Ciao! Io sono Mary, una delle due ragazze che gestisce questo account. Cercavo una bella storiella da leggere e recensire (diciamocelo, di originali che ti fanno appassionare ce ne sono davvero poche fatte bene…) quando sono inciampata in questa tua storia. La descrizione mi ha colpita e volevo complimentarmi con te per aver scelto quel punto (io e socia siamo sempre in panico quando si tratta di dover scrivere una breve introduzione per le nostre storie…). Ma ora, passiamo al racconto in sé.
Dall’introduzione sembrava che Alex non sapesse di essere gay, mentre nel primo pezzo di racconto pare che già lo sappia, da come sembra conoscere Eric, cosa che viene confermata dal fatto che narra tutti i dettagli di cui è a conoscenza sull’uomo in questione. Devo dire che la frase “È sbagliato, ma tutto quello che Eric fa ai miei occhi appare affascinante. Sono diventato cieco, credo.” Rende proprio l’idea di persona innamorata, sai, quando si dice che appunto l’amore è cieco e che la bellezza sta nell’occhio di chi guarda… E Alex guarda Eric proprio con quegli occhi lì; cosa che anche lui conferma successivamente. I miei complimenti anche stavolta.
Interessante anche la scelta di abbinare un “gigolò”, diciamo, puramente etero, anche se – se posso permettermi di darti un consiglio, da scrittrice amatoriale a scrittrice amatoriale – secondo me avresti dovuto narrare qualcosa su come i due si erano conosciuti o ciò che era successo; te lo dico perché la storia così sembra incompleta o comunque molto riassuntiva, quasi arronzata, ed è un peccato perché a me personalmente è davvero piaciuto come racconto e il tuo modo di scrivere è chiaro, diretto, e mi piaccono le espressioni forti che usi (come “vomitare i miei sentimenti”, insomma, rende proprio l’idea anche solo a leggerla, ti ci immedesimi proprio), quindi credo che con quale nozione in più sarebbe veramente perfetta.
In ogni caso, mi è piaciuta anche la scelta del narratore interno. Credo sia molto più facile – sia per il lettore che per te che scrivi – immedesimarsi nel personaggio. Anche se pure qui ho un breve consiglio da darti (davvero, non credere che lo faccia con malignità o con superbia, perché non è così, lo faccio perché a me in primis fa piacere ricevere consigli su come migliorare il mio modo di scrivere). Il fatto è che mentre leggevo, mentre mi sembrava di “essere” o “ascoltare” Alex, a un certo punto mi perdevo e non capivo se fosse effettivamente Alex a pensare ed agire o se avessi cambiato personaggio e ti stessi muovendo con Eric. Lo dico perché Alex all’inizio sembrava molto sicuro della propria omosessualità, tant’è che a un certo punto con fermezza pensa che “Eric non appartiene al suo mondo, non ha sofferto quanto lui, né ha dovuto sopportare gli scherzi di una società omofoba” (che poi parentesi off topic, io detesto assai questa parola; per me è inconcepibile, per davvero, che due persone innamorate indipendentemente da che sesso siano devono essere discriminate o spesso in alcuni stati debbano lottare solo per avere diritti umani basilari… CHE SCHIFO! Oh, ok, ho urlato la mia indignazione e sono fiera di averlo fatto. Questa frase mi aveva messo voglia di sfogarmi, sorry!), e alla fine dice “Sono omosessuale e l’ho accettato solo oggi” che in fondo potrebbe essere anche detta/pensata da Eric, specie dopo che gli ha fatto quella dichiarazione.
Comunque, ti porgo i miei più sinceri complimenti e spero che non te la sei presa a male per questi consigliucci e piccoli appunti; in questo caso ti chiedo scusa ma non era mia intenzione.
Alla prossima e continua così! |