minima inezia, specie se il prossimo in questione si chiama Allen.
La trama è un po’ carente di originalità (nel caso di una coppia come questa, è frequente vedere la parte “boriosa” del pair che osserva il compagno addormentato e riflette) e l’attinenza, sebbene trattata con un’interpretazione personale azzeccata (molto buone le citazioni sull’apparenza e la sua irrinunciabile futilità), non è massima. Nonostante queste pecche, la fic rimane comunque piacevolissima: di solito i nostri esorcisti sono presentati in battaglia o comunque in azione, solo rare volte possiamo vederli in un momento di quiete come questo.
Giudizio personale: Non saprei da dove cominciare per farti un giudizio personale coerente, quindi citerò alcuni passi della tua fic, che si esprimono molto meglio di come potrei fare io:
“Proprio per quel fastidio creato dal lieve attrito una coscienza viva non può rimanere indifferente.”, ottima l’idea che, nell’immobilità generale, qualcosa continua a muoversi, a far capire che la stasi non è il destino obbligato di tutti.
“Letto piccolo per due persone e fin troppo freddo per una sola.”, questa frase mi ha fatto sciogliere. Letteralmente.
“Aveva litigato con lui non più di quattro ore prima, si era rotolato nella polvere del piccolo campo d’addestramento con lui non più di tre ore prima – ancora ricordava il dolore che l’aveva colpito alla guancia – e, alla fine, era riuscito a insultarlo e a sputargli quanto veleno possibile addosso persino mentre lo stringeva e lo conduceva sul proprio letto, mentre lo sentiva ridere e sogghignare come la più impudica delle creature.”, ed ecco sintetizzato in poche frasi lo Yullen: litigi che non sono altro che mere maschere di facciata per i reali sentimenti di entrambi.
“L’Apparenza è fondamentale, perché ogni cosa paia uguale a se stessa e per sempre.
Perché il cambiamento non sia in superficie ma ben più radicato e profondo.”, anche questo punto è quasi filosofico: la presunzione dell’uomo che tutto rimanga uguale a se stesso, di nascondere i cambiamenti più intimi dietro la consueta normalità… quasi distopico, direi.
“Allen è maledetto, sicuramente qualcosa di strano l’avrà fatto.
Allen è educato, sicuramente ha qualcosa da nascondere, qualche scheletro nell’armadio che non vuol far intendere.
Allen è inglese, sicuramente ha la puzza sotto il naso.
Allen è, Allen non è.” , non chiedermi esattamente perché, ma queste sentenze mi hanno fatto pensare ad un assiepamento di comari che mormorano su quel ragazzo strano, quasi Kanda si fosse fatto portavoce delle idee generalizzate sui diversi come il ragazzino inglese. Messaggero solo per negare, poche righe dopo, quanto precedentemente affermato, sottolineando la profondità di pensiero dell’esorcista giapponese.
Complimenti vivissimi. |