Mi sembrerebbe ingiusto non iniziare questo modesto commento con l’espressione dei più sinceri ringraziamenti per aver preso in considerazione l’idea di prendere spunto da una mia modestissima idea per scrivere una storia.
Passando più al dettaglio, devo dire ho apprezzato molto questo capitolo introduttivo, in primis mi piace la tecnica narrativa e lo stile, l’ho trovato piacevole e di godibile lettura, inoltre ho trovato ottima la scelta della location, da quel che ho capito il protagonista vive in una magione abbastanza lussuosa, che ha un certo fascino accresciuto dalla penombra (ravvivata da pochi elementi come il fuoco acceso nel camino che dà una certo fascino all’ambiente, anche se questo può comportare contatti non indolori con il mobilio in cui vivono) i componenti di questa famiglia.
Quanto al protagonista, ho trovato ben riuscita e divertente la sua entrata in scena e la caratterizzazione data (come il particolare del rendersi più presentabile prima di entrare nella camera dei suoi genitori, alla cui chiamata s’è dovuto presentare evidentemente più nolente che volente, intento ad occupazioni più “leggere” ed ancora proprie dell’età dei giochi).
M’è parsa davvero ben riuscita la conversazione di Dean con i suoi genitori, che con amore ma anche con fermezza cercano di convincerlo che deve assolutamente fare il grande passo e che non v’è più motivo di aspettare (bello il contrasto di comportamenti tra il malcapitato protagonista che si trova di fronte un’iniziazione che non è del tutto sicuro di superare e l’atteggiamento del padre, che credo non possa fare a meno di sorridere di fronte alla titubanza di suo figlio, specie pensando al suo passato in cui ha avuto ben altro modo di approccio al tema, credo che si stupisca davvero di tale ritrosia filiale, forse lui l’ha visto come una specie di festa, ma non credo che al figlio interessi essere edotto delle gesta paterne, in questo caso credo che il confronto lo deprima ancora di più), anche la madre, che credo non sia d’accordo con la declamazione delle gesta di suo marito, concorda con la necessità che il loro diletto figliolo abbia finalmente questa esperienza fondamentale per il corso della sua vita (avevano evidentemente previsto per tempo come comportarsi in questo frangente). Credo inoltre che sia stato ben delineato lo scoramento che prende il tapino quando scopre che il suo amico (che a quanto pare è praticamente un suo coetaneo) non solo non lo consola, ma anzi gli dichiara che ha anche lui provveduto alla bisogna., molto prima di lui e con non poco piacere, qui Dean dimostra di avere la necessaria intelligenza per chiedere consiglio, anche se ha dovuto ingurgitare una robusta dose d’orgoglio, la spiegazione di James è apparentemente molto semplice (in fondo sembra comunque più disposto a nascondere materiale compromettente, per evitare possibili problemi relativi alla sua vita privata) crede che con questo vademecum abbia dato le necessarie spiegazioni affinché tutto possa procedere per il meglio e con soddisfazione (mi sembra ben posta la domanda di Dean sul perché proprio una ragazza e non un ragazzo, come anche la riposta piuttosto sbrigativa di James, che probabilmente ritiene di aver esaurito il suo compito di guida e farebbe volentieri a meno della compagnia del protagonista.
In sintesi: se il buon giorno si vede dal mattino (e il buon racconto dal prologo) credo sia giusto e doveroso (per quel che riguarda il mio modesto parere) farti i complimenti per questo capitolo, sperando che gli altri non siano da meno.
PS. Tutto sommato il titolo non è male, credo che renda l’idea del travaglio del protagonista (chi infatti in quella particolare fascia d’età non s’è sentito in preda a strane sensazioni quando ha trovato una persona che veniva considerata speciale?). |
