Recensioni per
Trapped under ice
di Opalix

Questa storia ha ottenuto 133 recensioni.
Positive : 133
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/04/21, ore 23:15

"Rimanete ad ascoltarli signori, vi prego… essi vi racconteranno la loro storia. Uno ad uno parleranno, si faranno odiare, amare, compatire… e poi vivranno, ameranno, sogneranno e, perché no, moriranno per voi! Chi avete odiato amerete, chi avete amato detesterete… perché così è la storia che vi voglio raccontare, così va il mondo che in sogno mi è apparso."
Mi chiedo di chi si parlerà...

Recensore Veterano
18/04/11, ore 22:59

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ho deciso di segnalare questa storia all'Amministrazione perchè mi sembra un mirabile esempio, forse che evoca una ormai conclamata maturità, per quanto riguarda la produzione di questa Autrice, a mio parere una delle più valenti di questo sito.
La storia è stata pensata nei minimi dettagli, e le introspezioni sono qualcosa di assolutamente lodevole, in quanto mostrano le nude emozioni, conflitti interni, sensi di vuoto, ricordi perduti.
Lo stile è a mio parere impeccabile, la sintassi e la grammatica veramente corrette! E la struttura data è insolita. Questa storia trascina il lettore in un turbine di menti complesse e provate!
Credo che questa storia sia stata il suo "coming of age" e credo possa guadagnarsi con onore un posto tra le storie scelte, perchè merita di essere conosciuta, e attraverso essa anche tutte le altre storie di questa Autrice.
Raccomando con grande stima, anche perchè non ho problemi a dire che le sue storie mi hanno accompagnato per molti anni, e mai, dico mai, hanno deluso, anzi, hanno contribuito a farmi apprezzare fin dall'inizio solo le storie veramente meritevoli.
Grazie per l'attenzione.

Recensore Veterano
15/02/06, ore 17:05

Ricevuto!

