Recensioni per
Scribere Oportet Aqua
di Thilwen

Questa storia ha ottenuto 29 recensioni.
Positive : 29
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
19/07/10, ore 22:55
Cap. 1:

Bene bene... Ho appena terminato di leggere questa Fanfiction e ne sono rimasto vagamente colpito. Hai ricostruito la vita della povera Narcissa in modo molto vicino alla trama della saga, inserendo nei momenti più opportuni eleganti scene lemon che non cadono nel volgare. L'impronta che hai dato a Severus invece non mi ha convinto ma credo che sia semplicemente un problema di gusto poichè faccio molta fatica ad immaginarlo seminudo in un letto a baldacchino.
Il paragrafo iniziale che descrive Narcissa che analizza il suo corpo in decadenza, è uno dei paragrafi più belli che abbia mai letto su questo sito. Ogni donna dell'età di Narcissa ha una costante paura di invecchiare e lei è il ritratto di questa paura che lentamente diventa rassegnazione.
Voto: 8-

Nuovo recensore
03/08/09, ore 19:24
Cap. 3:

Ho trovato questa storia davvero bella, ben scritta, intrigante e strutturata. I miei complimenti per una scrittura salda e senza sbavature e una grande capacita` evocativa.

Nuovo recensore
26/07/08, ore 15:41
Cap. 1:

Bè, ho letto questa fic e non esagero affatto se dico che è la fic migliore che abbia mai letto. Ci sono delle frasi che sono meravigliose e la realtà con cui rendi quello che descrivi è favolosa...eh, è veramente perfetta, triste e profonda come gra poche...e poi scrivi benissimo... Cavolo, un giorno anche io arriverò al tuo livello!^^ (magari...) Davvero, è stupenda perchè è semplice nella sua complessità...e poi ascolti De Andrè, impossibile che tu non sia una simpatica e brava!^^ Bacio!

Nuovo recensore
25/01/08, ore 15:58
Cap. 5:

Ciao Thilwen, ho scoperto da pochissimo questo sito e questa tua storia. Il mio è più un commento che una vera e propria recensione... Ho sempre immaginato che il personaggio di Narcissa avesse alle spalle una vicenda simile a questa; non mi è mai sembrata malvagia - se non altro, a causa del suo amore di madre - e non avevo dubbi che, alla fine, la Rowling trovasse il modo di "riscattarla", senza per questo snaturarla, come ha fatto permettendole di salvare la vita ad Harry. Da quando ho letto il "Principe Mezzosangue", poi, ho sempre immaginato, anche, che i suoi rapporti con Severus non fossero di semplice amicizia: sono i due personaggi più complessi, più ambivalenti, in fondo più simili, di tutta la "corte" di Voldemort. Chissà... se Narcissa avesse potuto sposare Severus - impossibile, una Black che sposa un Mezzosangue! - che cosa sarebbe successo? Una coppia felice in più tra i maghi d'Inghilterra, a mio avviso, ma la felicità non è adatta ai romanzi. Ho letto, poi, che hai scritto questa storia a diciotto anni: ancora più ammirevoli sono, quindi, l'abilità con la quale riesci a rendere umani personaggi che sono tanto maggiori di te e per questo, forse, passati attraverso tante più esperienze. Complimenti davvero... valgono ancora, dopo più di due anni, vero?

Nuovo recensore
13/11/06, ore 17:50
Cap. 1:

E così ho letto anche questa tua storia, carica di emozioni è stato bella leggerla.

Recensore Junior
21/08/06, ore 19:22
Cap. 5:

ciao,io sono elsie e sono nuova del sito. forse è un po' tardi e magari non leggerai mai questa recensione,scusa sono un po' imbranata con queste cose...ho riletto il tuo lavoro almeno 5 volte negli ultimi giorni,è davvero speciale!!mi piace il tuo modo di scrivere,il modo in cui riesci a esprimere i sentimenti di Narcissa e di Severus,mi piace soprattutto il modo in cui riesci a mostrare il loro rimpianto per una vita che si sono lasciati sfuggire,togliere dalle mani dal destino,e che ora cercano,faticosamente e dolorosamente,di rimettere insieme,di riprendersi indietro.anche io sono una fan sfegatata di Severus Snape (scusa,ho letto tutta la saga in inglese e i nomi italiani mi rimangono conficcati in gola...)e mi fa piacere trovare qualcuno che condivide il mio "affetto" per lui. continuerò a leggere con piacere ogni tuo lavoro

Nuovo recensore
28/01/06, ore 21:56
Cap. 5:

Posso dire che questa è la fanfiction migliore che io abbia mai letto. Mi piace davvero tantissimo il modo in cui scrivi, ma soprattutto mi piacciono tantisismo questo Severus e questa Narcissa soli e con il bisogno di amarsi. E' cos' che mi immaginavo tutto!!! Complimentoni!

