Una storia deliziosa.
Fin da quando ero piccola, la mia è stata una casa condivisa con molti gatti diversi. Mi ha fatto sorridere ritrovare nelle tue descrizioni comportamenti felini del tutto realistici, nessun cosidetto "padrone" può scordarsi le occhiatacce che sanno rifilarti quando qualcosa (la ciotola, di solito) non gli va a genio.
Mi piace il fatto che questa storia non si limiti a parlare di un gatto o lo renda protagonista, ma che sia seguita dal suo punto di vista.
L'ho letta volentieri e ogni tanto la ripescherò dalle preferite per farlo di nuovo.

Questa storia mi è piaciuta molto sotto vari aspetti.
Primo fra tutti la descrizione della gatta.
Il suo carattere è ben delineato e, suppur io non trovi che  i gatti siano particolarmente aulici nel pensare, i pensieri di Lettuce mi sono parsi comunque molto appropriati.
L'idea di descrivere qua e là una specie di codice di comportamento dei felini l'ho trovata molto originale.
Ma la cosa in assoluto che più mi è piaciuta è stato il paragone che Riccardo fa del suo lavoro con la luna.
E' una cosa a cui non avrei mai e poi mai pensato... però l'ho trovato strabiliantemente calzante.
E, rimanendo in tema.... la luna nel racconto viene talmente descritta bene che appare quasi come il terzo protagonista della vicenda.
Storia veramente affascianante :)
 

Eccomi eccomi *muahahahahahah*
Ok, la smetto.
Inizierò col dirti che questa storia è... BELLISSIMA.
Sì, bellissima dall'inizio alla fine, non posso trovare altri aggettivi che la descrivano.
Ho semplicemente amato alla follia la protagonista, era così viva e reale che sono corsa a prendere la mia gatta in braccio per istinto xD
E poi è commovente nella sua semplicità, riconduce lo sguardo di chi legge a farsi piccolo per un attimo e a cercare di capire sul serio cosa provi qualcuno che dipende completamente dalle nostre azioni.
Bella, bella davvero. Ed il premio originalità te lo sei meritato completamente e assolutamente.
Mitsu