Recensore Junior
08/02/06, ore 13:15

Ciao divina ^_^
La tua bravura continua a stupirmi e ad emozionarmi... Non posso far altro che inchinarmi e applaudire.
Visto che sono due capitoli che non recensisco aspettati una recensione bella lunga, ok?
Ma veniamo alla storia. Non capisco perché ogni volta tenti di “giustificarti” in un certo senso sul fatto che non è una storia in cui succedono molte cose... Voglio dire, è una storia completamente diversa da quelle che ci hai abituato a leggere, una storia fatta di pensieri e sensazioni e ricordi soffocati più che di avvenimenti che cambiano le cose..
A dire il vero credo che gran parte del fascino di qst storia risieda proprio in questo suo procedere in un tempo che in realtà non scorre, o meglio, scorre sempre uguale, senza accadimenti che modificano le cose. Ci hai messo davanti al fatto compiuto e ci hai costretti a scavare oltre i gesti e le parole, a leggere tra le righe per capire come diavolo si era arrivati a qst situazione.. Mi domando, se invece di fare così, ci avessi raccontato la storia dall’inizio alla fine, mi avrebbe preso così tanto?
Forse sì, perché tu sei bravissima e non avresti cmq avuto problemi a calamitare la mia attenzione, ma non so.. La cosa che più ho amato finora è stata il dovermi lambiccare ogni volta il cervello per cercare di capire cosa fosse successo. Perché Sonja, perché Nicolaj, perché Draco... Perché perché perché... E ancora complimenti per la pazienza con cui lasci intravedere le tue carte, con cui hai fatto cadere qua e la piccoli pezzi di un pazzle che piano piano sta prendendo sempre più forma.
Perché adesso finalmente ho capito. Ho capito quello che è successo, forse i fatti non sono totalmente chiari nella loro concatenazione ma il quadro è più o meno ricomposto e coerente. Cosa ho capito? La follia di Sonja, la follia di Ginny. Non so se è un’elucubrazione della mia mente, ma dopo aver letto le parole di Melissa, la sua spiegazione dell’incantesimo, mi è stato d’improvviso chiaro lo stato di Sonja... Prima sai, avevo pensato che la sua follia fosse dovuta alle torture che aveva subito, al troppo dolore sofferto, ad una manipolazione della sua mente o ad una specie di lavaggio del cervello. E sicuramente qst c’è stato: ho riletto i primi capitoli, Ginny ha iniziato ad uccidere sotto controllo mentale. A dire il vero la forma di controllo che Voldemort ha usato su di lei è una forma così subdola che l’Imperio o qualsiasi altro strumento di controllo non è che l’inizio, perché qst demone odioso ha insinuato in lei il dubbio prima di tutto e il dubbio cova dentro fino a divorare ogni certezza, ogni punto di riferimento, fino ad esplodere... Unisci qst alla magia, alle torture psicologiche e molto probabilmente anche fisiche, alla consapevolezza di esser diventata un mostro (Ginny avrà invocato la morte per aver ucciso il fratello che amava...), al dolore per la separazione forzata dalle persone care, alla certezza di vivere in un incubo che però è reale... Bè, io pensavo che qst bastasse per rendere folle una persona.
Invece no. Ginny è una ragazza forte nonostante tutto. E allora Voldemort per poter avere la sua anima ha dovuto congelarla. L’incantesimo coi bracciali. E la follia di Sonja adesso mi è chiara come la mia mano che adesso scrive su qst tastiera e posso vedere e toccare. Voldemort l’ha congelata non in un momento a caso... Lei era appena diventata madre, aveva appena rischiato la vita, aveva appena provato un terribile dolore fisico (e si sa quanto i grandi dolori fisici debilitino la mente oltre che il corpo), ed era incosciente. Ora, ti ripeto, non so se sono solo elucubrazinoi mie senza fondamento, ma mi pare che qst risolva molte cose e naturalmente è davvero una genialata da parte tua...