Nuovo recensore
23/01/06, ore 15:54
Cap. 5:

Adoro questa storia, questi personaggi, il modo come il hai trattati, caratterizzati e fatti rapportare tra loro. Hai espresso magnificamente una situazione, un clima un rapporto. Io penso il loro rapporto esattamente così, necessario e doloroso, da compagni di solitudine, più che da amanti appassionati. E' solo la 2 storia tua che leggo, ma credo le leggerò tutte! ps quando leggevo pensavo che tu fossi molto più grande, almeno 25 anni, e invece ho scoperto che sei nata appena un mese e mezzo prima di me!

Recensore Junior
05/11/05, ore 18:40
Cap. 5:

È stato un finale bello e lasciato un po' in sospeso, proprio come mi sarei aspettata. È iniziato così ed è finito così, Severus e Narcissa a letto a vivere insieme quella vita che non è troppo bella per nessuno dei due, ma che entrambi accettano perchè in fondo, come hanno concluso loro, qualcosa di buono c'è. Però quante cose ha tirato fuori quasto piccolo momento che Severus e Narcissa hanno condiviso. Ancora una volta complimenti per la storia, che mi ha fatto amare due personaggi che solitamente mi stavano piuttosto indifferenti e che ora, invece, apprezzo; complimenti anche per il tuo stile ed il tuo modo di scrivere, che mi è piaciuto molto. Se scriverai dell'altro sicuramente darò un'occhiata!

Recensore Junior
05/11/05, ore 11:40
Cap. 5:

Che strana impressione questo Severus, scopre di sé più con i gesti che non con le parole, sempre attente e misurate, lapidarie ed incisive. Ma i sorrisi mancano là dove devono mancare, il cuore batte silenziosamente e sono nervosi i tiri dalla sigaretta.
Splendida e monotona vita nella gelida e forzata quiete. “La mia vita, dove io, prigioniera di me, di un amore trascorso e di un marito indifferente, morivo lentamente.”
Splendida la scena in cui Narcissa capisce dalla nitidezza del Marchio che Voldemort sta per tornare. “Poi fu solo caduta libera.”
Anime derelitte che cercano in modo sbagliato il calore di un affetto. Anime abbandonate che cercano di farsi forza l’una con l’altra.
Ancora bellissima la frase che nasconde la cattura e la prigionia di Lucius e poi le successive che, con terribile incisione, raccontano i mesi successivi, la silenziosa ombra di Severus, un Voto che rompe un altro voto.
Una scena di un’indescrivibile tristezza, sensualmente carnale, intensamente passionale, paurosamente vuota d’amore: “sospiri pesanti mi graffiavano la pelle”, “come un fuoco rovente e morbido”, “ lui preso a dissetarsi di me e a saziarmi con la sua fame” (questa è splendida), “lasciando cadere singulti fra gli ansiti silenziosi, nella quiete intoccabile degli adulteri”, “un orgasmo richiesto e pianto nel caldo freddo di una notte estiva”, “entrambi predatori e prede al contempo.”
Mi lasciano una triste amarezza questi due “amanti senza amore”, in quel loro “silenzio. Teso, denso. Vuoto.” Esiste un silenzio meravigliosamente pieno, quello della comprensione e dell’amore, poi esiste il silenzio dolorosamente vuoto della solitudine.
E’ duro Severus con Narcissa, e con le sue paure, crudelmente sarcastica la sua domanda sull’abitudine d’amare Lucius.
Ancora ricordi, di una vita non vissuta eppure desiderata. Sognata. Prigioniera di un sogno. Un sogno doloroso.
Un Severus “dolce e amaro”, come è la vita, che “odora di mezze verità e doverose bugie.”
E’ vero, la polvere può “volare via, lontano, al primo soffio di vento. ” Ma impastata di lacrime e sofferenza, la polvere diventa malta tenace per costruire la propria vita.
“Sono stanca, stanca di questa notte, stanca di questa vita.”
“Chiudo gli occhi per non vedere, per accerchiarmi di buio.”
“... un enigma nella notte… “
Un finale molto triste, un finale che non è un finale, ma solo il necessario rifugiarsi nell’oblio del tempo.
Ma dopo questa lunga notte anche per Narcissa arriverà l’alba, ne sono certa. E passati gli incubi della notte, torneranno anche i sogni della vita.
Un bacio affettuoso.

