Una bellissima OS, non c'è che dire, e chi ammette il contrario è uno stolto; una struggente lettera e sono sicura che un posto tra le seguite (so che fic legate all'Olocausto meriterebbero più delle sezioni seguite, ma le preferite, l'amministrazione, le hanno messo un limite -.-).
E' scorrevole la storia e la tua scrittura le rende giustizia (o forse si dice "non le rende giustizia"? 0.0 Beh, complimenti lo stesso ^^").
Sono rimasta così *w* da questa frase perché... è... non so come dire, l'ho trovata... Non so, sta a te decidere, ma ci sono rimasta bene: mi ha dato i brividi
"Poche ore fa, un agente ci ha riso in faccia.
Ha detto che eravamo bestie spaventate, non uomini.
Un mio compagno, allora, si è alzato in piedi, e fingendo di sparare ha esclamato:
“Io sono un uomo. L’unica differenza è che io, il pollice opponibile non lo uso per sparare…”
Inutile dire che quello che rimase del mio amico era carne e sangue caldo che usciva a fiotti.
E, anche in lui, gli stessi occhi combattivi."

Che vita orribile facevano, quei poveri ebrei :(
Brava ancora,
A presto...

è semplicemente meraviglioso e terribile il modo in cui trasmetti le sensazioni del ragazzo.Mi sembrava di vedere davanti a me quello spettacolo raccapricciante e di sentire la pioggia sulla faccia..Sei bravissima

Terribile il paragrafo finale. La storia, se pur breve, mi ha colpito e mi è piaciuta molto!

e un dio che è morto, nei campi di sterminio dio è morto, coi miti della razza dio è morto francesco guccini molto bella (anche se è un aggettio che stona molto con ciò che è raccontato)

grazie mille...

Triste, opprimente, schiacciante.Mi ha commosso, hai fatto una grande introspezione in un piccolo pezzo.