E’ chiaro che Sonja non percepisca il mondo al di là di sé, che non capisca la differenza tra bene e male, i significati delle parole, che viva in un mondo suo... E’ come se fosse tuttora incosciente e in preda al delirio della febbre.
Col tempo il suo corpo è guarito, ha continuato a vivere senza vivere realmente, o almeno qst è ciò che il suo padrone continua a pensare... Io sinceramente la penso diversamente. Hai presente quando umna persona è in coma? Si dice che nonostante tutto possa percepire qualcosa attorno a sé, sente le voci dei propri cari, sente la musica, non distintamente, è ovvio, ma sente. Non capisce quello che succede, ua volta sveglio non sa definire quello che ha percepito, ma resta cmq il fatto che qualcosa gli arrivava... Ecco, Sonja è un po’ così. Voldemort crede di averla totalmente in pugno, ma forse il suo non essere più umano da tanto tampo gli ha fatto dimenticare una cosa fondamentale, e cioè che la mente dell’uomo non è un semplice campo lineare su cui imprimere o cancellare delle tracce, è più una specie di labirinto intricato e per lo più sconosciuto che dove le cose si annidano, si sviluppano, dove avvengono reazioni che difficilmente riusciamo a comprendere... E la mente di Sonja è così... è bloccata sì, ma non per qst ha smesso di funzionare. Non capisce, non sa dare un senso a tante parole, ma non significa che non lavori; lo fa in modo distorto forse, ma continua a farlo... Vedi, tu l’hai descritta come una divinità imponente e su cui tutto scivola addosso, ma per quanto una goccia possa scivolare via da una superficie lisci, vi lascerà cmq una traccia. Ecco, forse qst è la parola giusta... Tracce. E’ quello che avvenimenti forti lasciano su di lei, e bè, direi che Draco l’ha abbastanza scossa...Lo percepisce chiaramente anche Melissa quando le dice “qualcosa ti ha toccata nonostante l’incantesimo ti isoli. Qualcosa sfugge all’incantesimo e tu lo sai, altrimenti non capiresti come può esserci qualcosa al di là di quel poco che percepisci. Puoi sentire, Sonja? È questo che ti è successo?”
Lei ovviamente non sa rispondere a qst domanda, ma la sostanza non cambia.. Sì, qualcosa riesce a sentirlo, anche se è ancora confuso e non riesce a capire... Ma capirà, capirà.
Draco... povero, è disperato, qst ormai è chiaro da un po’, ma sai una cosa? Quando ho letto qst parte : Come invischiato tra le intricate spire di un serpente infinito, era caduto in una trappola dopo l’altra, immergendosi con le proprie mani nel fango della propria vita senza più riuscire a liberarsi, legato da corde annodate ed intrecciate al punto che non era più possibile riconoscere quale nodo dovesse essere sciolto per primo. ho pensato, va bene, hai ragione, certe volte ci si infila in situazioni così assurde che poi ti sembra di non vedere via d’uscita, ma la verità è che qst situazione spesso siamo noi stessi che a crearle e che basterebbe un pizzico (o moltissimo) coraggio in più per uscirne più o meno bene... Non sto dicendo che è facile, anzi non lo è per niente, ma chissà, io ho il sospetto che non solo Draco abbia davvero la capacità di scioglierle quelle corde, ma che presto troverà anche il coraggio e le motivazioni per farlo...
Aspetterò con curiosità il seguito (stai tranquilla coi tempi, l’università e il lavoro viene prima di tutto, ok?)
Prima di salutarti voglio anche ringraziarti per la bellissima “Scusa, qual era la domanda?”. Non sai che regalo mi hai fatto, visto che personalmente amo la coppia D/G, ma adoro alla follia la coppia Ron ed Hermione, e ti faccio i complimenti per il modo in cui hai trattato i personaggi... Credo che tu abbia centrato in pieno i personaggi e il loro rapporto. Grazie anche per qst chicca ^_^

