Semplicemente… bella.
A partire dal titolo (un omaggio ad un gruppo che costituisce una pietra miliare nella storia della musica), fino ad arrivare alla soluzione del caso, questa ff è tutto un crescendo di emozioni che avvolgono il lettore, lo sbatacchiano come un paio di maracas e lo lasciano cadere a terra semi incosciente. Semi incosciente in senso buono.
Incredibilmente IC i personaggi, da House alla Cuddy a Wilson, incredibilmente credibile la vicenda (dettagliata dal punto di vista medico, ma senza risultare pesante o incomprensibile), incredibilmente azzeccate le citazioni dalla canzone.
Non posso fare altro che applaudirti: ottimi elementi al servizio di ottimi personaggi (e per questo possiamo ringraziare anche David Shore), legati da una penna sapientemente guidata. Una penna guidata da te.
Spero di poter leggere ancora qualcosa di tuo.
P.S. :
'Non siamo dove siamo' ricorda di aver letto 'ma in una posizione falsa. A causa di una debolezza della nostra natura ci immaginiamo una situazione e ci collochiamo in essa, sicché ci troviamo a un tempo in due situazioni e uscirne è doppiamente difficile'.
Non conoscevo quest’opera, e per questo ti ringrazio. Provvederò ad inserirla tra le mie prossime letture, tra ‘American Tabloid’ di J. Ellroy e ‘Il Re E Il Suo Giullare’ di M. George.
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