Grammatica: 8,9/10 punti
Stile: 8,9/10 punti
Originalità: 8,2/10 punti
Trama e suo svolgimento: 8,8/10 punti
IC personaggi: 9/10 punti
Attinenza al tema dato: 9/10 punti
Gradimento personale: 2,5/5 punti
Totale: 55,3/65 punti
Liquidiamo in partenza la questione delle sviste grammaticali: “da quei occhi”, anziché “quegli occhi”; “Questo è quello diventeresti”, manca il “che”; “Dolore, dolore che fa tremare e membra stanche.”, manca la “l” nell’articolo. Sono pochi errori, ma trattandosi di una flash betata hanno influito sul voto.
Per lo stile ho da rimproverarti una frase un po’ malandata: “Questo è quello diventeresti nel momento stesso in cui impugneresti il potere per far altro che proteggere.”; così formulata, la frase sembra quasi inciampare, rallenta la lettura come un singhiozzo interrompe un discorso. E’ meglio una formulazione più lineare, tipo: “Questo è quello che diventeresti se decidessi di impugnare il potere unicamente per proteggere”. A parte questo, lo stile è variegato, ricco ed incisivo come sempre.
La fic pecca un poco in originalità, ma ciò non ne preclude la bellezza, benché il tema trattato non sia certo leggero: il modo in cui viene gestita la prigionia di Mikage, la sua sofferenza e, in particolare, la sua rabbia ed il modo in cui essa cede di fronte all’irriducibile fede del ragazzo in quei valori che, per lui, sono sopra a tutto. Queste riflessioni, così come le apparizioni di Ayanami, perfido marionettista nascosto nell’ombra, hanno permesso di mantenere un punteggio alto nell’IC.
L’attinenza è buona poiché il nocciolo della citazione è stato perfettamente colto: non è la divisa, non è la facciata che distingue una persona, sono le sue azioni. E Mikage questo lo capisce con fin troppa crudeltà, accettando ogni tortura per poter avere ancora la dignità, se mai riuscirà ad uscire da quell’incubo, di sostenere l’amato sguardo smeraldino.
Giudizio personale: “Forse, risvegliandoti, troverai sguardi contenti ed espressioni sorridenti.
Per ora, chiudi gli occhi.”. Ecco, in questo esatto punto mi hai fatto versare delle lacrime.
Già nell’anime avevo provato una pena incommensurabile per Mikage, sicuro di non tradire l’amico nonostante le sevizie cui viene sottoposto. E qui… l’ho ritrovato in tutto il suo strazio e in tutta la sua speranza: patisce indicibilmente, e, nonostante questo, non si arrende alla cattiveria del mondo. Continua ad auspicare di ritrovare un luogo luminoso, una volta uscito da quel tunnel di orrori, e quel suo chiudere gli occhi non appare una rassegnazione sconfitta, bensì il risposo del guerriero stanco che, per non crollare alla successiva battaglia, necessita di un attimo di riposo.
Non so che altro dire se non che, come sempre, mi hai regalato una forte emozione. |