euridice
25/01/06, ore 20:46

no, pure la ciliegina no!!! ma quella masochista di savannahnon ne ha avuto abbastanza, di sfiga? be', il capitolo te l'avevo già commentato, però ho fatto un giretto su EFP per vedere a quante povere fanciulle draco-dipendenti avei fatto venire l'ulcera... a parecchie, a quanto pare...nessuna però è cinica come me da pensare che lei NON fosse per nulla sotto imperius, anzi sapesse BENISSIMO quello che faceva... giovani ingenue... P.S.resto del parere che volevi solo vendicarti del povero draco perchè ti ha piantato sulla marmolada...eh, eh,eh... cartolina favolosa!!!

Recensore Junior
03/01/06, ore 19:43

Ciao Opalyx, come sempre leggere quello che scrivi riesce a trasmettermi una marea di emozioni. Mi dispiace che la mancanza di tempo non mi abbia permesso di recensire il capitolo precedente. Del resto questa storia coinvolgente, bella, poetica, tragica nella sua profonda oscurità meritava bel più di un semplice e scontato “Bravissima! Davvero ben fatto”, per cui ho preferito non scrvere affatto. Adesso, però, devo farmi perdonare in qualche modo ed è per questo che la presente recensione vale per questo capitolo e per il precedente. Andiamo con ordine. Sonja. Si, è completamente pazza. La sua è la pazzia dovuta ad un esperimento folle quanto crudele di un uomo che di umano non ha ormai più nulla. Ma mi piace pensare che la sua follia sia anche in qualche modo ciò a cui quel poco di umano che invece è rimasto a lei si aggrappa per non perdersi del tutto. E qst mia idea è stata in un certo senso confrmata nel passaggio in cui, per un tempo indefinibile, Draco LA sente, come se lei gli fosse entrata in testa. Forse questa follia malata, qst presenze sfocate, ma nello stesso così chiare e CALDE sono la nostra unica speranza. Qualche capitolo prima Voldemort aveva detto a Draco che Sonja non ha più nulla di umano, e per qst non può comprendere la mente degli uomini. Forse è così. Forse. Ma un uomo lo comprende: Draco. Non lo capisce in modo intellegibile, probabilmente a chiederle di spiegarcelo non saprebbe farlo, ma resta il fatto che lei LO sente, forse nello stesso modo in cui lui ha sentito lei per un singolo istante (o forse era un ora? Non lo sappiamo). Lo sente vicino a sé, come parte di sé forse, ne intende gli stati d’animo, anche se non capisce da cosa questi nascano. E gli ha letto dentro che Nicolaj era suo figlio. La promessa che gli ha fatto non l’ha capita: prorpio come un bambino (come dicevi tu) che promette qualcosa con molto sussiego e solennità, ma non ne capise l’importanza. Ma la manterrà; è parola vincolante, perché data a LUI. Sonja e Draco. Lui continua ad essere un grande vigliacco, non c’è dubbio. A me non piacciono i vigliacchi, ma è un’ affermazione nata dai luoghi comuni più triti: è stata rivelatrice quella frase che hai riportato qualche capitolo sopra, da “Lo Scudo di Talos” (“... solo un uomo è capace di sopravvivere e di ridurre al silenzio le grida del cuore, di soffocare la pena, la rivolta, la rabbia e di portare sulle spalle la vergogna come un carico ripugnante.” ). Forse il coraggio non può nascere dalla disperazione, forse senza almeno un barlume di speranza un uomo bastonato dalla vita non ha la forza di ribbellarsi, di salvarsi e salvare coloro a cui tiene. Non so se qst barlume di speranza si è acceso finalmente nel buio denso di qst tua storia. La passinoe a cui si sono abbandonati Draco e Sonja sa tanto di strano scherzo del destino. Entrambi beffati ancora una volta. Draco ha amato, ha amato lei e con lei ha amato LORO figlio (è sì, ormai sono sicura che le cose stanno così). E sebbene lei non abbia davvero capito con la testa ciò che succedeva, ciò che lui le ha fatto, ciò che tutto significava per lui, penso che in fondo nella sua mente devastata come “un campo di battaglia pieno di cenere e cadaveri”, sia passata almeno una folata di vento nuovo. E’ vero. Non sa cosa significa “amare”, ma “quel che noi chiamiamo rosa, anche se lo chiamiamo d’un altro nome, serberebbe sempre lo stesso dolce profumo”, no? Non sapere cosa significa quel termine non vuol dire non essere capaci di provare il sentimento che quel termine esprime. Vedremo. Draco e Sonja. Inutile dire che la scena d’amore (era una scena d’amore quella? Era moto di più direi) mi ha tenuto col fiato sospeso, mi ha emozionato oltre ogni dire, mi ha sorpresa, anche se in un certo senso me l’aspettavo. Come ora mi aspetto che succeda qualcosa che travolgerà per sempre il mondo che finora ci hai presentato; del resto i tuoi indizi non sono mai casuali e il cantastorie lo ha detto a chiare lettere nel prologo alla terza parte di qst tua storia. Ed io penso che Melissa sarà un personaggio chiave in qst “qualcosa”. Forse sarà una sua battuta, forse sarà una sua azione, ancora non lo so, e tu non ce lo dirai naturalmente finchè non lo riterrai opportuno. Ma penso che lei avà il suo ruolo in qst “qualcosa”. Su Melissa, una piccola curiosità che mi permetto di farti presente, in caso non lo sapessi. Quando l’hai descritta la prima volta hai scritto che “il viso era di una bellezza maestosa e remota, incorniciato da una pioggia di riccioli scuri, cadenti da un’elaborata acconciatura di nastri che ricordava quelle delle divinità dell’antica Grecia”: mi ha fatto sorridere. Il nome Melissa è greco, in effetti. E’ uno dei nomi più greci che esista a dire il vero, non trasformato nel suono dal tempo e significa “APE”. E mi fa sorridere perché l’operosità con cui qst chiamiamola “donna” pare aver inseguito la sua ossessione somiglia molto a quella delle api, e le api possono anche essere pericolose se vengono attaccate. Mi incuriosisce molto. Basta adesso. Finirò con lo scrivere troppo e stancarti ed io ti voglio bella in forma per terminare la storia al meglio. Prenditi tutto il tempo che vuoi per la tua vita. Attenderò con pazienza il prossimo capitolo ritenendomi fortunata di poter leggere ancora una volta qst piccoli brandelli di emozione che sai regalarci. Alla prossima.

