Ciao.
-Ci sono errori di sintassi: i verbi, ad esempio, sono instabili e la punteggiatura non è perfetta o, tanto meno, corretta.
-Il lessico, poi, è povero: espressioni di uso parlato le quali, oltre a non aver alcuna finalità, rendono la stesura un qualcosa di semplice e prevedibile. Non ti sto dicendo di utilizzare un linguaggio aulico, ma di limitare simili espressioni, almeno.
-Il titolo, tra l'altro, merita attenzione: io non sono un'esperta della lingua, ma avendo delle minime reminiscenze scolastiche, non mi sembra che sia corretto. Rammento, ad esempio, che vi dovrebbe essere un ausiliare... sbaglio?
-Le descrizioni sono assenti come, del resto, l'approfondimento psicologico. Gli avvenimenti sono accelerati e sinceramente, alla fine, non si comprende la situazione. Hai introdotto due nuovi personaggi di cui, oltre il loro vestiario, non conosciamo nulla.
-Hai posto delle indicazioni, alla fine del secondo capitolo, è questo non incoraggia la lettura o, tanto meno, l'apprezzamento della stesura. Il lettore gradisce, almeno nel mio caso, un'ampia presentazione del personaggio -soprattutto quando è nuovo- e quindi non apprezza, minimamente, le informazioni inserite come appunti.
-La trama è debole, poi. Non ci sono emozioni, non c'è la componente del verosimile e soprattutto i personaggi sembrano finti. Esempio: io, per un buffo ed eccentrico intervento del Fato, mi ritrovo in una dimensione alternativa o, nel tuo caso, nel mondo di Harry Potter e quindi ignorando la ragione e l'obiettività, non mi pongo delle domande? Come, dove, quando, perché e chi? I dubbi, nel caso mio e delle protagoniste, sarebbero legittimi.
-I personaggi di Harry Potter, nonostante non abbiamo avuto una particolare risonanza, mi sembrano un tantinello OOC: giustamente, eh, mi riferisco a Silente. Questo, pur essendo un tipino furbetto, mi sembra un po' leggero e poi ignorante. La storia che racconta alle protagoniste, nel secondo capitolo, cos'è? Giulietta ed Edoardo o, ancora, Juliet ed Edward? Personalmente, magari sono un po' retrò, io conosco Romeo e Giulietta: una tragedia, seppur la consideri incredibilmente romantica, di un certo Shakespeare.
Escludendo ciò, concentriamoci su altro. Le protagoniste, poi, mi sembrano delle Mary-sue: io detesto i nuovi personaggi, ma sono capace d'apprezzare un nuovo inserimento o, ancora, di comprendere la natura di una nuova creazione. Le tue protagoniste, oltre a peccare d'ingenuità, mi sembrano perfettissime: parentele assurde, doni particolari e nomi unici. Mah, credimi, è un qualcosa di finto e per nulla gradevole: un personaggio, per essere tale, deve avere pregi e difetti. Prendi, ad esempio, Hermione: non mi sembra perfettissima, no?
Nel secondo capitolo, poi, non si leggono i dialoghi: << Esempio >>, in questo modo devono essere utilizzate le virgolette!
Ho un appunto, ora. Io sono un'autrice e come tante, anch'io, mi diletto nello scrivere storie; motivo cui, la tua domanda mi ha lasciata perplessa. Io, ad esempio, scrivo per evadere dalla mia realtà o, in altri termini, per sognare e quindi, alla luce di ciò, non mi concentro sul numero di recensioni, sulle visite o sull'apprezzamento del pubblico. Dico questo perché, sinceramente, non comprendo la tua nota finale: la storia è tua, la trama è tua e quindi perché dovresti smettere? Solo perché non ci sono recensioni o, ancora, visite? Mah...
Ah, altro: secondo la nota iniziale, il secondo capitolo non è corretto e quindi, mi chiedo, il primo lo è? Se si, non mi sembra che la beta -senza offendere nessuno, eh- abbia compiuto un magnifico e impeccabile lavoro. Ci sono errori come, del resto, ci sono nel secondo.
Ti consiglio, in modo disinteressato, di rivedere la storia e di cambiare, poi, l'impaginatura: caratteri enormi e colori accecanti!
Ciao. |