Ida

Recensore Junior
04/11/05, ore 23:19
Cap. 1:

Dimenticavo. Non ha nulla a che fare con questa storia, ma sono certa che passerai spesso di qui per vedere i commenti (quello sull'ultima parte cercherò di scriverlo tra stasera e domani pomeriggio)e quindi ti lascio qui il messaggio: ho cominciato a leggere "Le Stagioni del Dubbio" ed ho lasciato un primo commento.

Ida

Recensore Junior
04/11/05, ore 22:58
Cap. 4:

Severus filosofo della solitudine e dell’oscurità, Severus poeta di speranze, Severus umano, ebbro di vita e di passione. Severus amante. Severus sconosciuto a Narcissa, troppo ripiegata su se stessa, sul suo dolore e sulla sua paura, per poter vedere oltre. (Ammetto che scrivo questo commento con il senno di poi, avendo già letto anche l’ultima parte e, soprattutto, i tuoi commenti finali che sono illuminanti).
Ciò che nel 1° capitolo avevo scambiato per confidenza delle anime era solo confidenza dei corpi, conosciuti ed intrecciati nella passione carnale, che lascia gelide le anime nel suo silenzio ansimante.
Una Narcissa che lentamente esce allo scoperto e fa domande, quasi a cercare una risposta che ha sempre conosciuto, o che ha sempre sperato fosse tale. Ma quando c’è Severus sulla scena mi è impossibile non immedesimarmi in lui “veloce, sospettoso, tagliente” . Quella domanda sulla scelta di diventare Mangiamorte mi ha fatto tremare, ma Severus se l’è cavata elegantemente con un’altra domanda.
Poi c’è quel ricordo di una “ragazzina innamorata dell’amore”, ma non è un ricordo sciocco. No, non lo è. Credo che sia un frammento di sogno.
Poi esplode la paura di Narcissa, moglie di un Mangiamorte che potrebbe anche non tornare più a casa la sera. Madre di un ragazzo che rischia di fare la stessa fine. Narcissa, una donna che ha sempre avuto paura ed ha vissuto nel terrore della sua paura. Ed ora la paura per la vita del figlio fa emergere la sua più profonda verità.
Una frase non completata, un’assimilazione sospesa, un’accusa lasciata a metà che è Severus stesso a completare, con sottile crudeltà verso se stesso.
Mi chiedo cosa pensasse, esattamente, Narcissa di Severus prima di conoscere la verità. Lo credeva un Mangiamorte, braccio destro di Voldemort, eppure lo giudicava diverso da Lucius. Come? Perché?
“Due amanti sconosciuti da una vita”: una frase veramente terribile, ma vera nel loro caso.
Così lei crede che Severus abbia ucciso Silente per prendersi “nuova gloria e onori” ed ancora non capisco la differenza con Lucius.
“Taci” : del nodo alla gola ho già detto nel precedente commento, ma naturalmente torna ad ogni successiva lettura. Ora aggiungo solo “Rabbia, dolore, rimorso.” E poi la comprensione di Narcissa, dapprima un dubbio, forse sempre esistito in lei, ma era troppa la paura per poterlo fugare.
“I suoi occhi sono carboni neri, attizzati dalla vita e dalla decisione.Ardenti di sofferenza.
Un bacio leggero, “un abbraccio caldo, doloroso, necessario, casto”.
“Ci leghiamo, impauriti dalle nostre certezze, lo specchio a guardarci sfacciato riflettendo il nostro bisogno d’amore”.
Volevi sapere come immaginavo sarebbe stata la parte finale? Speravo che l’amore lo sapessero trovare: ma lei ha ancora egoisticamente troppa paura, mentre a lui è rimasta solo la speranza e non ha più la forza di sognare. Considerazioni tristissime, imputabili alla parte quinta. Chissà se ci potrà mai essere una parte sesta a completare veramente questa storia, tra qualche mese, o anno…
Lasciamelo dire, solo una volta, quando si dichiara bravo occlumante, l’ombra di sorriso sulle labbra, l’orgoglio in quel “No?” e “chi lo dice? ”: meraviglioso amore mio, che poi sprimaccia un cuscino!!!
“Stringe le labbra freddamente, senza parlare, masticando dolore
“Perché… dovevo farlo.”
Ancora una volta, nessun commento a questa immagine, a queste parole, a questo dolore.
Poi l’egoismo della paura di Narcissa, ancora troppo forte il suo desiderio, e la sua paura, di vivere.
Molto bella la scena con Lucius nella notte della sconfitta di Voldemort, quella maschera che oscilla tra le dita e poi cade a terra, insieme al guscio della tartaruga. La disperazione dell’uno, l’egoistico sollievo dell’altro.