Recensore Junior
21/11/05, ore 17:47

Mia cara Opalix, proprio stamattina mi sono imbattuta nella tua bellissima ff... Frequento da poco qst meraviglioso mondo delle ff, ma posso già dire di averne lette parecchie, anche se raramente lascio dei commenti, a parte quando le storie che leggo mi colpiscono in particolar modo. Ed è proprio qst il caso. Devo farti i miei complimenti: la storia è intrigante e misteriosa, sei molto brava a scoprire lentamente le tue carte. Come una scrittrice consumata sai scegliere tempi e modi, fai capire e non capire, riveli e ammicchi, ma fondamentalmente ci lasci brancolare nel buio quasi totale, a fare supposizioni ed immaginare motivazioni che ancora non capiamo... Molto intrigante! Mi piace la pazzia lucida di Sonja, la sua bellezza pura e spietata, come dicevi da qualche parte "gelida, lontana, contornata e allo stesso tempo intoccata dalle fiamme di quell’inferno di cui non aveva nemmeno consapevolezza"... Mi ricorda un pò la Drusilla prima maniera, folle, crudele, inquietante eppure apparentemente pura e angelica: un "angelo della morte che non conosce pietà". Un personaggio condannato all'oblio, alla follia, alla sofferenza anche ammesso che le cose vadano "bene". Draco: è semplicemente sublime come riesci a descrivere le sue emozioni senza rivelarci nulla dei fatti (birichina, ti diverti a farci soffrire!!). E' chiaro che sia in debito con Voldemort della vita e che per tutta una serie di motivazioni non può tradirlo..."perdono: il modo più sottile per legare a sè la volontà di una persona. Per sempre." Cavoli, che frase ad effetto! Un bel personaggio, sono curiosa di vedere che piega prenderà e se, una volta tanto, riuscirà ad agire non per paura, ma per salvare le persone che ama (e ce ne sono in qst storia, vero?). Il cucciolo Nicolaj... sono sempre più convinta che sia figlio dei due (e qst, assieme alle parole di Draco mi fa chiedere sempre più insistentemente nella mia testolina: ma a quale notte si riferirà Draco quando dice di averla tenuta tra le sue braccia, e come mai soprattutto...chissà perchè ci vedo lo zampino di Voldemort anche in qst notte??) Che tenero qst cucciolotto che si aggrappa a Draco cercando risposte, che cerca la compagnia di Sonja e teme Voldemort (però già se ne prende gioco...particolare non trascurabile secondo me) e non sa niente del mondo. Piccolo esserino innocente che cresce tra crudeltà e freddezza, un vero miracolo: spero che la sua innocenza non venga guastata... Insomma come avrai capito la tua storia mi piace proprio tanto e non vedo l'ora di leggere il seguito (non farmi aspettare troppo, ok? ^_-) e capire come sono andate davvero le cose. Brava brava brava. Infine piccola nota sull'apparizione di Harry: "il mio presente è solo tristezza e il mio futuro… probabilmente non esiste"... Pover'uomo! Vedersi sottrarre così l'affetto del suo migliore amico e insieme quello della sua ragazza. Contro di lei dovrà lottare, ma non riesce a provare altro che infinita tristezza e rimpianto (forse anche rimorso??). Opalix ce la faria veere prima o poi un pò di luce in qst meravigliosa e tristissima fanfiction? Alla prossima

