Recensioni per
Revenge has the scent of a tart
di Slits

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
20/07/10, ore 02:07

Avevo intenzione di scrivere anche io di guerra, ma un racconto più incentrato su una trama particolare che non su certi momenti vissuti dai personaggi…
Bèh, anche se è la tua prima fiction lunga, è d’obbligo dire che ti è riuscita davvero bene.
E’ la cosa magari più piccola e non andrebbe neanche messa all’inizio, però ci tengo a sottolinearla perchè più tardi ho paura di dimenticarmela…
Le metafore!
Ah, davvero ben riuscite e originali, complimentoni!
Ma anche il modo con cui descrivi le sensazioni dei personaggi è assolutamente mirabile! Rendi benissimo l’idea di cosa stiano provando o sentendo, cosa che finora pochissimi autori erano riusciti a fare, secondo me!
Per quanto riguarda la tematica della guerra…
Oddio, trattare di guerra è difficile perché si ha un’immensità di argomenti o basi da cui si può partire per sviluppare l’idea.
Da quel che ho compreso io, questa fiction si incentra soprattutto sulla silenziosa tristezza e malinconia che la guerra porta a CHI la vive!
Perché, negli ultimi tempi, si è venuto a creare un fenomeno abbastanza particolare ( descritto meglio nel libro di Umberto Galimberti “I miti del nostro tempo”).
Ovvero, videogiochi e certi media ci creano un’immagine mitizzata della guerra.
Ci divertono le scene dove l’eroe di turno ammazza due o trecento nemici, senza tenere minimamente conto del fatto che anche essi sono esseri umani.
La vita e il suo valore vengono sminuiti al massimo: si piange quando muore quell’uno seguito costantemente dalla telecamera, e non per gli altri 299 brutalmente uccisi.
Per fortuna, certi film iniziano a mostrare il vero volto della guerra e a farci riflettere su quanto essa sia, in realtà, devastante ( ad esempio, i film del genere di Eastwood trattano questa tematica in maniera molto matura, a mio parere…) per chi la subisce.
Il personaggio di Russeau esprime perfettamente quella silenziosa malinconia a cui sono rassegnati i combattenti.
Per chi non vive direttamente la vicenda, soldati come Russeau sono semplici numeri:
all’inizio figurano in quello che informa sull’entità della forza armata, in seguito andranno a finire tra quelli che segnalano le vittime, oppure si aggiungeranno alla cifra dei sopravvissuti.
Niente di più.
I 300.000 e passa caduti di Verdun, le 520.000 morti di Ypres o i 27.000 deceduti violentemente a Iwo Jima non sono altro che una cifra scritta su carta, la quale non tiene minimamente conto di quanto, in fattore umano, sia stato perso.
E che non tiene conto di quanto abbiano perso i familiari di ognuno di quegli uomini, di quanti soffriranno o di quanto rimarranno orfani.
La guerra aliena tutto e tutti.
E ciò che lascia, nei cuori e nelle menti di chi ha perso i propri cari, non è altro che un sentimento di odio misto a vendetta, che genererà in futuro altre guerre, e così via, in un circolo talmente vizioso
da fare invidia al serpente che si morde la coda.
Come è accaduto a Roy, come è accaduto a molti…
Non rimane più niente, a parte una profonda tristezza unita a rabbia ed un senso di malinconia ed impotenza resi perfettamente da questa grande shot.
Ti auguro di ricevere tanti commenti e recensioni perché, davvero, MERITA!!!
Una sola domanda, prima di lasciarti…
La storia è ambientata in America durante la Seconda Guerra Mondiale o in altri conflitti famosi combattuti dagli americani? Oppure il conflitto trattato è fittizio o può essere generico?
Semplice curiosità! XD


Un saluto ed un inchino
Kiri Dellenger II
Recensione modificata il 22/07/2010 - 12:34 am)
(Recensione modificata il 22/07/2010 - 12:34 am)
(Recensione modificata il 22/07/2010 - 12:36 am)
(Recensione modificata il 20/08/2010 - 12:56 pm)