Parlando del tuo stilo di scrittura, ammetto che lo adoro e ritengo la tua insegnante di lettere una donna pazza che non comprende il tesoro che ha sottomano. Adoro la tua lirica prosa, quelle parole che affondano nella mente per raggiungere il cuore e non lasciarlo più, quelle immagini che fai nascere nei miei pensieri, così nitide e perfette nei particolari, eppure ancora con l’alone del sogno, l’intonazione che sai dare alle frasi dei tuoi personaggi, come se fossero realmente lì, davanti a me, ed io potessi ascoltare ogni loro sospiro e vedere anche il più piccolo ed inutile gesto. Manda al diavolo la tua insegnante, il liceo finirà presto e all’università incontrerai qualcuno che saprà comprenderti.

Due parole anche per Mise ed i suoi splendidi commenti, talvolta ancora più difficili da comprendere della storia stessa. Ora andrò a vedere se hai scritto delle storie tue, devi averlo fatto, sai giocare troppo bene con le parole per non scrivere delle storie anche tu!

Un ultimo appunto per Thilwen: questa quarta parte mi ha ispirato una storia, su Narcissa e Severus, naturalmente, con Draco e Lucius di contorno. Ho già cominciato a scriverla e sarà dedicata a te… e all’amore, di cui questa tua triste storia cerca quasi di negarne, inconsolabilmente, l’esistenza.

Ida

_Pansy_
03/11/05, ore 19:58
Cap. 1:

Allora ... avrò fatto si e no cento giri al tuo ultimo capitolo prima di decidermi a recensire e ora ti spiego anche perchè ... La tua storia non è come molte altre (bellissime ma completamente diverse) che ti fanno arrivare alla fine dicento (più o meno): " Oh che bella che è sta storia aspetta che glielo dico all'autrice così la faccio contenta", no ... assolutamente no! Quando ho letto l'ultimo capitolo, avevo come un nodo allo stomaco, tanto che non riuscivo a trovare le parole adatte (e tutt'ora fatico a farlo)per esprimere ciò che mi ha lasciato! Per questo ho aspettato un paio d'ore e poi sono tornata davanti al pc. Così, tanto per farmi sbollire quel senso di "sofferenza" che mi aveva preso dopo aver terminato questa fic ... non ti preoccupare la "sofferenza" che hai suscitato è più che positiva! Cioè ... forse non ci stai capendo niente di quello che voglio dire ... ma non me la sentivo di arrivare que e scrivere le solite cose, perchè ... beh, la tua fic mi ha sconvolta quasi quanto un libro o un film ben riuscito! Hai un talento spiccatissimo per la scrittura! Riesci a suscitare emozioni forti, a volte spiacevoli, che ti costringono a leggere fino all'ultima sillaba senza scollare gli occhi dallo schermo! Il fatto che tu riesca ad andare olte al "bello, carino, passabile" è a dir poco ammirevole! Probabilmente sto divagando, ma è proprio quello che provo in questo momento! I tuoi personaggi (sì, proprio i tuoi) sono persino migliori di quelli della stessa Rowling ... no, non sto bestemmiando ... sono più vivi, reali, passionali e affatto stereotipati (come invece capita nei suoi)! Narcissa, Severus, lo stesso Lucius sono persone. Hanno mille facce e mille sfumature ... sono adorabili, arrivano al cuore! Narcissa è perfetta, ma mi pare scontato dirlo. Il suo carattere è così incredibilmente vivo, passionale che non riesci a non "invidiarla/compatirla"! Severus, sembra quasi un ombra, piccola, essenziale, ma insignificante al suo cospetto ... non so se questo era il tuo scopo, ma se sì l'hai azzeccato in pieno e al primo colpo! Non mi dilungo nel dirti che sei bravissima e che questa storia è entrata a far parte in assoluto delle mie preferite, perchè penso tu lo sappia già! Nel complesso ringrazio il cielo per essermi accorta di questa celestiale storia! Mi dispiace un po' sia finita, ma è giusto che sia così: breve, diretta, magnifica! Naturalmente leggerò la tua one-shot su Voldemort ... fa come se l'avessi già letta! Non so che altro aggiungere ... non ci sono altri aggettivi per poter spiegare l'emozione che mi hai dato! Ora ... senza tentare di ripetermi (anche se mi sa che l'ho già fatto ^^') ti saluto! Arrivederci alla tua prossima fiction! Bacioni