Recensore Junior
19/09/05, ore 14:05

E ancora una volta Opalix si riconferma tra le migliori scrittrici.
Non vi è ancora una trama ben delineata, ma solo il capitolo che ho letto mi ha detto ancora chi sei e quanto sei brava, cose tra l'altro indiscusse. I pensieri della ragazza che hai descritto sono così reali da mettere paura, sei veramente un genio, Opy.
Molto bella anche l'introduzione, mi ha colpita e sicuramente è una cosa che cattura l'attenzione e l'interesse del lettore cosa che tu sei molto abile a fare.
Ho notato tardi la tua storia - il mio equilibrio psico-fisico in questo periodo è messo davvero sotto pressione per gli impegni imposti - ma sono felicissima della tua new entry. È superfluo e scontato dire che continuerò a leggerti.
Un bacione, Ethel.
@)-,--

Saturnia
17/09/05, ore 19:46

Sono assolutamente elettrizzata da questa novità... sono curiosa, fremo per leggere i prossimi capitoli… Mi è venuto un collasso quando mi hanno detto che eri tornata perché non pensavo che avrei avuto questo piacere così presto! “Sono un animale ferito, che si dibatte nella sua gabbia galleggiante nel nulla… una bestia incatenata, dormiente, che si risveglia solo quando le viene ordinato di uccidere; sono un essere che si nutre solo della propria, incomprensibile, crudeltà e non ha quasi più nulla di umano…” quanta rabbia in queste frasi… ma anche… non so… rassegnazione, consapevolezza e accettazione… è un essere senza più difese e senza più speranze, che vive qualcosa al di fuori della sua vita… qualcosa che riconosce a stento e che una parte di sé non vuole accettare perché sa che è sbagliato… eppure c’è anche una “voglia” di accettare questa condizione per trovare un minimo di pace mentale… “…un essere che non ricorda e non invecchia, per il quale il tempo non passa mai… un essere che non sa contare il trascorrere dei giorni… fortunatamente.” questa mi ha fatto letteralmente morire… un essere che non sa contare il trascorrere dei giorni, fortunatamente… quel fortunatamente lì è da brividi… se non lo avessi messo non sarebbe stata la stessa cosa… “So che devo obbedirgli. So che non posso lasciarlo. Ma lo odio.” e come inizio non potevi concludere in modo più accattivante… non so dove porterà questa tua nuova avventura letteraria che io sarò ben felice di seguire… ma sono sicura che non mancherà di emozionare (in bene o in male… sei molto brava in questo) anche stavolta… aspetto il prossimo capitolo per vedere se ho capito di chi stai parlando… perché mi hanno detto che nei personaggi hai messo sorpresa… che mai sarà più gradita… spero che ci sarà una buona dose di cupezza perché so che sono le parti che ti vengono alla perfezione… spero che ti addentrerai nei personaggi e nella loro psicologia… e spero anche ci sarà spazio per la tua ironia corrosiva… baci!

Meggie
17/09/05, ore 19:36

Oh mi carissima!!! non puoi immaginare la mia faccia quando ho visto la tua nuova storia.... è andata più o meno così: io stavo scorrendo le storie (e la prima cs che guardo sempre nn sn i titoli ma i personaggi coinvolti...)... mi scappa l'occio e vedo una frase di Manfredi nel riassunto... ormai ti conosco!!!! ho pensato "è lei!!!"... guardo e leggo il tuo nome.... happy!!!!!!!!!!!!! il giorno dopo ho subito portato las toria a Saturnia ovviamente^^.
Bene, passiamo alla recensione...che dire? si prospetta una storia magnifica e ricca di colpi di scena... ho un'idea di chi possano essere i personaggi 8in base anche conoscendo i tuoi gusti...)ma nn voglio sbilanciarmi troppo! aspetterò e vedrò cosa succederà per giudicare emglio...intanto non posso che fartim tantissimi complimenti come al solito... sei riuscita a intrappolare la mia attenzione da subito! grandissima!!! Un bacione immenso!!! Meg

klaretta
15/09/05, ore 18:55

vedere la tua storia pubblicata è stata l'unica nota positiva di questa giornata. i miei commenti li conosci già..però posso solo ribadire che mi piace moltissimo!!baci dall'elfo