Recensioni per
Irraggiungibile
di beat

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
14/07/10, ore 15:40

Ciao ^^. Dopo aver adorato in modo esagerato “Red Season”, non potevo assolutamente evitare di leggere questo tuo secondo lavoro sul fandom di Inuyasha.
Insomma che dire, hai descritto un piccolo attimo delle lunga vita di Sesshomaru, forse uno dei più importanti e decisivi della sua vita. Hai sicuramente scelto un momento difficile da descrivere, dato il personaggio, ma te la sei cavata più che bene.
Ho amato le ultime frasi… Ho provato a scrivere il perché mille volte, ma ho sempre cancellato. Diciamo che l’immagine di Sesshomaru che segue suo padre, desiderando di eguagliarlo, incessantemente e senza mai stancarsi, mi ha commossa. Penso che non ci sarebbe modo migliore per descrivere ciò che Sesshomaru ha provato il giorno della morte di suo padre.
Spero di aver espresso –almeno un pochino- decentemente il mio parere. Ti faccio i miei complimenti, adoro il tuo stile, penso che ci sia qualcosa di affascinante, oltre tutto hai un modo di scrivere molto particolare.
Spero di poter leggere presto qualcos’altro di tuo su questo fandom.

Favole.

Recensore Master
13/07/10, ore 13:07

Ciao, una storia davvero bella, ben scritta e scorrevole dal mio punto di vista.
Mi è piaciuto molto l'idea degli scalini da percorrere per raggiungere il padre e la frase finale “E ora non c'era più una schiena da raggiungere.
Valeva ancora la pena continuare a salirli, quei gradini?" l'ho trovata stupenda, trasmette tutta l'incertezza del cammino futuro di Sesshomaru, sebbene lui si mostri dritto e impassibile di ciò che accade intorno a lui.
Mi è piaciuto molto anche come hai caratterizzato la madre, austerà e distaccata sia nel modo di fare che come vicinanza fisica a suo figlio, ma conscia di cosa lui possa provare dentro di se e come sappia mascherarlo abilmente avendo preso da lei...
Alla prossima e complimenti per il sesto posto.
Kiss

Recensore Veterano
13/07/10, ore 11:45

Grammatica: 9,7/10 punti
Stile: 8/10 punti
Originalità: 8/10 punti
Trama e suo svolgimento: 8/10 punti
IC personaggi: 8,2/10 punti
Attinenza al tema dato: 8,2/10 punti
Gradimento personale: 1,8/5 punti

Totale: 51,9/65 punti

A parte qualche lieve imprecisione grammaticale (“Non si voltò quando sentì un brivido lungo la nuca.
Non si voltò quando l'ultima eco di un ululato si perse nella notte immobile.”; ho notato che, nella sequenza analoga, avevi inserito la virgola dopo il verbo, mentre qui non l’hai fatto. Non è solo questo, ma sarebbe meglio separare una proposizione temporale con un segno di interpunzione. Altro appunto: “I demoni inferiori non dovevano nemmeno pensare di potervisi avvicinare. La feccia poteva solo sperare di restare un altro giorno a sguazzare nel fango.”; tra le due frasi avrei inserito i due punti, in quanto la seconda frase è la spiegazione della prima) e la ripetizione eccessiva di “gradini” non ho nulla da segnalarti.
Nulla da ridire sullo stile, semplice, netto e pulito, in grado di sciorinare con leggerezza una trama che, benché non originalissima, è forte di un’attinenza alla trama molto buona con il continuo riferirsi agli scalini, alla salita e al distacco tra chi si trova in cima alla gradinata e chi non può nemmeno sperare di poggiare il proprio piede sulle pietre dei dominatori.
La cosa che più mi è piaciuta della tua fic è la trattazione dei personaggi: l’introspezione non è onnipresente, tuttavia è maneggiata con abilità: personalmente ho adorato come la donna rimanga sempre inavvicinabile, perfino con il figlio, così come si addice al suo rango elevato, e come Sesshomaru appaia sempre consapevole, ma mai coinvolto in quello che accade accanto a lui, preludio del suo carattere maturo.

Giudizio personale: “Il viso alabastrino non mostrava alcuna espressione, se non la studiata noia che soleva vestire sempre.”, ecco, questo è uno dei passi che, come ti ho detto prima, mi hanno fatto enormemente apprezzare il modo in cui presenti i personaggi: è molto affascinante l’idea di una noia che può essere “indossata” come un abito elegante.
“Sesshomaru poteva fare l'impassibile quanto voleva, ma era da lei che aveva appreso – seppur involontariamente – l'arte di nascondere le emozioni dietro una facciata di noncuranza. Non le fu difficile comprendere dunque i sentimenti del figlio.”; anche questo punto mi è incredibilmente piaciuto: nonostante l’impassibilità, è pur sempre sua madre, e, come tale, conosce ogni movimento del proprio figlio.
“E ora non c'era più una schiena da raggiungere.
Valeva ancora la pena continuare a salirli, quei gradini?”; non so davvero che aggiungere se non: meraviglioso. Un finale che dissemina la tensione nel dubbio, annodando la gola per la visione di un futuro incerto ancora nascosto dalle nuvole; un Sesshomaru dubbioso, incerto se sia vantaggioso oppure no proseguire la via percorsa dal padre. Brava davvero!