Mi viene quasi da piangere al pensiero che quando questa raccolta è iniziata io avevo un anno di meno, tu avevi un anno di meno, noi non ci eravamo ancora conosciute e l'unica cosa che io sapevo di te era che scrivevi anche tu e che scrivevi da dio.
E adesso, che mi ritrovo a leggere un inaspettato finale ad una raccolta che, ebbene sì, mi ha accompagnata per un anno, penso che sia fantastico.
Te l'ho appena detto al telefono, lo so, ma penso che sia fantastico che tu sia riuscita a confezionare per noi lettori e per te stessa una raccolta di poesie (splendide, splendide poesie) durante un anno della tua vita. E ci si può davvero leggere la tua vita, fatta dei tuoi tagli di capelli, dei cambi di colore, delle tue delusioni, dei tuoi momenti di felicità, fatta di te, solo di te e di quello che sei stata.
Ricordo la prima poesia di questa raccolta, la più vecchia, se vogliamo, la ricordo come se la stessi leggendo ora, tante sono le volte che l'ho riletta in questi mesi. Ricordo il suo rosa al sapore di conformismo e il suo verde, verde acceso di rabbia e voglia di cambiare. E dietro a questo ricordo ne sfilano mille altri. Mi sento una vecchia a fare questi discorsi, però è così, assolutamente così.
E questa, beh, quest'ultima poesia mi sembra il riflesso di quella discussione fino alle quattro di notte che facemmo quasi un anno fa. Il troppo tempo passato a nascondersi da se stesse, dagli altri, dalle proprie emozioni e sì, anche dalla propria vita, convinte che, così facendo, avremmo trovato la strada giusta per percorrerla o, perlomeno, quella dolorosa.
E alla fine, eccoti con il tuo cuore in mano, non capace di controllarlo, ma pronta ad osservarlo, a lasciarti trasportare da esso, a vivere!
Non è bellissimo? Sì, è splendido, davvero splendido. Sì, tu stai davvero, davvero vivendo. E io sono infinitamente felice per questo.
E forse non è questa la giusta chiave di lettura di questa storia, forse tempo fa (nemmeno poi tanto) l'avrei interpretata in modo contrario. Ma dopo averti conosciuta, dopo averti appena sentita al telefono, credo di non aver sbagliato nell'interpretazione.
Mi mancherà questa raccolta, mi mancheranno queste righe, ma so che tu non smetterai di scrivere le tue poesie e le tue storie e questo per me è davvero molto. E lo sai.
Per cui alla prossima, Lu', come sempre.
E complimenti, perchè sei fantastica con le parole (e non solo). |