Recensore Junior
03/11/05, ore 16:06
Cap. 5:

Dai, che forse stavolta riesco a commentare per prima...! Dire che le tue parole mi commuovono sarebbe scontato, banale, tanto esclusivamente familiare da sembrare inutile. Ma tocchi ogni giorno più a fondo le corde del mio cuore. Sembra non esserci niente nel futuro oltre che fonda oscurità. Ma difficilmente due solitudini insimeme si completano. Cercano consolazione, tentano di lenire e leccare via le proprie ferite, rimangono deluse dal vacuo tempore delle proprie anime svuotate. L'anima è tutto ciò che ci rimane, eppure lacerarla e stringerla ed abusarne sembra dare un senso a tutto, tutto il dolore. Non c'è speranza nel futuro, c'è dentro gli uomini. L'orizzonte è ogni giorno più grigio e vasto. Senso vago di amara accettazione sulla lingua, eppure questo è ciò che ci rende vivi. Trovare nel presente un'illusione con cui dipingere di luce lo sfondo dei nostri giorni può diventare doloroso rimpianto. E' però la faccia più profonda e inesplorata delle passioni. Ti voglio bene, tesoro. Questa fanfiction è stata importante per te, è importante per me. Non è solo umana saggezza, è sentimento eppure è la sua assenza. Spero tu non smetta mai di donarmi e donarci l'immensità della tua anima. (P.S. Imbrogliona! le one-shot sono due! Cosa hai intenzione di fare, eh? Ah, mi scuso per la ripetitività delle mie parole... scusa davvero...) Un bacio grandissimo, a domani.

Recensore Junior
01/11/05, ore 18:24
Cap. 4:

1 Novembre 1981/1 Novembre 2005... ma che cosa carina... mi sento quasi soddisfatta di me stessa per aver ritardato... OK, niente ironia. Innanzitutto, uno di quei gratificantissimi "Io lo so! Io lo so!", dopo i numerosi "chissà come andrà a finire...". Aaaahhh, meraviglioso. Quindi, passiamo davvero a ciò che merita di essere detto. Ogni cosa ha più sfaccettature. Draco, dolce, eterea bambola dorata, una stretta al cuore. E' pericoloso amare il proprio potere quanto farlo con la propria impotenza, ed è ciò che Draco rappresenta per Narcissa. La capacità di spogliarsi, di rendersi ancora più deboli. Che è il ponte che unirà due vite dilaniate, entrambe dalla troppa fedeltà verso qualcosa. Per Narcissa, verso il proprio amore sempre incombente, consistente, inesistente. Per Severus verso la propria lealtà, e l'incapacità di non riuscire a pensare a se stessi. Ma gli ideali, per quanto pesanti da sopportare, riempiono ciò che è vuoto di affascinanti, densi, indispensabili apparenze. Sono l'ennesima debolezza che ci rende umani. Sono l'ennesima debolezza che accomuna questi umani soli. Corpi che si cercano, affetti inconsistenti, speranze insoddisfatte. Che tentano di annullarsi con un tentativo di ardore. Che esiste altrove, soffocato dalla tristezza. Bravissima, tesoro, come sempre. La tua psicologia affonda su perle di saggezza, rende proprio l'assoluto, caratterizza di vivo dolore ogni cosa. Le tue storie sono dipinti di rugiada e poesia. Ti prometto di essere puntuale, almeno per la conclusione. Un bacio enorme! (P.S. Richiesto formale di perdono per il pasticcio aggrovigliato lasciato in questi ultimi due commenti. Spero accetterai. P.P.S. Un grazie ad Ida per i complimenti! Ma non esagerare, potrei montarmi la testa...)

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