Recensioni per
L'ultima pagina del mio libro
di Parsifal
Leggendo questa fic pensavo "avrei potuto scrivere qualcosa del genere" e "mi sarebbe piaciuto averla scritta io", perchè - per una serie di motivi legati al mio lavoro - mi trovo spesso a riflettere sui grandi temi che sono sottesi a essa, sotto l'apparenza del poliziesco o della crime story: la vita solitaria e disperata dei carcerati (bella l'immagine del ragno pronto a ghermire), il castigo di Dio e quello degli uomini, la possibilità del perdono (di Dio e degli uomini), l'invincibile forza della vita, che consente di immaginare una speranza anche nell'oscurità più fitta. |
Questa storia è emotivamente coinvolgente ma non per la prima parte che fa capire che tipo è il killer, nemmeno tanto la parte della vittima sopravvissuta. è commovente l'ultima parte, quando il killer riflette su ciò che non gli tornava, sul perché aveva risparmiato proprio quel ragazzo e si era fatto prendere. Poi quando ricorda è sconvolgente, si rimane agghiacciati a leggere quello che ha passato. poi è normale che abbia dimenticato ma comunque inconsciamente tutto quello ha lavorato in sé facendolo diventare tutto quello. Alla fine la mente nel cercare di proteggere la persona dalle cose atroci che vive, finisce per fare anche peggio... ricordare gli avrebbe dato la possibilità di farsi aiutare da allora, curarsi ed evitare poi tutto quello. Ma la mente umana è imprevedibile. Il finale poi è molto bello, con quei dati oggettivi e freddi che ti penetrano e ti fanno pensare che sia davvero reale... chissà che non lo sia! Bel lavoro. Baci Akane |